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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Dalla riunione del Consiglio comunale di oggi 21 dicembre

SIENA. Il consiglio comunale ha ricordato, in apertura della seduta di oggi, la figura dell’ex sindaco di Siena Fazio Fabbrini, osservando un minuto di raccoglimento.

Nei giorni scorsi  – ha sottolineato il presidente dell’assemblea consiliare Marco Falorni – è venuto a mancare Fazio Fabbrini all’età di 92 anni, dopo  una vita dedicata con passione alla politica e alle istituzioni. Fra i tanti incarichi ricoperti anche quelli di Senatore della Repubblica e Parlamentare Europeo. Fra le decisioni di rilievo assunte da sindaco non si può non sottolineare l’istituzione di una zona a traffico limitato nel centro storico di Sirena nel 1965, una novità all’epoca a livello continentale e forse mondiale”.

INTERROGAZIONE URGENTE DI VALENTINI (PD) SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA MENS SANA BASKET

La situazione finanziaria della Mens Sana Basket è stata al centro dell’interrogazione urgente presentata da Bruno Valentini (PD) e discussa in consiglio comunale oggi, 21 dicembre.

“Da diverse fonti di stampa si è appreso che potrebbe essere addirittura a rischio la prosecuzione del campionato”, ha esordito il consigliere, ricordando che “il sindaco De Mossi in un’intervista rilasciata poco prima del ballottaggio aveva dichiarato che le istituzioni devono rimanere fuori dalla governance ma possono fare qualcosa di concreto per favorire l’arrivo di investitori” e che “in caso di vittoria si sarebbe impegnato a mettersi al tavolo con la Polisportiva e i rappresentanti delle società di basket e volley per capire le loro necessità e verificare se l’attuale palazzetto potesse essere adeguato e con quali costi”. Valentini ha dunque chiesto al sindaco se “la Giunta comunale ha preso atto della situazione finanziaria della Mens Sana Basket 1871 e dell’urgenza di fare il possibile per aiutarla a superare questo momento difficile”. Non solo il consigliere ha chiesto al sindaco  “se ha trovato o sondato la disponibilità di investitori che possano concorrere a superare questa fase di sofferenza economica”  e “come  intende supportare i necessari adeguamenti strutturali del Palazzetto dello Sport di viale Sclavo, in modo da garantire che sport di alto livello come ad esempio basket e volley possano continuare a svolgersi a Siena, non lasciando sola la Polisportiva Mens Sana a gestire un problema che riguarda tutta la nostra comunità, non solo sportiva”.

All’interrogazione ha risposto il sindaco Luigi De Mossi, premettendo che “la politica di questa Amministrazione nei confronti dello sport è quella di distinguere tra società sportive professionistiche e amatoriali, quindi maggiormente collegate alla salute dei cittadini” e spiegando che “ho monitorato la situazione della Mens Sana Basket 1871 dall’esterno perché un imprenditore che mette in piedi un’operazione sportivo-commerciale si deve assumere la responsabilità dell’operazione. Questo però non significa che il Comune non intenda supportare una tradizione sportiva come quella rappresentata dalla pallacanestro a Siena, e anzi domani mattina avrò una serie di incontri con possibili investitori, grazie all’interessamento del consigliere Fabio Massimo Castellani”. Nella risposta il sindaco ha poi ricordato che “l’attuale proprietà della Mens Sana Basket 1871 ha formalizzato due aumenti di capitale” e che “il Comune può intervenire solo su sollecitazione della società e con l’obiettivo di salvaguardare la nostra tradizione cestistica, come tutte le tradizioni sportive cittadine”. Sul punto della manutenzione degli impianti, De Mossi ha affermato di aver “convocato la Polisportiva per un problema alla copertura del palazzetto” e che “questa Amministrazione intende monitorare la manutenzione degli impianti sportivi”, come dimostrato “dalle tre palestre cittadini già messe a norma per attività anche ulteriori a quelle delle scuole. Inoltre stiamo valutando, attraverso il piano operativo, quali azioni attuare nell’area di viale Sclavo”. Il sindaco infine ha ribadito che “le società sportive professionistiche devono avere la forza al loro interno per andare avanti anche se questo non esclude che l’Ente si occupi delle strutture e intervenga nei momenti di criticità”.

Nella replica Valentini ha “sospeso il giudizio” perché “ho appreso di una positiva iniziativa per contattare investitori e sponsor disponibili a sostenere la Mens Sana Basket 1871” ma “non è stato spiegato in cosa consista l’affermazione di prendere in carico le problematiche tecniche di una struttura che è posseduta, in modo del tutto anomalo, da una associazione sportiva che non ha i mezzi per sostenerla nel medio periodo”. “Aspetto dunque – ha concluso il consigliere – di vedere in che modo si concretizzerà la volontà dichiarata dal Comune di dare una mano alla Polisportiva”.

COSTITUITA LA COMMISSIONE DI STUDIO PER LA REVISIONE DEL REGOLAMENTO PER IL PALIO

L’assemblea consiliare ha nominato i quattro consiglieri comunali, due di maggioranza e due di minoranza, che faranno parte della Commissione di studio per la revisione del Regolamento per il Palio.

Lo scorso 29 novembre il sindaco Luigi De Mossi aveva, infatti, informato l’aula dell’intenzione di nominare la Commissione e, al fine di renderne più operativi ed efficaci i lavori, con il parere positivo del Rettore del Magistrato delle Contrade, ridurre il numero dei componenti da 13 a 10, rispettando comunque i rapporti percentuali di rappresentatività tra maggioranza e opposizione consiliare.

La Commissione, pertanto, risulta composta dal Sindaco, in qualità di Presidente; dai consiglieri Carlo Marsiglietti (Voltiamo Pagina) e Maurizio Forzoni (Fratelli d’Italia) per i gruppi di maggioranza, e Luca Micheli (PD) e Pierluigi Piccini (Per Siena) per le minoranze; dal Presidente del Comitato Amici del Palio; dal Segretario Generale dell’Ente, come organo tecnico, e da Claudio Rossi, Marco Fattorini e Massimo Castagnini, indicati dal Magistrato delle Contrade.

