Michela Guerrini, candidata di "E' ora" alle regionali, punta sul rilancio del termalismo

SIENA. Da Michela Guerrini, candidata di “E’ ora”alle elezioni regionali, riceviamo e pubblichiamo.
“La Provincia di Siena è ricca di acque termali e di impianti che ad oggi continuano ad attrarre , sui quali si è investito e si continua a puntare . Spicca però la situazione di Chianciano, centro termale per eccellenza negli anni 80 ha subito un lento declino e abbandono da parte della politica regionale. Con la fine dell’interesse da parte della sanità pubblica verso le cure termali Chianciano ha perso gran parte della sua economia . Va ricordato che intorno a queste importanti realtà si erano sviluppate vere e proprie economie, con alberghi, attività e servizi. Tutto questo è andato perduto nell’arco di vent’anni, sotto gli occhi delle Amministrazioni locali e Regionali.
Cosa si può fare per il futuro? Chianciano è un araba fenice, ha bisogno solo di sostegno, innanzitutto occorre investire da un punto di vista sanitario per ridare centralità alle acque termali (ricordo infatti lo spot “Chianciano fegato sano”). La Regione dovrebbe inserirle, come avveniva in passato, nei percorsi di cura, ridando vigore a tutti quei trattamenti che ancora oggi vengono erogati solo da pochissime di queste strutture, proprio in quel “rimodellamento” del servizio sanitario regionale. Si potrebbe inoltre puntare a far diventare di interesse universitario l’uso delle acque termali collegando l’uso delle acque a studi e ricerche universitarie .
Accanto a ciò occorre investire da un punto di vista di promozione turistica del territorio
Oggi si parla di turismo “esperienziale”, di persone che cercano nella vacanza un’occasione per vivere esperienze significative. Bene! Perché non investire in queste strutture? Perché non recuperare quel valore storico e costruire un progetto turistico che le riporti a creare economia?
Sono stati molti i progetti di valorizzazione che restano solo sulla carta; progetti che spesso si ricollegano non a forze politiche ma a comitati e associazioni , in alcuni casi il loro recupero è stato addirittura inserito nella pianificazione territoriale , dimostrando che vi è la consapevolezza del valore dell’heritage termale. Molto spesso le idee sono meri spot elettorali, nel frattempo il modello di gestione privato pubblico è entrato in crisi . Come detto l’interesse della regione verso le terme sembra assai diminuito negli ultimi anni: il settore del turismo è stato trasferito quasi interamente alla agenzia regionale Toscana promozione turistica dal 2016 il cui scopo è «realizzare la promozione dell’offerta turistica territoriale, dei percorsi, delle destinazioni e dei sistemi di accoglienza turistica locale della Toscana» con ciò non mostrando particolare interesse alla promozione del turismo termale.
Sarà quindi necessario prevedere sostegni e agevolazioni per coloro che hanno interesse di investire nelle attività ricettive e commerciali , molti alberghi a causa della grave crisi non guidata e non gestita dalla politica sono stati oggetto di speculazione svuotando l’economia chiancianese. Sorvegliare con attenzione lo sviluppo e intervenire con progetti mirati.
Non ultima la rete di comunicazione e collegamenti fondamentali per rilanciare un luogo a cui non manca nulla, né la forza né la tenacia solo l’opportunità.
Noi ci adoreremo perché Chianciano possa rifiorire prima che ciò risulti impossibile”.