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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Dal Consiglio comunale di Siena del 28 settembre

SIENA.  Riportiamo di seguito i comunicati relativo al Consiglio comunale odierno.

IL CONSIGLIO RATIFICA ALCUNE VARIAZIONI DI BILANCIO DELLA GIUNTA

L’assemblea consiliare, nella seduta di oggi, ha ratificato le variazioni al Bilancio di previsione 2020-2022, approvate dalla Giunta comunale gli scorsi 23 luglio e 3 settembre.

“La prima variazione riguarda – come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – il contributo del Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) di 230mila euro utilizzato per i lavori effettuati nelle aule scolastiche per fronteggiare l’emergenza Covid-19; l’applicazione dell’avanzo vincolato per la prosecuzione del progetto di mobilità dolce intercomunale “Mosaico” per 115mila euro; i maggiori oneri per la riapertura da giugno a dicembre di quest’anno del Complesso museale Santa Maria della Scala a bigliettazione gratuita; la prima assunzione da parte del Comune di alcuni lavoratori interinali. Le maggiori spese sono state coperte con 90.240 euro di risparmi sulla quota capitale dei mutui, recentemente rinegoziati”.

La seconda variazione è relativa “all’unificazione delle previsioni della Tasi con l’Imu e il ridimensionamento del gettito complessivo in base alle prime risultanze dell’acconto: per un importo di circa un milione di euro, sono stati inseriti, nelle previsioni, i contributi compensativi, già erogati dallo Stato sulla base del D.L. 34/2020,  a causa dell’emergenza epidemiologica, per mancato gettito da Cosap, Imu immobili turistici e imposta di soggiorno; alcuni storni da capitoli di spesa e applicazioni di avanzo corrente per i settori scolastico e sociale; il finanziamento per l’acquisto di automezzi per la Polizia Municipale; la previsione di 100mila euro per il rifacimento dei giardini di Fontegiusta e il completamento del finanziamento del nuovo marciapiede di via Aretina (come parte della via Lauretana) con l’apporto di Acquedotto del Fiora che ha compartecipato all’opera”.

APPROVATE ALCUNE VARIAZIONI DEL BILANCIO DI PREVISIONE

Il Consiglio ha approvato alcune variazioni al Bilancio di previsione 2020/2022, che non ne alterano il pareggio finanziario.

Come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “si è reso necessario procedere ad alcune variazioni dopo che gli uffici comunali hanno effettuato una verifica degli andamenti della gestione di competenza del 2020, nonché delle evoluzioni prevedibili nel restante periodo dell’anno”.

Le modifiche con riferimento alle entrate riguardano “l’applicazione di avanzo vincolato corrente per il Servizio Istruzione; l’adeguamento di alcune poste, rispetto ai presumibili introiti, di entrate vincolate e al relativo utilizzo; alcune integrazioni della dotazione dei capitoli di spesa, sulla base delle esigenze dei vari uffici, e contestuale riduzione di stanziamenti eccedenti di parte corrente e per quote capitale di mutui; ulteriore riduzione del 6% circa del gettito previsto dell’addizionale comunale; l’incremento dei contributi statali 2020 relativi all’emergenza Covid per funzioni fondamentali e ristori di Cosap, Imu turistica e imposta di soggiorno, al livello accertato fino ad oggi, con un prudenziale aumento dopo la conversione in legge del decreto 104/2020 che prevede un’ulteriore erogazione ai Comuni per il recupero di quest’ultima entrata; una ridefinizione delle previsioni di alcune poste sulla base delle comunicazioni degli uffici; la riallocazione, a parità di importo, su diversi capitoli di spese per il personale, incluso l’azzeramento degli straordinari previsti per il Palio; l’integrazione delle riduzioni della parte variabile Tari finanziate con oneri a carico del bilancio dell’Ente; un moderato incremento del FCDE (fondo crediti di dubbia esigibilità), in relazione ai possibili ritardi e dilazioni delle entrate di competenza che potranno verificarsi in questo esercizio”.

APPROVATE ALCUNE VARIAZIONI DI BILANCIO DELLA BIBLIOTECA

Il Consiglio ha approvato alcune variazioni al Bilancio di previsione 2020/2022 della Biblioteca Comunale degli Intronati.