ABROGATO IL REGOLAMENTO SULLE CONSULTE TERRITORIALI

L’assemblea consiliare ha approvato l’abrogazione del Regolamento per l’istituzione e il funzionamento delle consulte territoriali dei cittadini.

“L’istituto della consulta – ha spiegato il sindaco Luigi De Mossi -, introdotto dalla riforma che ha cancellato le circoscrizioni nei Comuni con popolazione sotto i 250mila abitanti, non è risultato, nel corso degli anni, uno strumento al servizio dei cittadini, soprattutto nel nostro territorio, in quanto espressione di strutture della vecchia politica del controllo e del centralismo, assai lontane dal reale dinamismo della cittadinanza e dalle problematiche di vita e di relazione che il Comune è chiamato ad ascoltare e rappresentare. La volontà dell’Amministrazione  – ha proseguito De Mossi – è di portare avanti la modernizzazione, la riforma e la semplificazione dell’attività istituzionale, per avvicinarla sempre più alle necessità della popolazione, secondo i principi di sussidiarietà, con soluzioni organizzative snelle e accessibili, che riducano la distanza tra i rappresentanti eletti e il tessuto sociale e culturale”.

L’obiettivo è puntare sui temi della sicurezza urbana e sulla semplificazione nei rapporti con i cittadini, valorizzando le iniziative per un coordinamento efficace sul territorio, recependo le reali esigenze della popolazione e la concreta informazione e conoscenza di eventuali problemi nel funzionamento dei servizi verso la comunità.

Il sindaco si è, inoltre, riservato di introdurre un nuovo modello organizzativo che miri alla valorizzazione del ruolo e della funzione del consigliere comunale, il quale, agendo senza vincolo di mandato, è già titolare del potere di iniziativa, accesso, informazione, istanza, controllo e proposta.

“Prendo atto – ha concluso il primo cittadino – della proposta dei “Consigli di Quartiere” quale modello per la nuova definizione organizzativa di decentramento, demandando al Segretario Generale il dovuto approfondimento sul tema del consigliere delegato, anche tenendo conto delle esperienze di altri Comuni capoluogo”.

Il consigliere Bernardo Maggiorelli (Forza Italia), in qualità di presidente della Commissione Decentramento ha presentato un emendamento, migliorativo del testo, poi approvato dall’assemblea, nel quale viene demandato al Segretario Generale un contributo di approfondimento, più in generale, su un nuovo testo di Regolamento.

APPROVATO LO SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL RECUPERO DELL’EX CINEMA IMPERO

L’assemblea consiliare ha approvato lo schema di convenzione per il recupero e trasformazione del complesso immobiliare dell’ex Cinema Teatro Impero. Il documento fra la società Cinema Teatro Impero e l’Amministrazione comunale rappresenta l’atto propedeutico al rilascio del permesso di costruire.

“L’atto – come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti –  consente il rilascio del permesso per la riqualificazione funzionale di una struttura rimasta inutilizzata da anni e in completo stato di abbandono. Il progetto prevede la realizzazione, al posto del cinema, di un nuovo stabile a corte, oltre al recupero di alcune strutture sul retro dell’isolato e un parcheggio interrato privato a servizio delle residenze. Abbiamo dato seguito a quanto già previsto nel precedente Regolamento urbanistico – ha proseguito – prevedendo, quindi, una convenzione che permetta la destinazione dei proventi della monetizzazione degli standard urbanistici al miglioramento delle infrastrutture, in quanto trattandosi di un intervento in aree prossime al centro storico già edificate, non è stato possibile individuare ulteriori zone per le necessarie opere di urbanizzazione. Ragioneremo su soluzioni alternative nel nuovo Piano urbano della mobilità che possano, comunque, garantire la fruizione dell’area, la sosta e lo scorrimento del traffico; saranno soluzioni che richiederanno attente verifiche e una interlocuzione con i residenti”.

In totale verranno realizzati 18 nuovi appartamenti, per circa l’88% della SUL, e una unità immobiliare destinata a uso commerciale, per il restante 12%, che sorgeranno su una superficie complessiva di 1694,67 mq .

APPROVATA LA REVISIONE DEL PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI

L’assemblea consiliare ha approvato la revisione del Piano generale degli impianti pubblicitari (PGIP) del Comune.

“Le modifiche  – come ha illustrato l’assessora all’Ambiente Silvia Buzzichelli – si sono rese opportune per rispondere ai principi di tutela e riordino delle zone interessate da fabbricati, ai vincoli di salvaguardia ambientale e paesaggistica, e anche alle necessità connesse alla circolazione e alla sicurezza stradale”.

La revisione, proposta dalla Società ICA, concessionaria del servizio di pubbliche affissioni, motivata da una modifica strutturale del mercato pubblicitario, orientato sempre più verso la comunicazione digitale, con il parere favorevole della Conferenza dei Servizi, riguarderà la rimozione di alcuni impianti scarsamente utilizzati e di quelli divenuti poco attrattivi, sia per la minore visibilità, sia per l’ubicazione, rideterminando la superficie affissionale totale in 4976,80 mq.

Nello specifico, verranno disinstallati gli impianti, in categoria speciale, ubicati in viale Curtatone, via Corridoni, viale Cavour, viale Toselli, via T. Pendola, via Salicotto, via Pispini, via Fiorentina, strada di Pescaia, strada Massetana Romana, e quelli in categoria normale di via Esterna Fontebranda, via del Nuovo Asilo, via dello Stadio, via Piccolomini, via Aretina, via Duccio Boninsegna, strada Scacciapensieri, via Grandi.

La superficie interessata dalla rimozione sarà di 323,33 mq, il 6,10% rispetto a quella complessiva, mentre la percentuale degli impianti nelle vie classificate in categoria speciale passa dal 46,83 al 47,91%.

