"I disagi sono evidenti senza considerare il traffico pesante"

SIENA. Da Confindustria Toscana Sud riceviamo e pubblichamo.La strada Cassia è stata interrotta al km 151 in prossimità del nuovo viadotto inaugurato nel 2017 a seguito delle lesioni riportate a fine 2014 da quello originario.
La frana appare molto estesa e di fatto, con i problemi sulla sp18 del monte Amiata che collega la val di paglia a Piancastagnaio, la zona industriale risulta raggiungibile solo da sud (per chi viene da Siena passando da Radicofani, ponte a rigo allungando di molti km) e non è adatta ai mezzi pesanti. Tenuto conto dei flussi di traffico dei soli impiegati nelle aziende della zona prevalentemente da Piancastagnaio e Siena: i disagi sono evidenti senza considerare il traffico pesante.
La prefettura da noi chiamata per segnalare la criticità delle nostre imprese (Stosa, ma anche Gruppo Saviola con centinaia di lavoratori interessati) è stata avvisata dai Carabinieri di Montalcino (competenti per l’area) i quali hanno per prima cosa messo in sicurezza l’area chiudendo il traffico.
E’ stato contattato anche l’assessorato di Ceccarelli che è in stretto rapporto con ANAS che sta procedendo a transennare e a programmare i lavori urgenti di ripristino: ma la situazione è in evoluzione e il danno sembra ingente.
Abbiamo segnalato più volte le criticità della viabilità provinciale nei nostri dossier e in occasione di assemblee e convegni (sia di Confindustria che di ANCE Siena). Pur apprezzando gli sforzi degli enti competenti, in una fase storica di limitatezza di risorse (soprattutto degli enti locali) e di complessità procedurale, adesso è giunto il momento di un cambio di passo deciso: rischio o certezza desertificazione del tessuto produttivo e sociale dell’area sud della provincia e non solo.
Riteniamo necessario un tavolo di coordinamento di tutti i soggetti gestori delle strade e opere per il contenimento del rischio idraulico del territorio (Regione, provincia, Comuni, ANAS, FS) per un piano straordinario di messa in sicurezza e adeguamento delle opere alle necessità del XXI secolo. Per quanto riguarda la Cassia ci aspettiamo che il recente rientro in ANAS consenta il prima possibile la programmazione e l’avvio degli investimenti necessari con lo stanziamento delle risorse opportune.
La strada rischia di interrompersi di continuo con il verificarsi di eventi meteo, ricordiamo che si tratta di un’opera degli anni sessanta in un territorio molto fragile. Paolo Campinoti, presidente Confindustria Toscana Sud: “Ancora una volta si è verificato un danno grave per le aziende del nostro territorio legato allo stato precario delle infrastrutture, ribadiamo con urgenza la necessità di un piano puntuale ed effettivo della Regione su queste situazioni, purtroppo molte e diffuse come da noi ampiamente documentato”.
Andrea Tanzini, presidente Ance Siena, afferma: “Contiamo in un pronto intervento per il ripristino di questo tratto nevralgico di collegamento, Ance con i suoi report e monitoraggi è vicino al mondo delle istituzioni in modo costruttivo e collaborativo; ma lavori strutturali urgono e non sono più rimandabili come del resto un piano di manutenzione programmata su tutta la rete infrastrutturale altrimenti i prossimi mesi ed anni saranno un continuo di situazioni come queste ed forse molto più gravi”.