Fabrizio Viola SIENA. Il Monte dei Paschi ha confermato di aver richiesto la restituzione di parte dello stipendio all’ex amministratore delegato Fabrizio Viola. La cifra si aggira sui 725mila euro ed è attinente al periodo 2012-2016.
Il cda della banca lo ha ha deciso unanimemente – secondo quanto scrive La Repubblica – nel corso dell’ultima riunione di ottobre. Mps ha precisato anche che la richiesta non ha alcuna attinenza con il tema delle azioni di responsabilità. “La misura – precisa Mps – è stata proposta dalle competenti funzioni aziendali, non ha alcuna attinenza con il tema delle azioni di responsabilità, è esclusivamente precauzionale e si è resa necessaria per lo scadere del termine di decadenza contrattualmente previsto”. La banca si è avvalsa della clausola contrattuale che prevede i diritto di rivalsa.
Per quanto riguarda le vecende giudiziare, si ricorderà che Fabrizio Viola (assiema all’allora presidente Alessandro Profumo) era stato condannato in prima istanza a sei anni di reclusione per la vicenda dei derivati Santorini e Alexandria. I due manager hanno presentato presentato ricorso in appello. La sentenza di un anno fa è stata appellata dalla stessa banca, responsabile amministrativo ai sensi della legge 231. L’appello è calendarizzato a inizio 2022.