“Le principali modifiche – ha spiegato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – riguardano l’iscrizione dell’avanzo di amministrazione di circa 72mila euro derivante dal Rendiconto di gestione 2019; la riduzione del trasferimento corrente dalla Regione Toscana da 110mila a circa 88mila euro, con contestuale riduzione e rimodulazione dei capitoli di spesa riferiti al contributo per la rete Redos; l’iscrizione del contributo da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo (Mibact) di poco più di 10mila euro e destinato all’acquisto di libri per un sostegno all’editoria locale, vista la crisi dovuta alla pandemia”.

Fazzi ha, inoltre, sottolineato come “l’Amministrazione che, in seguito all’emergenza Covid-19, aveva in un primo momento ridotto da 480mila a 400mila euro il contributo ordinario all’Istituzione, ha ora deciso che lo stesso sarà parzialmente ricostituito e riportato a 450mila euro”.

APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA VALORIZZAZIONE DEI CAMMINI E DEL CENTRO COMMERCIALE NATURALE

L’assemblea consiliare ha approvato il Regolamento per la valorizzazione dei cammini e del Centro commerciale naturale cittadino.

Riguardo ai cammini, il Comune li riconosce e ne promuove la valorizzazione, anche in virtù delle funzioni di capofila che Siena ha nelle gestioni associate della Via Francigena Sud e della Via Lauretana, oltre alla partecipazione nella gestione associata della Via Romea-Sanese.

Per quanto riguarda il Centro commerciale naturale questo viene riconosciuto come strumento operativo e di coinvolgimento della popolazione nell’attività di valorizzazione e animazione del centro storico.

Come ha illustrato l’assessore al Turismo e  Commercio Alberto Tirelli “l’approvazione del Regolamento favorirà l’autonoma iniziativa delle associazioni per lo svolgimento di attività di interesse generale della comunità locale, rientranti nelle funzioni e negli obiettivi propri dell’Ente, definendo una disciplina organica sulla determinazione di criteri e modalità ai quali l’Amministrazione si dovrà attenere per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari o l’attribuzione di altri vantaggi (come, ad esempio, la concessione temporanea di strutture o beni comunali).  L’Ente intende così riconoscere e promuovere il pluralismo associativo per la tutela dei cittadini e per il perseguimento, nell’interesse generale della comunità locale, dei fini propri del Comune: civili, sociali, culturali, scientifici, educativi, sportivi, turistici, del tempo libero, di protezione ambientale e di salvaguardia del patrimonio storico, culturale e artistico, con particolare riferimento a due settori chiave, quello dei cammini e quello della valorizzazione del Centro commerciale naturale di Siena”.

Entro il 15 novembre di ogni anno i soggetti interessati potranno presentare l’elenco delle iniziative per le quali richiedere la concessione di un contributo o altro vantaggio, e la Giunta comunale, entro il successivo 15 dicembre, approverà il calendario degli appuntamenti, in programma per l’anno seguente, con la concessione del beneficio richiesto, che dovrà coprire interamente la spesa sostenuta, e documentata, per l’iniziativa.

APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA SALVAGUARDIA DELLE AREE DI PARTICOLARE INTERESSE DEL TERRITORIO COMUNALE

Approvato il Regolamento per la salvaguardia delle aree di particolare interesse del territorio del Comune. Regolamento

Come ha illustrato l’assessore al Turismo e Commercio Alberto Tirelli “la presenza turistica nel centro storico è fortemente aumentata nel corso dell’ultimo decennio e ha trascinato l’offerta produttiva verso categorie squisitamente turistiche (souvenir, somministrazione veloce, commercio e artigianato alimentare con consumo sul posto…), spesso a depauperamento di tutte quelle attività rivolte ai residenti. Per questo abbiamo pensato a un regolamento che punti a contrastare il proliferare di esercizi destinati a un turismo mordi e fuggi, al fine del perseguimento di una politica di salvaguardia del centro storico, sito UNESCO dal 1995 quale espressione dell’identità culturale della comunità senese”.  Da qui “la necessità – come ha evidenziato Tirelli – di modificare la ripartizione del territorio comunale in 4 zone, anziché  3, con caratteristiche commerciali omogenee, introducendo delle misure correttive per riequilibrare la presenza delle varie tipologie poiché negli ultimi anni alcune vie, come Pantaneto e Camollia, direttrici importanti del flusso turistico in entrata e in uscita, hanno visto una crescita esponenziale e non controllata di attività del settore alimentare a discapito delle attività storiche della città”.

