Petti e Vigni stigmatizzano i "toni sospettosi ed allarmistici dell'interrogazione" presentata in Consiglio

SIENA. Il caso, curioso, ha fatto sì che la presentazione di un’interrogazione depositata da alcuni mesi e all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Siena in merito a un progetto svolto in una scuola dell’infanzia comunale cadesse proprio tra la Giornata della Memoria e quella del Ricordo. Il progetto di educazione senso-motoria, approvato dal Miur, condiviso con le famiglie e
professionalmente condotto dalle educatrici del Comune di Siena, è stato realizzato all’Asilo Monumento, un edificio fortemente simbolico per la nostra città, e voluto dai nostri avi per trasformare il peso del lutto, dell’esasperazione, in vita e speranza attraverso la formazione dei bambini.
I toni sospettosi e allarmistici dell’interrogazione, utilizzati a scopo politico per mettere in discussione l’operato dell’Amministrazione sfruttando la naturale attenzione e l’inevitabile scalpore che suscita il tema dell’infanzia, hanno innescato un crescendo esponenziale di comunicazioni distorte. Toni, del resto, caratteristici della dinamica dei ruoli tipica del dibattito consiliare e non esclusiva di una parte, toni che dovremmo ricordare sempre di autoregolamentare, consapevoli dei disastrosi effetti che la paura, la diffidenza e la rabbia possono determinare. Sentimenti forti, viscerali, molto difficili da governare, cavalli di battaglia di estremismi mai estinti che non appartengono e non devono ritornare ad appartenere né al linguaggio politico né a quello “civico” , di cui molti ultimamente si fanno paladini. Il civismo è sicuramente un valore positivo ma usato troppo spesso impropriamente per mimetizzare estremismi e ideologie lontane dalla democrazia.
Esprimiamo, pertanto, grande stima e solidarietà umana alle educatrici e agli operatori delle scuole dell’infanzia comunali, certi della loro professionalità, e condividiamo lo sdegno dei genitori; politicamente non possiamo fare finta di niente e perciò ci auspichiamo una costante attenzione da parte di tutti all’approfondimento dei contenuti e alla moderazione dei toni del dibattito politico e
della comunicazione, convinti sempre più che una società sana si basa essenzialmente sul rispetto delle diversità e sulla conoscenza, valori imprescindibili nella nostra azione umana e politica.
Rita Petti e Simone Vigni