LA ZONA DI PESCAIA AL CENTRO DI UN’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PER SIENA

 

La zona di Pescaia – Colonna San Marco è stata oggetto di un’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna dai Consiglieri Pierluigi Piccini, Vanni Griccioli e Massimo Mazzini (Per Siena). “Le aree periferiche fuori dalla cinta muraria in zona Colonna San Marco sono soggette a un progressivo degrado”, ha esordito Mazzini, facendo riferimento “al parcheggio scambiatore posto dietro la fermata dell’autobus”. Il consigliere ha poi ricordato che “la zona adiacente il Pala Hockey Engels Lambardi subisce un disagio visto che i residenti non hanno posti auto a sufficienza” mentre “le due aree davanti ai negozianti, ex distributori, sono in totale abbandono” e “potrebbero diventare comodi parcheggi” da destinare alla sosta. Mazzini ho poi aggiunto che “in strada di Pescaia si verifica un enorme pressione di traffico” poiché è “usata come principale varco di accesso al centro storico” ma “non c’è alcuna protezione sicura per i pedoni che debbano attraversare la carreggiata come dissuasori di velocità, semafori a chiamata, sopraelevata pedonale o autovelox, che limitino i pericoli e la velocità delle auto”. Per questa ragione Mazzini ha chiesto all’amministrazione se sono state valutate “l’attuazione di un controllo adeguato e una riqualificazione dell’area parcheggio scambiatore”, “la possibilità di predisporre una zona Aru di almeno 6-8 posti all’altezza del Pala Hockey Engels Lambardi, in modo da poter accontentare le esigenze dei residenti” e “la possibilità di usare le aree degli ex distributori, superando l’attuale totale abbandono, per la realizzazione di parcheggi scambiatori per le attività poste in strada di Pescaia” o in alternativa “per creare una via principale di accesso al Centro Città, usando le strade attualmente in uso come parcheggi e vie preferenziali per bus e piste ciclabili”. Il consigliere ha infine chiesto “se è stata valutata l’opportunità di realizzare strisce per l’attraversamento pedonale, semafori a chiamata e installazione di tutor dalla Colonna di San Marco fino al semaforo posto in cima a strada di Pescaia”.

Alle domande ha risposto il vicesindaco e assessore al Traffico, Andrea Corsi, che ha definito “l’area strategica per una maggiore vivibilità della nostra città” e, partendo dal parcheggio coperto, di proprietà comunale, ha affermato che “è stato lasciato in stato di abbandono dalle precedenti amministrazioni” ma che “verrà recuperato e messo in funzione. La struttura infatti era già pronta, aveva anche l’impianto elettrico che però è stato oggetto di atti vandalici e adesso dovrà essere ripristinato”. “Nel corso dell’ultima assemblea di Siena Parcheggi è stata affidata alla nostra società in house il raggiungimento di tale risultato da conseguire presumibilmente nel corso del 2019″, ha spiegato il vicesindaco. Per quanto riguarda invece il recupero dei terreni ex distributori, “abbiamo previsto – ha proseguito -, oltre alla loro acquisizione a patrimonio comunale, la realizzazione di un parcheggio di circa 80 posti, insieme alla realizzazione di una corsia preferenziale ad esclusiva destinazione del TPL”. “Con questo intervento l’amministrazione punta a moderare “naturalmente” la velocità di percorrenza della strada di Pescaia che per le proprie caratteristiche non è adatta all’apposizione di semafori o tutor, come richiesto dagli interroganti”, ha aggiunto Corsi, facendo notare che “strada di Pescaia è interessata da 4 attraversamenti pedonali, oltre a quello offerto dalla risalita di Pescaia alta”.

Nella replica Mazzini ha ringraziato il vicesindaco della risposta, affermando che “alcuni interventi sono in corso d’opera” e dunque ci sarà la massima attenzione anche in futuro da parte del consigliere su queste opere, aggiungendo che “il tutto viene rimandato, per la stesura definitiva, al Piano Operativo. Sarà nostra cura seguire gli interventi passo dopo passo”.

IN UN’INTERROGAZIONE DI GRICCIOLI (PER SIENA) LA VIABILITA’ INTORNO ALLA MURA

 

La viabilità nelle zone intorno alle mura e la sicurezza per i pedoni in via Baldassarre Peruzzi sono state oggetto di un’interrogazione presentata dai consiglieri Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) e discussa oggi durante il consiglio comunale. L’interrogazione”si rivolge ad una singola zona prospicente le antiche mura di Siena, via Peruzzi, ma in realtà vuole comunque rappresentare una situazione di malessere più diffuso che è inerente alla viabilità nei tratti intorno alla cinta muraria che oggi assorbono una quantità di traffico molto rilevante”, ha premesso Griccioli, durante l’illustrazione in aula. Il consigliere ha ricordato che”più volte i residenti si sono lamentati per la pericolosità ingenerata dalle vetture che sfrecciano a velocità non proprio consone ai percorsi impegnativi costituiti da curve pericolose, sali scendi e tornanti” e che”sono frequenti gli incidenti, molte volte dovuti al concorso tra il fondo stradale e la velocità sostenuta in un tratto particolarmente insidioso”. In base a queste considerazioni il consigliere ha chiesto”se per la sicurezza e l’incolumità dei pedoni, vista la pericolosità dettata dai molti veicoli che transitano in via Peruzzi e il passaggio costante dei turisti e degli abitanti, si ritenga indispensabile predisporre un marciapiede o un percorso pedonale sicuro” e se l’amministrazione”ritenga opportuno installare dei tutor che controllino la velocità degli autoveicoli, motocicli e mezzi pesanti in tutte le strade adiacenti le mura e in questo caso tra Porta Ovile e Porta Pispini”. Infine nell’interrogazione è stato chiesto”se potrà concretizzarsi l’opportunità di utilizzare i proventi delle multe verbalizzate grazie agli Autovelox, visto che ancora non sono stati disinstallati” per questi interventi.

