
di Augusto Mattioli
SIENA. “Non mo tiro ovviamente indietro, sono sempre pronto al dibattito”. E quanto ha risposto Enrico Lettas, segretario del PD, ai giornalisti che gli avevano chiesto se avesse intenzione di confrontarsi nel corso della sua campagna elettorale per le suppletive del collegio 12 Toscana con il candidato del centro destra Tommaso Marrocchesi Marzi, che da tempo gli ha proposto un dibattito.
Letta ha annunciato che sarà anche nel capoluogo per una iniziativa politica: “Sarò a Siena prestissimo. E ci starò moltissimo. Stiamo parlando di un collegio ampio. Vorrò percorrere tutti e 35 i comuni dove si voterà a ottobre. Già sono stato in nove, oggi in tre e so bene che ogni singolo comune è molto importante. Sono toscano anch’io. In questi giorni sto conoscendo, imparando e capendo le dinamiche di questa provincia”.
La richiesta dei sindacati di Banca Mps di incontrare il ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco “credo sia assolutamente legittima”, ha detto Enrico Letta, a margine di un incontro questo pomeriggio in località Geggiano nel comune di Castelnuovo Berandenga. “Stiamo parlando – ha aggiunto – di un processo complesso, difficile. Il governo ha preso degli impegni molto importanti di fronte al Parlamento, alle nostre richieste di garanzie occupazionali, e su tutti gli aspetti importanti per il futuro di Montepaschi. Credo sia legittimo che i rappresentantidei lavoratori siano parte di questa discussione”.
“So molto bene che a Siena il legame di ogni contrada è unico. Non ho visto niente di simile in altre parti della Toscana benché io venga da un pezzo di regione dove l’identità è molto forte”. Enrico Letta ha risposto così ad una domanda dei giornalisti sul fatto che chi nasce nel territorio di una contrada e considerato un contradaiolo del rione. “So benissimo – ha aggiunto Letta – che a Siena chi nasce in una contrada è di quella contrada. Sto imparando a capire cosa vuol dire tutto questo e cercherò di viverlo con impegno, passione e attenzione”.