RESPINTA LA MOZIONE DI STADERINI (SENA CIVITAS) SUI FATTI DI HONG KONG

Respinta la mozione di Pietro Staderini (Sena Civitas) con la quale, ha ricordato all’aula la “violenta repressione attuata dal governo di Hong Kong nei confronti di studenti e cittadini e soffocare ogni voce critica sulle autorità locali attraverso arresti di massa e sommari processi sotto il regime della Cina continentale”. “Una situazione per la quale non si può restare in silenzio – ha evidenziato il consigliere – perché la vita e la libertà delle persone di Hong Kong sono intoccabili e non devono essere sopraffatte dal potere e dalla dittatura”. Per questo la richiesta al Sindaco per un “suo intervento, in virtù dei buoni rapporti, presso le autorità cinesi in Italia per stigmatizzare il comportamento della Repubblica Popolare Cinese nei confronti dei ragazzi di Hong Kong. Far partire, quindi da Siena, visto il silenzio a livello italiano, un appello alla libertà e contro le violenze registrate in questo territorio nel Sud-Est della Cina”.

Dai tavoli della  stessa maggioranza pur condividendo il tema oggetto della mozione, come ha evidenziato Maurizio Forzoni (Fratelli d’Italia) e Tommaso Bartalini (Voltiamo Pagina),  è stato considerato “inutile e senza scopo far partire un appello da Siena, visto che è già stato lanciato da tutti i Paesi liberi, ma soprattutto perché le mozioni devono incentrarsi su tematiche legate al territorio”. Anche Andrea Piazzesi (Gruppo misto) non ha ritenuto di appoggiare la richiesta perché, come ha detto “la situazione verificatasi ad Hong Kong è stata creata ad arte dalle potenze occidentali per scontrarsi contro la Cina, un tentativo da parte soprattutto dell’America di portare la sua bandiera a stelle e strisce in tutto il mondo”.

APPROVATA LA MOZIONE DI RAITO E NARDI SUL POSSIBILE ARRIVO DI ULTERIORI PROFUGHI NELLA PROVINCIA DI SIENA 

Approvata la mozione di Eleonora Raito e Fulvia Nardi (Lega), in merito alle procedure in caso di ulteriori profughi nella provincia di Siena e alla fissazione dei criteri di indirizzo e di controllo finalizzati al mantenimento di una corretta attenzione e vigilanza sui rischi connessi.

Nardi nel ricordare che “la Prefettura di Siena ha predisposto nuovi bandi rivolti ai privati per la possibile accoglienza di ulteriori 100 richiedenti asilo nel nostro territorio provinciale”, e nel considerare “l’importanza di fissare criteri di indirizzo e di controllo per mantenere una corretta attenzione e vigilanza sui rischi connessi all’arrivo di queste persone, per garantire, come interessa all’attuale amministrazione comunale, la serenità dei cittadini residenti nei pressi dei luoghi di accoglienza e che non prevalga uno scopo di lucro sulle fondamentali sulle fondamentali norme igienico-sanitarie e sulla sicurezza”.

Per questi motivi Nardi ha chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta affinché nel caso di arrivo di profughi nel nostro Comune “vengano rapidamente individuate strutture deputate all’accoglienza e si provveda, con l’Ufficio Tecnico e il Servizio vigilanza, a certificare la rispondenza alle norme igienico-sanitarie, al numero degli ospiti, l’abitabilità delle strutture, la regolarità dei pagamenti delle tasse comunali, l’eventuale vicinanza con casi sociali a rischio e la segnalazione di eventuali situazioni poco chiare         che possano verificarsi”. Il consigliere ha, inoltre chiesto che “si provveda, nel rispetto della normativa sulla privacy, alla verifica dell’identità di tutti i soggetti ospitati, con particolare attenzione a eventuali precedenti penali e condizioni sanitarie, così da evitare il possibile diffondersi di focolai di malattie”.