A rispondere è stato il vicesindaco e assessore al Traffico, Andrea Corsi, spiegando che”il collegamento pedonale tra il parcheggio San Francesco e Porta Pispini, sebbene non sia ad oggi oggetto di quel flusso costante di pedoni e turisti come citato nell’interrogazione, può rivestire caratteristica di strategicità”.”L’intervento – come ha spiegato – rientra nell’ottica di un ampliamento di una serie di percorsi pedonali finalizzati a riscoprire e valorizzare collegamenti funzionali a una mobilità meno dipendente dai mezzi a motore e tesa anche a valorizzare aree monumentali e panoramiche della città” per cui”verrà valutato l’inserimento di tale opera nel redigendo piano triennale delle opere pubbliche”. Per quanto riguarda”l’installazione di tutor in via Peruzzi non sarà possibile in quanto tale via, come molte delle altre a ridosso delle mura non riveste le caratteristiche necessarie per prevedere tale tipo di intervento”, ha proseguito Corsi. Infine, per la parte relativa  ai proventi dei verbali degli autovelox”che verranno convertiti in tutor nel corso del 2019, come ampiamente annunciato in Consiglio e alla stampa, saranno destinati, secondo quanto previsto dalla legge, ad interventi finalizzati ad aumentare la sicurezza stradale”, ha garantito il vicesindaco.

Nella replica Griccioli per quanto concerne i marciapiedi” ha suggerito l’utilizzo del percorso pedonale turistico lungo le antiche mura di via Peruzzi”. Il consigliere ha ringraziato la Giunta” in quanto spesso le nostre interrogazioni su questi temi sono preceduti dagli interventi  da parte dell’amministrazione, segno che c’è un’attenzione particolare su determinati problemi legati alla viabilità”.

PERICCIOLI E VALENTINI (PD) INTERROGANO LA GIUNTA SULLE PIANTE INFESTANTI IN FORTEZZA

 

Nella seduta consiliare odierna è stata discussa un’interrogazione di Bruno Valentini e Giulia Periccioli (Pd) in merito all’allarme piante infestanti alla Fortezza Medicea. Nell’atto la consigliera ha ricordato che “sulla stampa si è letto di un allarme presso la Fortezza Medicea per un’invasione di pianti infestanti, in particolare di alianto, che potrebbe causare problemi di staticità alla struttura e ai rivestimenti murari”. Per questa ragione Valentini ha chiesto di sapere “la situazione effettiva nella Fortezza Medicea e quali provvedimenti si intendono assumere per evitare una nociva proliferazione di piante infestanti e in particolare dell’alianto”, una pianta alloctona proveniente dalla Cina “la cui diffusione desta allarme in tante città italiane”, e “quali sono i programmi dell’amministrazione comunale sull’utilizzo della Fortezza sia per gli spazi all’aperto che per quelli interni ai bastioni”.

All’interrogazione ha risposto l’assessora al Decoro Urbano e Ambiente, Silvia Buzzichelli, premettendo che “la manutenzione del verde e delle aree della Fortezza Medicea è curata in parte dagli operatori del Comune e in parte grazie all’intervento di soggetti privati”, e spiegando che “la proliferazione di piante infestanti riportata dalla stampa riguardava principalmente le aree interne ai bastioni” di cui “due sono bloccati dalla procedura fallimentare dell’Enoteca Italiana”, uno è “locato al Siena Jazz” e uno “ospita il cantiere della scuola edile”. La cura delle parti murarie è “di norma affidata proprio ai soggetti gestori, con intervento dell’Amministrazione solo in casi di manutenzioni straordinarie o problematiche di natura strutturale”, ha aggiunto Buzzichelli.

La consigliera Periccioli non ha potuto ritenersi soddisfatta perchè ” l’assessora ha completamente evaso il secondo punto della mia interrogazione in cui chiedevo di conoscere i programmi dell’Amministrazione sull’utilizzo della Fortezza, sul quale mi riservo di presentare un’altra interrogazione. Mi ritengo soddisfatta della risposta data riguardante le piante infestanti, perché c’è monitoraggio della situazione. Sollecito comunque l’Ente a mantenere costante l’attenzione su questo problema, anche sollecitando gli Enti gestori a mantenere in buono stato i bastioni ed evitare danni strutturali, più difficili e costosi da risolvere”.

APPROVATO DAL CONSIGLIO L’AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO DI FONDAZIONE TOSCANA LIFE SCIENCES

 

L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha approvato l’intervento di ampliamento dell’edificio del Medicine Research Center, situato in strada del Petriccio e Belriguardo,  della Fondazione Toscana Life Sciences (TLS).

“La necessità di ampliare gli spazi operativi di TLS nasce dalla considerazione che l’evoluzione degli studi e il successo di alcune delle aziende incubate ha creato un ulteriore fabbisogno di superfici da dedicare alle attività di ricerca e sviluppo” come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti.

L’intervento proposto che consiste in un ampliamento volumetrico all’edificio esistente, esterno alla sagoma, senza cambiarne la destinazione d’uso, o aumento di superficie coperta dell’immobile, né riduzione di superfici permeabili, bensì una realizzazione in sopraelevazione rispetto alla struttura esistente, prevede, come ha precisato l’assessore “la possibilità di derogare allo strumento urbanistico generale, trattandosi di un’area già destinata a funzioni pubbliche o di interesse pubblico, e non in contrasto con il Piano Strutturale”.

“L’obiettivo dell’Amministrazione è valorizzare ulteriormente il grande impegno di TLS verso la ricerca in campo biomedico, facilitando il processo di start up di impresa nel settore delle biotecnologie. La deroga concessa permetterà alla Fondazione di creare ulteriori spazi per il bio incubatore, offrendo ulteriore supporto in ambito industriale,  scientifico e di business development. Intendiamo, tuttavia, precisare che la funione e l’attività esercitata di interesse pubblico sono imprescindibili e su questo chiederemo un impegno vincolante alla Fondazione TLS”.

