
FIRENZE. Dal commissario della Lega Toscana Mario Lolini riceviamo e pubblichiamo.
“Il Monte dei Paschi per la Toscana non è solo una banca, ma è un pezzo di storia economica e finanziaria della nostra Regione. La Lega dice di no alla svendita, vuole tutelare i posti di lavoro, evitare la chiusura degli sportelli e tutelare un marchio che dal 1472 caratterizza l’istituto di credito, la città di Siena e il suo territorio. Come Lega guardiamo ai territori ed il Monte dei Paschi è stato l’esempio di una banca che dal territorio in 500 anni è diventata un punto di riferimento in Italia e all’estero la nostra proposta, già lanciata dal segretario federale Matteo Salvini e che io condivido nel merito, è invece quella di dare un impulso, con la regia statale, alla creazione di quello che potrebbe essere il terzo polo italiano, trasformando Mps in una vera e propria banca dei territori, affiancandola alle realtà locali di altre regioni, esaltandone quel ruolo avviato sin dalla sua fondazione nel 1472. Un sistema che andrebbe ad affiancare i due grandi gruppi bancari, che fanno capo a Intesa San Paolo e ad Unicredit e che sono già dei protagonisti dello scacchiere finanziario internazionale. Un percorso da intraprendere dopo aver ascoltato la realtà locale senese.
I senesi sanno di chi sono le responsabilità di questa situazione ed il ruolo che la sinistra prima e il centrosinistra poi hanno avuto in questa vicenda – conclude Lolini- ed anche il ruolo di Padoan eletto a Siena e poi divenuto presidente di Unicredit, la stessa banca che vuole acquisire Mps dà molte risposte sulle idee del Pd riguardo al futuro dell’istituto senese”.