APPROVATA LA MOZIONE DEL GRUPPO FORZA ITALIA PER INTITOLARE UNA VIA O UN PARCO A ENZO TORTORA E ALLE VITTIME DEGLI ERRORI GIUDIZIARI

E’ passata la mozione presentata da Maria Concetta Raponi, Lorenzo Loré, Orazio Peluso, Fabio Massimo Castellani (Forza Italia) per dedicare una via a Enzo Tortora, giornalista, politico, conduttore e autore televisivo, o un parco da intitolare a lui e alle vittime degli errori giudiziari.

“Dopo trent’anni dalla morte di Tortora, simbolo della giustizia ingiusta, nulla è cambiato”,  ha esordito Maria Concetta Raponi, nel ripercorrere la vicenda del famoso personaggio pubblico  vittima di un clamoroso errore giudiziario per il quale fu costretto a scontare sette mesi di carcere dal quale solo dopo molti anni sarebbe risultata la sua innocenza e “la colpevole superficialità di alcuni magistrati”. Verrà assolto il 17 marzo del 1987. Il 18 maggio dell’anno seguente  muore.

“La battaglia di Tortora – ha proseguito – è più che attuale; il referendum sulla responsabilità civile dei giudici fu vinto grazie a lui, ma tradito dal Parlamento italiano in sede di approvazione della legge. La mancata riforma della giustizia, più volte preannunciata da diverse parti e mai realizzata, ha pesanti ricadute sull’economia, sulla vita quotidiana dei cittadini e sulla democrazia. Per questo, come in altre realtà, sarebbe importante che anche Siena avesse un suo ricordo, con la triste consapevolezza che, dopo trenta anni, nulla è cambiato in Italia”.

Da tutto questo la richiesta dell’impegno del sindaco e della Giunta per intitolare “una via importante a Enzo Tortora, o un parco a lui e alle vittime degli errori giudiziari”.

ISTITUITO IL GARANTE DEI DIRITTI  PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA E APPROVATO IL RELATIVO REGOLAMENTO

Le commissioni consiliari Scuola, Sociale e Pari opportunità faranno un punto sulla riapertura delle scuole e sul disagio giovanile in città.

L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha istituito il Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza e approvato il relativo Regolamento

A presentare il documento il vicesindaco Andrea Corsi, vista l’assenza dell’assessore di riferimento. “Con questa figura – ha sottolineato – finalizzata a promuovere e salvaguardare la tutela dei diritti fondamentali dei minori residenti o dimoranti nel territorio del Comune, si renderà, quanto più possibile, reale ed effettivo esercizio dei diritti stessi e le opportunità di partecipazione alla vita civile e alla fruizione dei servizi dell’Ente. Inoltre avrà funzioni di ideazione e promozione di azioni positive, di supporto, controllo e assistenza dei minori e delle loro famiglie”.

In base al Regolamento, approvato oggi, il Garante sarà nominato dal Sindaco con apposito avviso pubblico,  e scelto nell’ambito di una rosa di nominativi tramite candidatura spontanea o proposti da associazioni o enti rappresentativi degli interessi dell’infanzia e dell’adolescenza nel territorio comunale.

Il Garante è un’autorità indipendente che svolgerà la propria attività gratuitamente e in piena autonomia. Oltre a perseguire attività e funzioni enunciati nelle Convenzioni internazionali, nelle leggi nazionali e regionali in materia, si propone come “soggetto neutro di ascolto – ha concluso Corsi – di soggetti pubblici e privati, enti e singoli, con l’obiettivo di facilitare i rapporti tra coloro che, a qualsiasi titolo, si occupano di tematiche inerenti l’infanzia e l’adolescenza. L’ufficio del Garante rappresenterà quindi un luogo di elaborazione e produzione di pensiero condiviso tra diversi saperi, professionalità e poteri delle varie istituzioni attive in città su questi temi.

Tra i principali obiettivi quello di promuovere e favorire l’individuazione di corresponsabilità nella gestione di progetti, servizi o casi concreti riguardo al rispetto dei diritti dell’infanzia”.

Spetterà al Garante convocare, almeno due volte l’anno, un incontro con i rappresentanti delle principali istituzioni cittadine, pubbliche e private, coinvolte nella promozione della cultura e della tutela dei diritti dell’infanzia e adolescenza, al fine di facilitare azioni di coordinamento, accordi e protocolli operativi.