I lavori consisteranno nell’ampliamento dell’edificio per una superficie utile lorda di 274 mq, un volume di 926 mq, pari al 5,40% di quello già esistente.

Il testo è stato arricchito da un emendamento, approvato dall’aula, presentato dal consigliere Maurizio Forzoni (Forza Italia), presidente della Commissione Assetto del Territorio, in cui viene precisato che “la porzione in ampliamento, oggetto della deroga, potrà essere utilizzata esclusivamente per attività di ricerca scientifica. Infatti, il rilascio del permesso rimane subordinato alla sottoscrizione di un apposito atto unilaterale obbligatorio che impegni la Fondazione TLS a confermare l’obiettivo di mantenimento del progetto presso la struttura e a intraprendere tutte le azioni funzionali al permanere dell’interesse pubblico”.  “L’atto prevederà, inoltre, l’impegno inderogabile della Fondazione TLS a ripristinare a propria cura e spese la situazione dell’immobile, eliminando il manufatto oggetto della deroga, e riportando la struttura alla situazione originaria, qualora per qualsiasi motivo dovesse venire meno l’attività di interesse pubblico”.

SICUREZZA, INTERROGAZIONE DI SALVINI (LEGA) SUI FURTI IN NEGOZI E ABITAZIONI

 

La sicurezza in città e i furti in appartamento sono stati al centro di un’interrogazione discussa nel consiglio comunale odierno e presentata da Paolo Salvini (Lega). Nell’atto il consigliere ha ricordato che “la sicurezza è una componente determinante nella considerazione di città vivibile e che nell’ultimo anno, secondo il dato fornito dal procuratore capo Salvatore Vitiello, sono raddoppiati i furti in abitazioni e negozi”. Il consigliere ha poi ricordato che in base a un sondaggio effettuato da un mezzo di informazione senese, alla domanda se si sentissero sicuri, “oltre il 90% degli intervistati ha risposto no”. Queste le considerazioni su cui Salvini ha interrogato il sindaco per conoscere “il reale numero di furti” in città e “quali le zone maggiormente colpite”. Non solo, “quale siano le nazionalità di chi ha commesso i furti”; come “intenda agire il Comune per contrastare questo fenomeno” e se l’amministrazione ha intenzione di “aumentare la turnazione della polizia municipale anche nelle ore notturne”.

Nella risposta l’assessore alla Sicurezza, Francesco Michelotti ha sottolineato che rispetto “alle notizie un po’ critiche diffuse ultimamente sulla microcriminalità nella nostra città”,  i dati “forniti dalla fonte ufficiale in materia, la Banca dati interforze presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, l’unica alla quale fa riferimento il Ministero dell’Interno nella sua relazione annuale al Parlamento”, si riceve “una visione molto più tranquillizzante e certa, anche sul piano temporale, perché considera solo i dati  dell’anno corrente, senza contaminazione degli ultimi mesi dell’anno uscente”. Michelotti ha poi snocciolato i numeri collegati alla sicurezza: “Il totale dei delitti denunciati nel 2017 nella nostra città sono stati 2.524 di cui 1208 furti così suddivisi: 6 a strappo, 308 con destrezza, 175 furti in abitazione e 157 in attività commerciali, 62 furti d’auto, 44 furti di veicoli”. L’assessore ha poi rimarcato che “i dati provvisori del 2018 indicano una flessione dell’11,86 per cento,, come ha ricordato autorevolmente il Prefetto. Un dato che ci tranquillizza” anche se “questo territorio ha il triste primato delle frodi informatiche su cui sarebbe opportuno aprire una riflessione”. Michelotti ha poi affermato che “non possediamo i dati sulle zone della città più colpite anche se le periferie sono più a rischio e infatti la richiesta di installazione di telecamere all’assessorato è praticamente ormai settimanale, così come non si può determinare la nazionalità visto che il delitto denunciato non ha lo stesso valore di una sentenza”. L’assessore ha poi illustrato le azioni per accrescere la sicurezza dei cittadini riferendo che “stiamo lavorando per rafforzare il pattugliamento da parte della polizia municipale. Inoltre siamo all’opera per allineare il regolamento di polizia municipale al decreto sicurezza che, lo ricordo, fornisce importanti poteri al sindaco, ad esempio, sul contrasto all’accattonaggio”.

Nella replica Salvini si è detto “abbastanza soddisfatto”, affermando “di essere certo che l’Amministrazione lavorerà sicuramente per migliorare la sicurezza e concertare al meglio gli interventi con istituzioni e forze dell’ordine”. Il consigliere ha, infine, affermato che “su questi temi seguiremo con attenzione le evoluzioni perché il tema della sicurezza ci sta particolarmente a cuore”.

MASI CHIEDE INFORMAZIONI SULL’IMMOBILE DEGLI EX UFFICI FINANZIARI

VICO ALTO

 

L’immobile degli ex uffici finanziari situato nel quartiere di Vico Alto è stato al centro di un’interrogazione del consigliere Alessandro Masi (PD). Masi ha sottolineato come    ” il complesso immobiliare in questione, di proprietà demaniale, da quasi un anno è stato liberato senza che se ne conoscano prospettive di destinazione e utilizzo”. La struttura che un tempo ospitava la sede dell’Agenzia del Territorio e della Direzione Territoriale dell’Economia e Finanze “oggi è abbandonata a se stessa, con spazi vuoti e inutilizzati che rischiano di diventare un fattore di degrado per la zona; se invece venisse recuperata, valorizzata e destinata a un uso pubblico, potrebbe rappresentare una risorsa per il contesto urbano del quartiere di Vico Alto”.

