La consigliera ha presentato un'interrogazione sulla San Bernardino
SIENA. Da Anna Ferretti (Pd) riceviamo e pubblichiamo.
“L’istruzione è lo strumento per il pieno sviluppo della persona umana. La nostra Costituzione si sofferma in più articoli sulla formazione, che deve essere libera, aperta a tutti e pienamente accessibile. Questi principi fondanti però vengono spesso piegati alle necessità economiche di uno Stato: i bambini non sono più considerati cittadini che hanno diritto ad un servizio fondamentale, ma “numeri” e in base ai numeri vengono trattati. E’ sulla base di queste valutazioni numeriche, disattendendo ai principi anche di uguaglianza, che si sta procedendo negli accorpamenti scolastici degli Istituti comprensivi.
La legge finanziaria del Governo del 2023 chiede di accorpare alcuni Istituti comprensivi perché hanno un numero di alunni basso: la Regione Toscana si è opposta a questa razionalizzazione, che non tiene conto di alcuni fattori importanti, tra cui la modalità di valutazione delle iscrizioni scolastiche, oltre alla continuità educativa verticale su cui gli istituti comprensivi lavorano da tempo.
Questo comporterà con il tempo anche la perdita di posti di lavoro nel personale insegnante e tecnico amministrativo.
A Siena questa decisione comporterà per i minori, che vivono nel territorio del comprensivo della San Bernardino ,di essere suddivisi in tre Istituti diversi: la continuità verticale educativa verrà suddivisa su tre Comprensivi, pur essendo la scuola materna, elementare e media inferiore vicinissime territorialmente l’una con l’altra.
I bambini della San Bernardino hanno gli stessi diritti dei minori delle altre scuole, che invece godranno della continuità pedagogica e formativa.
Per capire come il Comune, che ha proposto questa ripartizione, intende garantire i loro diritti ho presentato una interrogazione alla sindaca e alla giunta.
La scuola è il luogo che deve garantire a tutti pari opportunità e l’Amministrazione comunale deve essere il primo attore che si impegna, perché questa uguaglianza venga garantita”.






