Potrebbero venire intentate delle cause alla banca per la "questione Agenzia delle Entrate"
SIENA. Sono state numerose le segnalazioni da parte di bancari “esodati”, che dicono di aver ricevuto da parte dell’Agenzia delle entrate la richiesta di conguagli di tasse. I cosiddetti “esodati” erano stati inseriti nel fondo di solidarietà del Monte dei Paschi, che doveva prendersi carico di tutte le competenze relative. Per saperne di più abbiamo contattato Luca Bianchi, adesso pensionato, ex sindacalista.
Ha notizie di queste richieste da parte dell’Agenzia delle Entrate?
“Certo, è una cosa che è toccata quasi a tutti i bancari esodati negli anni scorsi, di tutte le banche. Viene richiesto un conguaglio agli aderenti al fondo di solidarietà per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito. Questo fondo fu istituito con il decreto interministeriale 83486 del 28/7/2014 e firmato dagli allora ministri Poletti e Padoan (ricordate questo nome?). Il fisco pretende dai lavoratori un conguaglio che scaturisce da un ricalcolo della tassazione separata e chiede ai singoli lavoratori cifre oscillanti tra i 1000 e i 4000 euro per l’anno 2016. Questo solo perché il 2015 è già in prescrizione, ma tutto lascia intendere che tale richiesta verrà reiterata negli anni a venire. E’ veramente peculiare l’accanimento del fisco sui pensionati esodati delle banche nel momento in cui si cancellano cartelle esattoriali fino a 10mila euro ai veri evasori…”
Qual è la posizione dei sindacati in merito?
“Le organizzazioni sindacali, in maniera unitaria, hanno scritto dei comunicati (20210520-Comunicato-Unitario-su-assegni-straordinari-riliquidazione) e chiesto un incontro all’ABI, ma non hanno fatto niente per un’azione comune finalizzata a dare una risposta univoca all’Agenzia delle entrate, che chiede una risposta entro trenta giorni, pena sanzioni. Io di Unisin non mi posso lamentare, visto che mi ha fornito un buon supporto legale, ma credo che sarebbe stato opportuno agire in modo unitario. Vedremo, quando dovremo fare causa al Monte dei Paschi, se ci sarà unitarietà da parte delle sigle”.
Perché sarà necessario fare causa al Monte dei Paschi?
“Perché il fondo erogava al netto l’equivalente della pensione che sarebbe maturata a regime, ma tale assegno figurava come reddito non tassabile sul quale non era possibile nemmeno chiedere i rimborsi per opere edilizie o acquisto medicine attraverso il 730. La banca versava all’INPS, che figurava come sostituto di imposta, gli importi per erogare il netto della pensione, pagare i contributi pensionistici del lavoratore fino alla maturazione della pensione vera e propria e pagare le tasse su questo reddito. E’ chiaro che se adesso il lavoratore deve pagare queste tasse si vede in effetti decurtare il reddito percepito al tempo, cioè non ha ricevuto – nei fatti – l’importo della pensione, ma una cifra che va dagli 80 ai 300 euro circa in meno al mese. Era la banca che avrebbe dovuto pagare le tasse e che deve pagarle adesso. Questa situazione genererà incertezza nelle future adesioni al fondo e richieste alle banche di saldare queste pendenze con l’Agenzia delle Entrate. Per questo prevedo una moltitudine di cause legali. Certo con qualche centinaio di cause da parte degli esodati i futuri compratori del Monte avranno un elemento in più da valutare, chissà cosa ne pensa Padoan…”.
Ma sarà possibile trovare una soluzione che non richieda metodi così drastici?
Io credo che si arriverà ad una soluzione, perché il fondo è uno strumento troppo importante nell’ottica di riduzione del personale bancario che, si pensa, continuerà purtroppo anche negli anni a venire. Sarà problematico recuperare gli importi purtroppo versati (vuoi per ignoranza, vuoi, anche se in forma rateizzata, per evitare le sanzioni che scadranno a fine mese) al fisco; del resto i pensionati bancari, con fedina penale pulita e non addentro nei giochi di palazzo, non sono come Formigoni che si vede restituire, senza colpo ferire, un vitalizio con gli arretrati. Purtroppo sempre più lavoratori e pensionati sono trattati da sudditi e non da cittadini. E l’amara considerazione è che questo dovrebbe essere “il governo dei migliori…”.