Il consigliere ha chiesto al Sindaco  “se l’amministrazione comunale è a conoscenza della situazione dell’immobile, e se ritiene opportuno aprire un dialogo con il Demanio per individuare percorsi di destinazione e di utilizzo che, oltre a scongiurare uno stato di potenziale degrado, possano apportare un valore aggiunto per tutta la zona e per la qualità urbana”.

“E’ una situazione ben nota all’Amministrazione”, ha risposto l’assessore all’Urbanistica ed Edilizia privata Francesco Michelotti. “Il complesso immobiliare è vuoto e libero da tempo, e il ragionamento e la discussione sul suo impiego, possibile utilizzo e destinazione è iniziato da mesi. Concordiamo perfettamente sul fatto di scongiurare il degrado dettato dall’abbandono, valorizzando l’immobile in maniera adeguata. Per farlo, però, dobbiamo agire non a compartimenti stagni bensì armonizzando lo sviluppo urbano dell’area, in modo che il recupero e la nuova destinazione  rappresentino un tassello della crescita di Vico Alto. In sintesi il lavoro che siamo chiamati a svolgere è sul Piano Operativo”.

Michelotti, dopo aver informato l’aula dell’incontro tenuto con i rappresentanti del demanio lo scorso 13 dicembre, dal quale non è emersa, a differenza di altre situazioni, la volontà di trasferire al Comune questa struttura, ma solo di volerne conoscere la futura destinazione d’uso, ha fatto presente l’interessamento, esternato da alcuni privati, ad acquistare l’immobile per destinarlo ad un centro residenziale per anziani. “La proposta è al vaglio del Comune e siamo ben disponibili a valutarla, questa come altre, all’interno del Piano Operativo”, ha concluso l’assessore.

Masi si è detto “soddisfatto dell’attività dell’Amministrazione su un punto così delicato e strategico per il quartiere di Vico Alto e per tutta la città perché quelle che saranno le determinazioni del Demanio dovranno tenere conto della programmazione urbanistica del Comune” perché “per animare e rendere vivibile un quartiere c’è la necessità che siano presenti quelle funzioni che rappresentano un elemento attrattore e animatore del quartiere”. Infine Masi ha “raccomandato” all’Amministrazione di “seguire con attenzione questa vicenda” ed avere “un ruolo da protagonista nel governare questa vicenda” per salvaguardare “la qualità della vita dei cittadini residenti”.

IL PUNTO SUL LOTTO ZERO DELLA DUE MARI IN CONSIGLIO COMUNALE

 

Nel consiglio comunale odierno si è discusso della Due Mari attraverso un’interrogazione del consigliere Luca Micheli (PD) riguardante il raddoppio della tratta di collegamento tra la Siena-Bettolle e la Siena-Grosseto ovvero il cosiddetto Lotto Zero. Durante l’illustrazione in aula, Micheli ha premesso che il sistema viario e ferroviario di grande comunicazione rappresentano per la città una infrastruttura irrinunciabile” e che l’arteria stradale è da tempo interessata da progetti e lavori di ammodernamento e di potenziamento”. Il consigliere ha ricordato anche che il Comune di Siena al fine di supplire alle inadempienze dei soggetti preposti si è fatto carico della progettazione preliminare del Lotto Zero”, consegnandolo, senza oneri, ad Anas nel dicembre 2011. Il lotto Zero – ha proseguito – rappresenta un tratto stradale di importanza strategica sia di valore di grande scorrimento sia urbano dal momento che mette in collegamento tutte e quattro le grandi arterie della città ed è caricato già tutt’oggi della funzione di parziale tangenziale est”. In considerazione anche del fatto che l’intervento risulta inserito nel “Piano Unico Investimenti” di Anas” con uno stanziamento di 112,6 milioni di euro, Micheli ha chiesto  quali iniziative abbia già assunto il sindaco con gli esponenti del governo nazionale o intenda assumere per inserire quest’opera tra le priorità nazionali”, lo stato di avanzamento della progettazione al fine di conoscere in quali tempi si potrà giungere a quello esecutivo per dare avvio alle procedure di gara” e infine le possibilità che nella progettazione ed esecuzione delle opere possano trovare accoglienza le proposte avanzate dal Comune di Siena sulla base di rilievi e progetti elaborati dall’ufficio tecnico”.

Nella risposta il vicesindaco e assessore al Traffico, Andrea Corsi, ha ricordato che quello che noi chiamiamo “lotto zero” è parte di un itinerario, denominato E78 la cui realizzazione a tutti i livelli, compresa la progettazione definitiva, è a carico esclusivo di Anas”. Costante è stata in questi mesi la relazione tra gli uffici comunali e quelli di Anas che si occupano dell’opera”, ha aggiunto Corsi, affermando che risulta che il progetto definitivo sia in fase di ultimazione e diamo conferma che per avere la conformità urbanistica dovrà rispettare il tracciato da noi individuato, fatte salve modifiche dettate da esigenze di natura strettamente tecnica che ad oggi però non sono emerse”.

Il consigliere Micheli nella sua replica ha affermato che  sperava di conoscere i tempi per giungere al progetto esecutivo ma fa piacere sapere che l’Amministrazione continuerà  a svolgere pressioni nei confronti di Anas, affinchè questa opera, che per il nostro territorio è una struttura irrinunciabile che risolverebbe molti problemi, venga portata avanti”.

IN CONSIGLIO UN FOCUS SULL’ACCORDO SPRAR 2017

 

Il consigliere Paolo Benini (Gruppo Misto), nella seduta odierna, ha presentato un’interrogazione in merito all’accordo firmato nel 2017 dal  Comune sul Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Il protocollo d’intesa conteneva “norme per favorire, in armonia con il Piano Anci/Ministero dell’Interno, una più equilibrata distribuzione dei migranti sul territorio provinciale, e l’avvio di un processo di graduale sostituzione degli attuali Centri di accoglienza straordinaria (CAS) con strutture qualitativamente più idonee”.

Il consigliere ha chiesto se l’Amministrazione “intende recedere da tale accordo e  se tale decisione comporti sanzioni”.

