Il candidato di Avs si batterà affinchè l’acqua sia davvero pubblica

SIENA. DA Fiorino Pietro Iantorno, candidato Avs alle regionali, riceviamo e pubblichiamo.
“Che a Siena si paghi la bolletta dell’acqua più salata d’Italia è una notizia ormai risaputa. Secondo i dati di Cittadinanzattiva 2024, le famiglie senesi pagano 821 euro annui – contro una media nazionale di 500 euro. Che la società che gestisce il servizio insieme ai suoi soci (per il 40% privati e riconducibili ad una SPA quotata in Borsa) incassino dividendi milionari ogni anno forse è meno noto.
Per Sinistra Italiana – AVS si tratta di una situazione non più tollerabile, tant’è che uno dei punti qualificanti per il sostegno a Giani è proprio la ripubblicizzazione del servizio, questa volta per davvero anche alla luce degli esiti del referendum di qualche anno fa, con il quale i cittadini italiani hanno inequivocabilmente espresso la propria volontà.
L’acqua non è una merce. È un bene comune, un diritto umano universale, la risorsa più preziosa che abbiamo. Eppure, in Toscana – e soprattutto a Siena – le famiglie pagano oggi le tariffe più care d’Italia, mentre la società che gestisce il servizio idrico continua a registrare utili milionari.
Un paradosso inaccettabile con i cittadini spremuti da bollette insostenibili, mentre i profitti finiscono per lo più nelle tasche di pochi azionisti privati.
Diciamo con chiarezza: l’acqua deve tornare pubblica. Il modello attuale, con la presenza dei privati, ha fallito: investimenti insufficienti, poca trasparenza, scelte piegate alla logica del profitto. Un sistema che penalizza comunità, imprese, scuole e famiglie, invece di garantire equità e giustizia sociale.
La proposta di AVS è molto chiara: ripubblicizzare subito la gestione dell’acqua, come già avvenuto in altre realtà italiane ed europee. Non solo è possibile, ma è anche necessario per garantire tariffe più eque, investimenti sostenibili e una governance trasparente e democratica.
L’acqua è vita, non business. Deve essere trattata come un diritto, non come una fonte di guadagno.
Il nostro ruolo in consiglio regionale sarà quello di essere garanti di questa sacrosanta battaglia, perché STAVOLTA l’acqua ritorni ad essere di tutti per davvero, per una Toscana dell’ambiente, dei diritti, delle persone”.