"Non darò le dimissioni da capogruppo che mi sono state chieste con insistenza"

SIENA. Da Giulia Mazzarelli riceviamo e pubblichiamo.
“La città vive un momento difficile per una crisi, che – per quanto si sia sviluppata anni addietro – oggi non viene affrontata in modo adeguato dal Comune, in continuità con lo scadente operato della giunta precedente. Per quanto sia ormai chiaro a tutti che il potenziale amministrativo del centrodestra sia questo e non possa migliorare, questa insoddisfazione ormai conclamata non supera il giudizio negativo nei confronti del Pd, che ha perso due elezioni e non riesce ad affrontare un percorso di cambiamento che non sia di facciata.
Il passo indietro che mi è stato chiesto dal ruolo di capogruppo da parte degli altri consiglieri non esprime, in questo momento, alcuna progettualità che vada ad accelerare il cambiamento del Pd, ad aumentare l’incisività dell’azione della minoranza in Comune, non accorcia le distanze tra il Pd e la città.
La visibilità pubblica di questa vicenda, che ho cercato di evitare nonostante vada avanti da mesi, non credo porti consenso aggiuntivo al Pd e trasmette, semmai, un senso di divisione interna e di prevaricazione. Per questi motivi e perché ritengo di stare svolgendo correttamente e fattivamente il ruolo di capogruppo, non ho dato e non darò le dimissioni che mi sono state chieste con insistenza. Il mio impegno anzi è finalizzato a rendere ancora più combattiva la minoranza, ricercando dialogo e collaborazione con gli altri gruppi consiliari, le forze politiche del centrosinistra, le organizzazioni sindacali. Se sono questi gli addebiti allora ammetto di essere colpevole come di aver cercato di orientare il voto del gruppo su espressioni di maggior chiarezza su atti delicati come l’aumento della Tari, alcune varianti urbanistiche, il bilancio consolidato. A testimonianza che ho sempre anteposto il pensiero del gruppo alla mia posizione politica che non farebbe sconti senza nessun timore alla giunta di destra”.