Le idee e i fatti secondo Enzo Martinelli

di Enzo Martinelli
SIENA. In Italia il 24,7/% della popolazione, ovvero 14.573.000 cittadini, ha un’età superiore a 65 anni. A Siena, gli over 65, secondo quanto riferisce l’assessore ai servizi sociali Micaela Papi, sono addirittura ”il 27 per cento degli abitanti e il saldo naturale tra nascite e decessi registra un segno negativo di 376 unità”.
Il Comune, che fronteggia la situazione con prestazioni rese dalla Società della salute e con l’Azienda per i servizi alla persona Città di Siena, ha ora intenzione di istituire la figura del “Garante per i diritti degli anziani”. Il Garante costa poco, porta consenso ed è accettato da tutti, ma per contrastare il disagio economico, la solitudine e la progressiva perdita di autonomia della crescente massa dei soggetti anziani occorrono modifiche strutturali del welfare a cominciare dagli investimenti.
L’analisi demografica della comunità consente infatti di prevedere, con assoluta certezza, l’accentuarsi del profondo squilibrio generazionale. In Italia i ragazzi fino a 14 anni di età sono appena 7.019.000 cioè neppure la metà degli over 65.
Orbene il Comune, negli ultimi due anni ha deciso investimenti diretti (Elementari Sclavo) o indiretti (ex caserma dei vigili del fuoco) per oltre 12 milioni di euro per l’edilizia scolastica, ovvero per costruire aule in luoghi dove alunni “non ci sono e non ci saranno”, mentre aumenteranno le aule già vuote. All’inizio del prossimo anno scolastico gli studenti delle terre senesi continueranno a diminuire di ulteriori 580 unità e, sulla base delle proiezioni delle leve annuali dei bambini obbligati, nel prossimo quinquennio rimarranno vuoti più di 2.000 banchi.
Il Comune ha inoltre deciso di costruire 27 nuove abitazioni a San Miniato, località che unitamente a quelle di Vico Alto, Scacciapensieri (Montarioso e Belvedere) è tuttora priva di edifici scolastici per cui i genitori sono costretti da sempre ad appesantire il traffico già abbondante nella zona nord della città per portare i figli a scuola in centro.
Su tutte le citate contraddittorie scelte amministrative, di dubbia opportunità, maggioranza e minoranza consiliari hanno sostanzialmente praticato la stessa politica e votato allo stesso modo.
Insomma, i partiti questionano su faccende di dettaglio, mentre il dibattito è assente su sfide e tematiche strutturali determinate dal calo demografico e dall’invecchiamento della popolazione (investimenti, rete scolastica, traffico, assistenza ecc). L’intraprendenza, l’attivismo e le denunce dell’assessore Papi sono poca cosa a fronte dei gravi bisogni del contesto sociale che, in futuro, sono destinati a crescere.