"Chi ha il dovere di tutelare i cittadini lo faccia"

SIENA. Nuovo post di Gabriella Guàiti – la libreria Becarelli – su fb.
“CREDEVATE DI ESSERVI LIBERATI DI ME! Ma non è così. Perché la città è piccola e si sa… la gente chiacchiera.
E le chiacchiere in Libreria fanno parte del “pacchetto”: si cerca un libro, si beve un caffè e.… si chiacchiera. Di solito si parla di libri amati, autori detestati e premi contestati. Ma in questi giorni no: la vetrina semidistrutta è ancora sotto gli occhi di tutti: non possiamo aggiustarla, ancora, perché c’è un contenzioso con l’assicurazione che non vuole pagarci il danno. E io non mi capacito, non riesco ad accettarlo, voglio andare fino in fondo prima di rassegnarmi all’idea che, ancora una volta, non riuscirò a essere risarcita. Morale della favola alla Becarelli in questi giorni non si parla d’altro, o quasi, che del tentato furto subito la settimana scorsa.
Ebbene, sono troppi a sostenere la stessa cosa perché non contenga un briciolo di verità: in troppi hanno pensato che sia stato un gruppo di “MARANZA”. Non commento il nome, scelto o imposto che sia, perché il discorso si farebbe troppo lungo. Fatto sta che pare che l’intera zona, e Piazza D’Armi in particolare, di sera ultimamente pulluli di questi giovani che fino a poco fa imperversavano prevalentemente dentro le mura della città.
C’è chi auspica da tempo che le Contrade, esasperate, trovino il modo di risolvere il problema autonomamente, riuscendo ad allontanarli dai loro territori e facendoli riversare fuori delle mura come terra di nessuno. È difficile del resto immaginare che un intervento di questo tipo potrà avere conseguenze diverse.
Per ora il problema si è solo allargato e io sono allibita oltre che scandalizzata: è normale, è giusto, è legale contare sulle Contrade per l’ordine pubblico? Chi ha il dovere di tutelare i cittadini lo faccia. Le Contrade sono altro.
Mi domando sinceramente, senza nessuna polemica nei loro confronti, se la maggioranza di chi ha votato questa amministrazione si aspettava soluzioni di questo tipo per il controllo del territorio. Certo non quelli con cui ho avuto modo di parlare in questi anni. E chi non l’ha votata che può fare, concretamente, per ribellarsi a questa follia?”