Dal dibattito che ha seguito la presentazione del documento, il consesso ha trovato un accordo tramite il consigliere di maggioranza Massimo Bianchini e Alessandro Masi (PD) per attivare una riunione congiunta con le commissioni consiliari Cultura e scuola, Servizi sanitari e sociali e Pari opportunità, ed i relativi assessori di riferimento per fare, di concerto, il punto della situazione sulla riapertura delle scuole in tempo di Covid ed elaborare un documento congiunto, da consegnare al garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, sui temi dell’abbandono scolastico e, in più generale sul disagio giovanile nella nostra città. Oltre a concordare dei momenti di confronto periodico sull’attività del Garante , anche per favorire un maggior coordinamento di tutte le Agenzie, comunità educative e formative cittadine.

LA MANCATA POTATURA DEI LECCI IN VIA MAMELI NELL’INTERROGAZIONE DI SABATINI, MINGHI E STADERINI

I disagi lamentati dai cittadini per la mancata potatura dei lecci in via Mameli è stata oggetto dell’interrogazione presentata oggi, in Consiglio Comunale, da Laura Sabatini (Gruppo Misto), Federico Minghi (Voltiamo Pagina) e Pietro Staderini (Sena Civitas).

Staderini ha ricordato al consesso che già nell’aprile dello scorso anno, su richiesta di alcuni residenti della zona, aveva informato il competente assessore della parziale potatura effettuata nella via. “Una sospensione – ha detto il consigliere – giustificata dal fatto che le piante erano nella fase vegetativa e che sarebbe ripresa nel mese di ottobre. I cittadini accettarono la motivazione, purtroppo, però, la potatura non è stata effettuata né allora, né adesso. In questi giorni sono state infatti potate le piante basse nel lato opposto alla strada e non i lecci che necessitano l’intervento, sia perché l’alto fusto delle piante impedisce un adeguato passaggio della luce generando pericoli per la corretta deambulazione dei passanti, sia perché rilasciano sul selciato grande quantità di foglie e ghiande procurando disagio nel camminare e, al contempo, provocando l’intasamento delle fogne”. 

Per questi motivi ha chiesto di sapere se “tra i lavori di manutenzione e decoro sarà ricompresa la definitiva sistemazione e potatura degli alberi che si trovano in via Mameli, così che gli abitanti ritrovino la loro tranquillità e ci sia uniformità di decoro in tutta la strada”.

L’assessore alle aree verdi Silvia Buzzichelli ha dichiarato che “questa interrogazione mi permette di spiegare alcuni aspetti importanti in merito e soprattutto il perché non siano stati ancora sistemati i lecci. Questo è un problema che perdura da tempo, tanto che le piante sono cresciute in maniera esponenziale. Per ottenere un’efficace risoluzione del problema sarebbe opportuna una capitozzatura che però è vietata e quindi non praticabile. Abbiamo quindi optato per un intervento di sfrondatura dei rami più lesivi, ma a causa di un cantiere presente per diverso tempo presso i civici indicati, le squadre non hanno potuto intervenire. Dopo una serie di sopraluoghi, è stato riprogrammato il lavoro per questo autunno, quindi a breve. Ricordo che la potatura degli arbusti in questione è avvenuta tre anni fa e che non è possibile effettuarla ogni anno”. Ha poi aggiunto che “si sono verificate altre criticità dovute al maltempo e legate ai pini che hanno impegnato risorse umane ed economiche su altri fronti più urgenti”.

Staderini “si è dichiarato soddisfatto per la prossima programmazione in autunno di sfoltimento delle piante interessate; soddisfatto altresì della disponibilità a monitorare la situazione per azioni conseguenti qualora i disagi rimanessero tali”, aggiungendo che “riporterà ai cittadini della zona le motivazioni illustrate” e proponendo come ulteriore possibilità “quella di rimuovere e ripiantare gli alberi”.

LO SPOSTAMENTO DELLE SEDI ELETTORALI IN LUOGHI DIVERSI DALLE STRUTTURE SCOLASTICHE NELL’INTERROGAZIONE DI MICHELI E MASI

L’eventuale  spostamento delle sedi elettorali in luoghi diversi dalle strutture scolastiche è stato oggetto di un’interrogazione presentata da Luca Micheli e Alessandro Masi (PD).

