Pietra Serena chiede "un tavolo che affronti tutte le varie tematiche"
SIENA Da Pietra Serena riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo la decisione della Corte Costituzionale di respingere il ricorso del Governo contro la legge regionale sul turismo, ci auguriamo che anche il Comune di Siena prenda una posizione netta sul fenomeno Airbnb. Va considerato che la nostra città in questo settore ha una necessità in più di altre, ovvero non solo tutelare la vivibilità del centro storico, ma anche quello di stimolare il ripopolamento dei territori delle Contrade con il ritorno di famiglie senesi, sempre meno presenti nei vari rioni. Fattore che incide in qualche modo anche nella crisi del commercio cittadino, già gravato da un caro affitti scandaloso, sul quale nessuna amministrazione ha mai avuto il buon senso e il coraggio di mettere mano.
La nostra città sta vivendo un periodo molto delicato nel settore economico e sociale, con indici in peggioramento rispetto ad altre realtà toscane. C’è quindi bisogno di maggiori iniziative in campo turistico e culturale, ma anche imprenditoriale, cercando di invertire un’involuzione che sta andando avanti da vari anni. Guardiamo con attenzione alcuni progetti rivolti ai giovani, cosa importante per rendere attrattiva Siena alle nuove generazioni, ma pensiamo che ci sia bisogno di un piano molto più ampio e concreto.
Riteniamo quindi necessario, come già detto in altre occasioni e poi ripreso anche da alcune associazioni di categoria, l’istituzione di un tavolo di lavoro che affronti tutte le varie tematiche attraverso una specie di “piano del commercio e del turismo”, che, ad esempio, studi proposte in merito ai grandi eventi in campo artistico e culturale, ponga attenzione ai negozi di vicinato e stabilisca regole chiare per le strutture ricettive e di ristorazione. Per queste ultime è primario un “regolamento sul suolo pubblico”, che faccia chiarezza sulle concessioni, partendo da una revisione di quelle rilasciate in modo sregolato ed eccessivo in deroga nell’emergenza Covid a tanti esercizi commerciali che non avevano mai avuto questo diritto, fattore che ha contribuito a peggiorare la vivibilità dei residenti e il decoro del Centro Storico Sito Unesco”.
