Le lezioni e i laboratori, che hanno coinvolto 10 professori e 26 partecipanti, hanno avuto lo scopo di fornire strumenti teorici e indicazioni operative che possono essere spese nella pratica didattica

SIENA. Dal 16 al 18 luglio si è tenuta all’Università di Siena la Summer School in “Nuove prospettive sull’insegnamento delle materie classiche nella scuola”, organizzata dal dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne dell’Ateneo nell’ambito delle attività del centro interuniversitario di Antropologia e Mondo Antico (AMA), con la direzione scientifica del professor Simone Beta.
Le lezioni del corso, riunite sotto il titolo “Animali, piante, pietre. Umani e non umani nelle culture antiche” hanno presentato una serie di riflessioni che, a partire dai testi classici, hanno toccato gli aspetti antropologici, letterari e storici della nostra contemporaneità legati all’ambiente che ci circonda e che è sempre più in pericolo.
Le lezioni e i laboratori, che hanno coinvolto dieci professori e ventisei partecipanti, hanno avuto lo scopo di fornire ai partecipanti – in gran parte docenti di scuola secondaria superiore – strumenti teorici e indicazioni operative che possono essere spese nella concreta pratica didattica delle materie classiche nelle scuole.
“Per noi che insegniamo queste discipline all’università”, ha detto Simone Beta, professore ordinario di Lingua e letteratura greca presso l’ateneo senese, direttore della Summer School, “è fondamentale mantenere un rapporto stretto e costante con i nostri colleghi che insegnano il greco e il latino nelle scuole. Per questo motivo la nostra Summer School (che è attiva, in varie forme, da quasi quindici anni) è per noi del Centro AMA un momento fondamentale della nostra attività didattica. E non solo per questo: grazie ai contatti con le scuole di tutt’Italia (quest’anno tra gli iscritti abbiamo avuto colleghi che venivano anche dal Piemonte e dalla Sicilia), la Summer School in “Nuove prospettive sull’insegnamento delle materie classiche nella scuola” risulta efficace anche come attività di orientamento e public engagement”.
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I partecipanti in un momento conviviale