Micheli ha ricordato che l’apertura delle scuole in Toscana è avvenuta il 14 settembre e a seguire il 20 e 21 si è tenuto l’election day, che ha visto sede di seggio 22 edifici, 17 dei quali plessi scolastici e tra questi 9 scuole dell’infanzia, e che “dopo neppure una settimana dall’inizio dell’anno scolastico gli alunni sono dovuti restare a casa alcuni giorni per permettere lo svolgimento delle elezioni, nonché la sanificazione dei locali prima e dopo l’appuntamento elettorale”. Per questo ha evidenziato come “numerosi appelli si sono levati per chiedere l’individuazione di nuove sedi, così da non usufruire di quelle scolastiche”. E pur “nella consapevolezza della difficoltà di tale operazione, che potrebbe costituire una soluzione per il futuro, così da evitare il disagio della chiusura delle scuole che coinvolge numerose famiglie e alunni”, ha chiesto al sindaco e alla Giunta se l’Amministrazione intende farsi portavoce di questa istanza nelle opportune sedi; e se hanno notizie di un interessamento da parte del Ministero degli Interni e della Prefettura di Siena  affinché le procedure elettorali vengano svolte in maniera permanente in strutture diverse da quelle scolastiche”.

“Insieme all’ufficio tecnico – ha risposto l’assessore all’Istruzione Paolo Benini – abbiamo proceduto alla valutazione di sedi alternative per l’apertura dei seggi, che tuttavia non sono state ritenute, per motivi vari e diversi, idonee allo scopo. Non posso non sottolineare – ha poi proseguito Benini – che l’inizio dell’anno scolastico il 14 settembre e la successiva chiusura dopo pochi giorni, dal 18 e fino al 24, mi è apparsa molto discutibile, sia perché ha comportato non indifferenti costi aggiuntivi a carico dell’Amministrazione, come pulizia e sanificazioni, sia considerando quanto accaduto quest’anno in relazione all’emergenza Covid e all’opportunità, quindi, di rinviare di qualche giorno l’apertura delle scuole anche per evitare ulteriori confusioni. Per il futuro occorrerà intervenire preventivamente e trovare una valida soluzione”.

Micheli nel ritenersi parzialmente soddisfatto ha spiegato che “nonostante sia una necessità per tutti, non ci sono state risposte definitive e programmazioni chiare”. Aggiungendo che “la scuola non può essere secondaria rispetto ad altre esigenze soprattutto per quei genitori che sono costretti a gestire i figli quando le sedi scolastiche vengono chiuse per motivi elettorali”.

“PRIMUS”, IL PROGRAMMA DI INCENTIVAZIONE ALLA MOBILITA’ URBANA SOSTENIBILE, NELL’INTERROGAZIONE DI MICHELI (PD)

La realizzazione di nuove piste ciclabili legate al programma di incentivazione alla mobilità urbana sostenibile “Primus” è stata oggetto di un’interrogazione presentata da Luca Micheli (PD), e discussa oggi in Consiglio comunale. Nell’illustrazione dell’atto, il consigliere ha ricordato che “Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha disposto la riapertura dei termini del bando al 18 settembre 2020 per i finanziamenti legati a progetti di nuove ciclabili come alternativa all’utilizzo dell’autovettura

rivolti ai Comuni con popolazione superiore ai 50 mila abitanti e che prevede lo stanziamento complessivo iniziale di 10 milioni di euro”.

Ha proseguito poi nel sottolineare che lo stesso “Consiglio comunale ha approvato con delibera dello scorso 19 maggio  sia il Piano operativo e la variante di aggiornamento del Piano strutturale, sia il PUMS (Piano Urbano della mobilità sostenibile), che prevedono entrambi la realizzazione di ulteriori sedi stradali esclusivamente riservate alla bicicletta.

Per questo motivo ha chiesto “Se l’Amministrazione ha già presentato la domanda per partecipare al bando ministeriale e se ci sia, vista la proroga, intenzione di presentare ulteriori progetti in merito e quali siano gli interventi straordinari, vista la fase di emergenza pandemica, che intende porre in essere per la mobilità green”.