“Vorrei inoltre sapere – ha sottolineato Benini –  se sono state valutate eventuali sostanziali differenze economiche negli SPRAR, alla luce delle recenti norme approvate dal Governo, rispetto all’accordo del 2017. Se, qualora venissero riscontrate condizioni più favorevoli, l’Ente avrà intenzione di recedere dal precedente accordo per stipularne uno più attuale”.

“Il protocollo stipulato con la Prefettura, la quale ne è stata insieme ad ANCI una delle promotrice”, ha evidenziato nella sua risposta l’assessora ai Servizi Sociali Francesca Appolloni  “si definisce come un accordo tra le parti avente prevalentemente natura politica, più che amministrativa, anche se vincola i contraenti ad assumere e rispettare i reciproci impegni contenuti. Il documento fa riferimento a iniziative che pongono in risalto la funzione di indirizzo e coordinamento della Prefettura in ambito amministrativo, civile e sociale. Si tratta di un atto di governance per convergere su obiettivi secondo criteri di reciprocità, pur non avendo valore vincolante dal punto di vista giuridico e quindi non prevedendo alcun aspetto sanzionatorio, impegna le parti a perseguire il medesimo fine”.

L’assessora ha inoltre dichiarato che “pur essendoci stata la conversione in legge del decreto Sicurezza, mancano i decreti attuativi, resta sospesa l’assegnazione Sprar, progetto portato avanti dalla SDSS di cui il Comune di Siena è uno dei 15 membri”. Appolloni ha infine detto che “per il futuro assicuro che le scelte del Comune saranno legate a una visione complessiva del tema dell’accoglienza, con indirizzi condivisi  con i Comuni e in linea con il governo nazionale sul tema dell’immigrazione”.

Nella replica Benini ha dichiarato che “il giudizio resta sospeso” in attesa che “si delineano meglio i contenuti del decreto sicurezza”, chiedendo però “un impegno a monitorare e valutare situazione più vantaggiosda per l’amministrazione” sul fronte economico.

IN CONSIGLIO INFORMAZIONI SUL CORRETTO USO DEGLI SPRAY AL PEPERONCINO

Una regolamentazione dell’uso dello spray al peperoncino è stata al centro dell’interrogazione presentata dal Claudio Cerretani (In Campo) nel consiglio comunale odierno.

Il consigliere ha ricordato come  “la tragedia accaduta lo scorso 8 dicembre in una discoteca ad Ancona, causata dall’uso improprio dello spray al peperoncino” e di come “il clamore non ha fermato, nei giorni successivi, la stupidità emulativa di altri giovani in due scuole di Pavia e nel cremonese.  Negli ultimi due anni nelle regioni del centro Italia sono state denunciate oltre 20 aggressioni tra cui quella avvenuta a Siena il 19 gennaio scorso nella discoteca “Vanilla”, nel quale restarono intossicati due giovani”.

Cerretani ha evidenziato come “lo spray al peperoncino è stato distribuito gratuitamente dalla Lega nell’ambito di una campagna di tesseramento alla quale la sezione senese ha aderito”, e che”una mozione presentata in consiglio comunale lo scorso 15 novembre dai consiglieri comunali del Carroccio, Paolo Salvini e Davide Dore in merito all’uso della bomboletta contenente materiale urticante usata per l’autodifesa femminile, è stata rinviata alle Commissioni congiunte delle Elette e Pari Opportunità”.

Il consigliere ha chiesto”quale sia la posizione dell’Amministrazione comunale in merito alla diffusione incontrollata degli spray anti aggressione, e se intenda intraprendere iniziative per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul loro corretto utilizzo nel rispetto della normativa vigente”.

Anche l’assessora alle Politiche giovanili e Pari opportunità Sara Pugliese, nel condividere le preoccupazioni esternate dal consigliere Cerretani relativamente alla gestione impropria di questo strumento da parte dei giovanissimi, ha auspicato una maggiore attenzione delle disposizioni relative alla vendita dello spray. Nel ricordare che solo un nuovo decreto ministeriale può emendare quello del 2011 contenente le linee guida per la vendita, ha informato che è intenzione dell’Amministrazione “informare, educare e sensibilizzare l’opinione pubblica, ed in particolare i giovanissimi, al corretto uso dello spray urticante, strumento che anche il consigliere Cerretani, come emerge dal testo dell’interrogazione, considera legittimo, e la cui efficacia nel contrastare aggressioni a carico delle donne è  stata dimostrata  più volte”.”Il mio assessorato – ha proseguito – ha già  iniziato un percorso sugli stili di vita e l’educazione alla legalità che, nel prossimo anno scolastico, prevederà proposte relative all’educazione stradale e al rispetto delle regole civili, compreso il corretto uso degli strumenti di autodifesa, da realizzarsi anche in collaborazione con gli agenti della polizia municipale.

Per quanto riguarda i controlli nei luoghi di ritrovo e divertimento giovanili è stata mia cura richiedere un’implementazione da parte della Polizia Municipale al fine di tutelare i giovani della nostra città e scongiurare tragedie come quella avvenuta recentemente ad Ancona e citata dall’interrogante”.

Il consigliere Cerretani nella sua replica “ha ringraziato l’assessora per la puntuale risposta” sottolineando che “dovremo fare il possibile per evitare il ripetersi di questi episodi “.

IN CONSIGLIO COMUNALE BENINI INTERROGA SULL’ACCORDO INTEGRATIVO AZIENDALE PER L’EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE

 

Durante il Consiglio comunale di oggi Paolo Benini (Gruppo misto) ha chiesto informazioni relativamente all’Accordo integrativo aziendale per l’emergenza sanitaria territoriale.

