
SIENA. Gli studenti di due classi del Liceo Economico Sociale del Piccolomini di Siena lo scorso venerdì hanno partecipato alla marcia della pace ed ascoltato l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella assieme a più di settemila giovani.
L’educazione alla pace è il cuore della sperimentazione Rondine attivata al Liceo Economico Sociale ed è stata il centro della giornata che i ragazzi hanno vissuto marciando. Ogni passo fatto dagli studenti per attraversare i dieci chiilometri è stato accompagnato dalla richiesta al mondo dei grandi, delle istituzioni e della politica, di un impegno concreto alla trasformazione dei conflitti ed alla costruzione della pace. Una pace che i ragazzi sentono come diritto in un mondo in cui la logica del nemico, della conquista, del massacro hanno ancora spazio.
Una giornata bella e faticosa per gli studenti d Siena che si portano a casa un’esperienza di partecipazione attiva alla realtà che vivono e di impegno consapevole per cercare di trasformarla. Una giornata di conoscenza e consapevolezza nell’ascolto delle tante voci che si sono succedute sul palco della Cittadella della Pace.
Fra queste voci quella di Bernadette Sidibé, rappresentante degli studenti internazionali di Rondine, che ha raccontato “Nel novembre 2015 la guerra è entrata nella mia vita. Ha rubato la mia infanzia, ma non la mia speranza. Cessate il fuoco.”, ha poi ricordato che proprio il corpo delle donne è spesso il primo campo di battaglia e ha lanciato l’appello allo stop alle guerre davanti al presidente della Repubblica.
Sergio Mattarella dopo aver ascoltato e accolto in sentita profondità le voci dei giovani ha ricordato l’importanza dell’Europa Unita come rivoluzione che ha garantito la pace ed ha poi citato Maria Montessori “evitare le guerre è compito della politica, costruire la pace è compito dell’educazione. È questo il grande compito.”
Gli studenti sono tornati a Siena consapevoli di essersi assunti l’impegno di aver fatto un piccolo gesto per un futuro diverso.