Nel rispondere il vice sindaco Andrea Corsi ha ricordato che “il Comune di Siena si è candidato anche al primo bando del nuovo progetto Primus. Lo scorso 7 giugno, è stata, infatti, presentata istanza per il progetto “Ciclopista le Mura Siena” sulla realizzazione di un percorso ciclabile centro storico-parcheggio Tufi. Una pista che percorrerà il fondovalle della Val Montone dal parcheggio alla Piazza del Mercato. In questo modo si sgraverà il traffico pedonale dalla strada Cassia che è difficile mettere in sicurezza per i pedoni. La connessione ciclabile prevista ha uno sviluppo di circa 2,1 km rientrando nelle distanze e “Raggio della Mobilità” per le quali la percorrenza ciclistica è considerata appetibile e concorrenziale in termini di tempo e velocità nei confronti di altre modalità di spostamento. Il Ministero ha iniziato l’istruttoria, ma a seguito di alcuni errori riscontrati nel bando lo scorso 21 maggio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’avviso relativo all’approvazione di modifiche del Programma di Incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile (Primus). Era stata inoltre prevista la riapertura dei termini della presentazione dei progetti con scadenza lo scorso 18 settembre. Abbiamo ottemperato alla scadenza e ci auguriamo di ottenere i fondi per il nostro progetto”.

Infine Corsi ha ricordato che “per quanto riguarda gli interventi straordinari per la valorizzazione della mobilità green” sono state acquistate “40 nuove biciclette elettriche per il bike sharing con fondi europei, quindi senza gravare sule casse del Comune, e progettate nuove corsie ciclabili e non appena avremo i fondi ministeriali entreremo nella fase esecutiva”.

Nella replica Micheli si è detto “soddisfatto della risposta”, e ha invitare a “stringere i tempi per ridurre l’utilizzo dei mezzi con motore a scoppio”, oltre a “monitorare il nuovo codice della strada perché potrebbe avvenire a breve una rivoluzione per il trasporto individuale sostenibile anche a Siena”.

RICHIESTA DI INFORMAZIONI DI STADERINI SULLA NUOVA TECNOLOGIA 5G

Pietro Staderini (Sena Civitas) ha portato all’attenzione del consesso il 5G, la quinta generazione di telefonia mobile e cellulare con prestazioni e velocità superiori alla 4G perché a connessione costante che oltre a far comunicare le persone permette a vari dispositivi wireless di interagire fra loro, utilizzando una frequenza appartenente alla banda delle onde millimetriche.                                                              

“L’introduzione del 5G – come ha informato Staderini – comporterà la proliferazione di antenne, fonte di preoccupazione nelle persone per i possibili rischi per la salute connessi alle emissioni elettromagnetiche”. Il consigliere pur evidenziando che gli studi epidemiologici e sperimentali non hanno ancora mostrato associazioni significative tra l’esposizione a campi magnetici e un’aumentata insorgenza di cancro in bambini e adulti, ha riportato che “l’Istituto superiore di sanità indica che un’adeguata valutazione dell’impatto di questa nuova tecnologia potrà essere effettuata solo a seguito di una conoscenza dettagliata delle caratteristiche degli impianti e della loro distribuzione sul territorio, nonché di un loro monitoraggio”. Relativamente a questo Staderini ha chiesto di conoscere i “progetti di sviluppo del 5G, privati o pubblici, in termini di installazione, sul territorio comunale,  di antenne o impianti ricetrasmittenti”.

L’assessore ai Servizi Informatici Clio Biondi Santi nel rispondere all’interrogazione ha ricordato quanto stabilito dalla legge regionale 49/2011 sulla “Disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione” sottolineando che “le installazioni devono rispettare precisi criteri di localizzazione soprattutto per la telefonia cellulare. Nello specifico, gli impianti devono essere posti in primis su edifici e aree di proprietà pubblica favorendo l’accorpamento degli stessi su strutture o siti comuni; nelle zone di interesse storico, monumentale, architettonico paesaggistico e ambientale sono consentite soluzioni tecnologiche che mitighino l’impatto visivo; mentre è vietata l’installazione su ospedali, case di cura e di risposo, scuole e asili, carceri e relative pertinenze fatta eccezione che tali edifici risultino come migliore localizzazione in termini di esposizione complessiva della popolazione alle onde elettromagnetiche”. E proprio in merito alla sicurezza e alla tutela della salute dei cittadini, l’assessore ha poi sottolineato “il ruolo attivo dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana che, oltre a provvedere alla validazione dei nuovi progetti solo dopo accurate simulazioni delle emissioni, procede con il controllo strumentale. A ciò si aggiunge la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 12 luglio 1999 e aggiornate a marzo 2020 che definiscono i limiti di riferimento per campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici derivati dagli studi scientifici della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti e soprattutto il Dpcm dell’8 luglio 2003 che fissa limiti molto inferiori rispetto alle linee europee”.