Ricordando al consesso che le misure previste nel nuovo accordo rientrano nell’ambito di quanto disciplinato nell’Accordo regionale, ha fatto presente come “alcune misure appaiano discordanti con l’Accordo regionale del 2006. Nel particolare per quanto concerne “i compiti del medico per almeno 12 ore settimanali, con assunzione di responsabilità, di primo intervento nei DEA o servizi correlati o nelle strutture di P.S. presenti nel territorio di competenza dell’Azienda””. “Un punto – ha proseguito – collegato strettamente al capoverso riguardante il trattamento economico che prevede l’erogazione di 570euro mensili lorde a fronte di ulteriore attività, rispetto a quelle istituzionali previste per il medico convenzionato EST, tra le quali “attività nell’ambito dell’organizzazione aziendale, con assunzione di responsabilità di primo intervento nelle strutture di P.S. o di primo soccorso nelle sedi stabilite a livello aziendale””. Relativamente a quanto illustrato il consigliere ha chiesto se “corrisponde a realtà che nel nuovo accordo siano state previste somme a fronte di “sola disponibilità” da parte di ogni medico EST convenzionato, a svolgere parte del proprio orario all’interno dei P.S. per un massimo di sei turni mensili, ma senza indicare un minimo, per un importo lordo di 1.250euro. In base a quali principi viene erogata questa somma, denaro dei cittadini, anche in mancanza di prestazioni effettuate, ma solo per aver dato la disponibilità; se le somme previste per i quattro turni in P.S., già considerati nell’AIR 2006 continueranno ad essere erogate, oppure saranno decurtate dai 1.250 euro; e se è possibile conoscere il parere, in merito, dei sindaci revisori dell’Azienda Usl Toscana sud est”.

 

“È evidente – ha risposto l’assessora alla Sanità Francesca Appolloni – che non si può esprimere direttamente un parere su un accordo aziendale che esula dalle competenze comunali e fa riferimento a intese raggiunte tra le OO.SS.  e le rappresentanze aziendali della Azienda Usl Toscana Sud Est, tuttavia il tema evidenziato dal consigliere Benini merita un approfondimento”. “Appare pertanto evidente – ha sottolineato – come la regolamentazione della materia sia demandata alla successiva contrattazione aziendale, e che l’attività compresa nell’indennità sia da riferirsi comunque alle 12 ore settimanali e non oltre (equivalente a quattro turni mensili di 12 ore). L’attività dei medici convenzionati per l’EST presso i presidi di Pronto Soccorso della Azienda USL Toscana Sud Est è pratica consolidata da tempo, sebbene non interessi il Pronto Soccorso dell’AOUS e, quindi, a stretto rigore, il territorio comunale di Siena. In tal senso l’intera interrogazione esula dalle competenze di questa Amministrazione, non coinvolgendo strutture che insistono sul territorio comunale e risultando assai generico il richiamo ai “bilanci privati di tutta la cittadinanza”, atteso che le risorse reperite per il finanziamento degli accordi di cui stiamo discutendo attengono al bilancio regionale e non a quello comunale. Per quanto riguarda, infine, la presunta corresponsione di indennità aggiuntive a fronte della sola disponibilità ad effettuare attività di Pronto Soccorso, appare evidente che l’indennità viene erogata solo a fronte di un effettivo incarico da parte dell’azienda”. “Pertanto – ha concluso Appolloni –  non volendo esimerci da una valutazione di merito dell’accordo in essere, osserviamo che l’accordo integrativo è stato in ordine di tempo l’ultimo affrontato (dopo quelli della medicina generale e della continuità assistenziale), nonostante i tre accordi aziendali preesistenti fossero scaduti già da molto e, quindi, correttamente regolamenta l’attività dei medici convenzionati presso i PS dell’azienda, andando sostanzialmente a sanare una situazione di fatto”.

Il consigliere Benini ha replicato che “per quanto questo accordo possa riguardare il bilancio regionale  parliamo comunque di soldi pubblici e quindi sollecito l’assessore ad attivarsi su un problema che ci riguarda. Mi riservo di segnalare questa interrogazione alla Corte dei Conti, chiamata a decidere sulla competenza degli interventi e sulla loro eventuale correttezza”  .

APPROVATA LA MOZIONE SULL’USCITA DEL COMUNE DAI PROGETTI SPRAR

Approvata oggi dall’assemblea consiliare la mozione sull’uscita del Comune dai progetti SPRAR, sottoscritta da Eleonora Raito, Andrea Piazzesi, Anna Masignani, Davide Dore, Francesco Mastromartino, Paolo Salvini, Massimo Bianchini del gruppo Lega, da Fabio Massimo Castellani (Voltiamo Pagina), da Maurizio Forzoni, Maria Concetta Raponi e Alessandra Bagnoli (Fratelli d’Italia).

Raito, partendo dal Protocollo d’intesa firmato nel settembre 2017 in Prefettura a Siena, alla presenza dell’assessore regionale Vittorio Bugli e della direttrice del Servizio centrale SPRAR Daniela di Capua, che favoriva lo sviluppo di progetti previsti proprio dal sistema Sprar nei comuni della provincia, ha sottolineato come “la stragrande maggioranza dei cittadini lamentano una scarsa comunicazione e poca trasparenza da parte delle Prefetture sull’arrivo, e successivo controllo, degli immigrati”. “Il modello toscano di accoglienza diffusa è assolutamente insoddisfacente – ha proseguito – con problemi sul territorio, evidenziati dai molti fatti di cronaca avvenuti anche nella nostra provincia, a dimostrazione del fatto che il modello non è di per sé garanzia di integrazione e sicurezza, distogliendo, inoltre, energie e risorse che dovrebbero essere finalizzate ai servizi alla persona per le fasce più anziane della popolazione, come dimostra il coinvolgimento della SDS senese nel sistema SPRAR”.

Da qui la richiesta di impegno al sindaco e alla Giunta <<di recedere da ogni accordo firmato con la Prefettura, il Ministero e il sistema SPRAR, e di interrompere immediatamente ogni attività finalizzata ai relativi progetti. Oltre ad adempiere, nel minor tempo possibile, a quanto richiesto>>.

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