SIENA. Da Siena Pirata riceviamo e pubblichiamo.
“La nostra battaglia contro il caro-libri di testo scolastici prosegue. Un costo sempre più gravoso per le famiglie, non sempre giustificato, che vede ogni anno molti nuclei familiari a dover fare antipatiche scelte economiche per far fronte all’acquisto dei libri di testo per i propri figli in età scolare.
E’ proprio di questi giorni il rapporto ufficiale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato[1] che evidenzia come tra il 2020 e il 2024 il costo dei libri di testo sia aumentato di oltre l’8 per cento per le scuole medie e di oltre il 9 per cento per le superiori. Aumenti che, secondo i 4 grandi gruppi editoriali che dominano il mercato dell’editoria scolastica (Mondadori, Zanichelli, Sanoma e La Scuola), sono dovuti al rincaro dell’energia elettrica e della carta.
Il problema è anche quì, ovvero dalla mancata adozione di edizioni digitali previste dalla normativa già dal 2012: scegliere ebook invece dei libri cartacei avrebbe vantaggi sia economici (gli ebook costano meno) che per gli studenti, costretti a trasportare sulle proprie spalle svariati kg di carta.
L’Antitrust, nella sua indagine ufficiale, evidenzia la peculiarità del mercato, peraltro già sottolineata anche dai nostri precedenti comunicati stampa: “Le dinamiche di mercato sono peculiari, dal momento che […] chi sceglie il prodotto (collegi-docenti) non lo paga, mentre chi lo paga (fiscalità generale, famiglie degli studenti) o lo usa (studenti) non lo sceglie.”
Sul tema dei costi, l’indagine richiama anche il meccanismo dei tetti di spesa ministeriali, che però, a quanto pare, si sono rivelati inefficaci: “i collegi-docenti sono chiamati a rispettare tali tetti ma non sono presidiati da idonei strumenti di controllo; neppure, a differenza di quanto previsto per i libri della scuola primaria che vengono acquistati direttamente dalle pubbliche amministrazioni, esistono meccanismi di contrattazione dei prezzi con gli editori per i segmenti SS1 e SS2”.
Viene anche sottolineata la difficile riutilizzabilità dei testi, elemento che penalizza il mercato dell’usato e favorisce, ancora una volta, le case editrici. Testualmente, l’Antitrust evidenzia questo “ulteriore elemento critico è rappresentato dall’elevato tasso di ricambio nei libri adottati: oltre il 35% delle adozioni cambia nelle classi capo-ciclo di SS1 e SS2. Questo limita la possibilità di riutilizzare i libri, penalizzando in particolare famiglie con più figli o studenti ripetenti.”.
A fronte anche delle nostre richieste di chiarimenti da parte degli Istituti scolastici senesi, che al momento non hanno ricevuto alcuna risposta, abbiamo deciso di lanciare una INDAGINE PUBBLICA rivolta ai genitori degli studenti delle scuole medie e superiori di Siena e provincia, per capire i costi dei testi scolastici nei vari percorsi e classi delle scuole del territorio. L’indagine è già disponibile all’indirizzo https://forms.gle/LU5QrSWnqCt4HLit5
e sarà utile a capire quali scuole (e quali classi/percorsi) costano meno e quali, invece, hanno costi più elevati per le famiglie”.