“Fatta questa dovuta premessa – ha proseguito Biondi Santi – si deve far presente che all’interno del territorio comunale sono presenti molti impianti di Radio Base, di vari gestori telefonici. Nell’anno 2020 sono state presentate domande quasi tutti tendenti alla sostituzione di antenne per la riconfigurazione volta alla copertura radioelettrica. Trattandosi di un cambio non viene descritto, quindi, all’interno della relazione stessa, se si parla di impianto 4G o 5G. Solo in alcuni casi viene specificata l’implementazione del “sistema 4G di stazione radio base esistente per telefonia mobile”.

L’assessore ha poi riassunto che “nell’anno in corso, sono state richieste in tutto dieci configurazioni su impianti esistenti, 6 sull’inizio dei lavori su impianti di riconfigurazioni depositate nel 2019, 5 di fine lavori su riconfigurazioni presentate negli anni precedenti e 4 per i nuovi impianti. Per quanto concerne la tipologia di impianto classificato 5G sono: 4 gli interventi in totale di cui 2 su nuovi impianti e 2 su nuove configurazioni. 

Questa amministrazione – ha concluso rassicurando che – stante l’avvenuta scadenza del “Piano di razionalizzazione delle emissioni elettromagnetiche” e i numerosi interventi richiesti e relativi alla modifica e nuova installazione di apparecchiature di impianti radio-elettrici, insieme agli altri enti competenti e ai gestori che operano nel settore, in conformità alla vigente normativa nazionale e regionale, si sta impegnando al fine di proporre una gestione più razionale ed efficiente degli interventi in materia”.

Il consigliere Pietro Staderini si è dichiarato “completamente soddisfatto, perché l’ampia ed esaustiva risposta dell’assessore ha permesso di conoscere maggiormente il tema dei 5G e di chiarire eventuali dubbi in materia”.

  

AUTO ABBANDONATE, PELUSO (FI) INTERROGA L’ASSESSORE

 

Le auto abbandonate all’interno del territorio comunale sono state al centro di un’interrogazione di Orazio Peluso (Forza Italia). Nell’illustrazione, il consigliere ha spiegato che “numerosi cittadini hanno segnalato la presenza di automobili abbandonate da diversi anni in varie zone della città”, in particolare nei quartieri di “Taverne d’Arbia, San Miniato, Isola d’Arbia e nel parcheggio scambiatore dei Tufi”.

Peluso ha quindi chiesto chiarimenti per sapere “come è organizzato il servizio di rimozione, se si è a conoscenza di altri casi simili e se l’amministrazione è intenzionata ad attivare le necessarie procedure affinché i veicoli siano prontamente rimossi”.

A rispondere il vicesindaco Andrea Corsi: “Il nostro Comune non ha affrontato la situazione per diversi anni a causa di un problema nell’affidamento alla ditta esterna del servizio di rimozione dei veicoli”. “Finalmente siamo arrivati al termine del procedimento e, da alcune settimane, è partita la rimozione dei veicoli abbandonati. Attraverso una mappatura – ha proseguito Corsi – abbiamo individuato le zone più critiche e i primi interventi, concordati con la Polizia Municipale, sono avvenuti a Taverne d’Arbia dove insisteva un numero consistente di mezzi abbandonati che contribuivano a ledere il decoro del quartiere”. La zona successiva interessata dall’intervento di rimozione di auto abbandonate “sarà quella della Coroncina”, ha detto Corsi annunciando “la volontà dell’amministrazione di istituire una e-mail di segnalazione da parte dei cittadini dei veicoli per proseguire con il servizio una volta che saranno evasi tutti gli interventi già programmati”. Nella replica Peluso si è detto “pienamente soddisfatto” della risposta e definito “un’ottima idea l’apertura di una mail per raccogliere le segnalazioni dei cittadini”.

 

 

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