"Grazie alla nostra posizione apartitica, abbiamo iniziato a prendere contatti con la politica regionale, comunale e accademica, che ci ha portato ad ottenere incontri interessanti e costruttivi"

SIENA. Siamo venuti a conoscenza del fatto che in Senato Accademico è stato denunciato che la Convenzione Trasporti tra Autolinee Toscane e le università senesi, il Comune di Siena e l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio è scaduta, perché si è esaurito il fondo da 327 mila euro messo a disposizione a giugno 2024 dalle parti. L’accordo consentiva agli studenti universitari di accedere ad un abbonamento ai mezzi pubblici a tariffa agevolata. Ad oggi, se uno studente universitario acquista un abbonamento, paga tariffa piena, perché sono finiti i soldi.
La convenzione deve essere rinegoziata e, durante la fase di contrattazione, può essere chiesto ad AT un miglioramento del servizio. Dato che durante la notte non esistono bus notturni che colleghino i quartieri periferici al centro, con conseguente necessità per i ragazzi di prendere l’auto, con seri rischi per la sicurezza stradale e per le patenti, oppure di farsi camminate chilometriche, abbiamo richiesto alle parti sociali di lavorare per la creazione di tre linee di bus notturne. Una che colleghi il centro alla zona nord, Palazzo Diavoli, Petriccio, Acquacalda, con capolinea le residenze universitarie di Tognazza e Uopini, una che colleghi il centro ai quartieri di San Miniato, Ospedale, Scacciapensieri e Vico Alto, e una colleghi Porta San Marco con Massetana, Coroncina e Isola d’Arbia.
Creando delle linee notturne ogni ora tra le 00:30 e le 2:30, si potrebbe coprire la fascia oraria in cui i ragazzi tornano a casa di notte, permettendo loro di rincasare in modo più sicuro, sostenibile e veloce. Questo aumenterebbe la vivibilità delle periferie e delle residenze universitarie, oltre a rendere più appetibile l’uscita in centro, con conseguente aumento del volume di affari dei locali.
Per fare tutto questo, grazie alla nostra posizione apartitica, abbiamo iniziato a prendere contatti con la politica regionale, comunale e accademica, che ci ha portato ad ottenere incontri interessanti e costruttivi. Per riuscire nell’impresa di creare le tre linee notturne serviranno due passaggi: la Regione dovrà aumentare il chilometraggio, ovvero i fondi ad Autolinee Toscane, mentre le università e il Comune dovranno richiedere in fase di contrattazione con AT il miglioramento del servizio, eventualmente mettendo fondi aggiuntivi.
Il Partito del Bollore, che ha lanciato l’iniziativa dei bus notturni, la porta avanti sotto traccia, nell’interesse di tutti. Qualora ci fossero scorrettezze o mancanza di lavoro di squadra da parte delle parti politiche in causa, ve lo faremo sapere. Tuttavia ci teniamo a sottolineare che fino ad ora i politici che abbiamo incontrato sono sembrati molto disponibili e pronti a perorare la causa insieme a noi, quindi non ci lamentiamo e restiamo fiduciosi.
Fabrizio Rudisi
Partito del Bollore