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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio comunale: tutti gli argomenti trattati

Approvate alcune variazioni al Bilancio di previsione 2016/2018

SIENA. Dal Consiglio comunale di oggi (29 novembre).

LE MISURE DI CONTRASTO ALL’ECCESSIVA PRESENZA DI PICCIONI IN CITTÀ

La presenza dei piccioni in città, i relativi rischi di profilo igienico-sanitario e i danni arrecati dal loro guano al patrimonio artistico e agli arredi urbani ha costituito il tema dell’interrogazione di Marco Falorni, sottoscritta anche da Massimo Bianchini e Andrea Corsi. Il consigliere, richiamando le segnalazioni in merito dell’Unesco che ha stigmatizzato l’eccessiva presenza di colombi come causa di inquinamento del patrimonio culturale, ha citato anche l’esperienza di alcuni Comuni del territorio provinciale dove le Amministrazioni si sono rivolte a aziende specializzate per la cattura e il trasferimento dei volatili. Falorni ha quindi chiesto se l’Amministrazione comunale intende prendere in considerazione tali esperienze, anziché continuare con operazioni di monitoraggio che finora, a detta del consigliere, non hanno prodotto alcun beneficio.

L’assessore all’Ambiente, convenendo sull’importanza dell’argomento e condividendone le preoccupazioni, ha illustrato le modalità di intervento attuate dall’ufficio preposto per il contrasto e il contenimento dei piccioni, a cominciare dalla regolare distribuzione di mangime antifecondativo. Inoltre, in virtù della convenzione sottoscritta con l’azienda USL 7 per l’attuazione del “Piano di contenimento dei colombi in città” a partire dal 2007, e rinnovata con più stringenti modalità nell’anno in corso, vengono effettuate attività di censimento dei volatili e il controllo della loro salute, di cattura e di trasporto.

Un’altra misura strategica è quella che prevede la chiusura delle buche pontaie e dei siti di nidificazione anche con il montaggio di elementi dissuasivi: negli ultimi anni, interventi di questo tipo sono stati realizzati su Palazzo Pubblico e Palazzo Berlinghieri, al Tartarugone di piazza del Mercato, su Porta San Marco, alla scuola primaria “Saffi” e in altri plessi scolastici. Nell’anno in corso, ha informato l’assessore, grazie all’assestamento di bilancio si provvederà al montaggio di reti ornitotecniche in 60 buche pontaie adiacenti a Porta Leterina; pulizia dalle deiezioni dei colombi  e verifica e riparazione delle reti presenti nella torre della cinta muraria adiacente alla Barriera di S. Lorenzo; controllo, ripristino e integrazione degli spilli ornitotecnici sulle parti linee di Porta S. Marco; pulizia del davanzale sovrastante il secondo vano di ingresso di Porta Romana, fornitura e montaggio di dissuasori a spilli su otto davanzali a Palazzo Patrizi e rete a due finestre poste al primo piano; montaggio di dissuasori sempre a spilli in via Mattioli al civico 8, e su davanzale e gronda della scuola elementare “G. Duprè”; ripristino della rete, disinfezione e disinfestazione del vano scala dell’Antiporto di Camollia. A seguito della convenzione attivata con l’USL e al censimento, l’Amministrazione procederà alle catture, così da diminuire il numero dei volatili.

Falorni nel dichiararsi insoddisfatto perché i provvedimenti fatti e annunciati non sono in grado di eliminare il problema, ha ribadito la necessità di prendere ad esempio le soluzioni adottate in altre realtà dove sono riusciti a risolverlo.

LA TOPONOMASTICA CITTADINA

Un focus sulla toponomastica cittadina con l’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Marco Falorni,  Massimo Bianchini e Andrea Corsi. Il consigliere Falorni ha fatto un excursus storico sulla diffusione dei cognomi in Italia, ricordando come il loro uso sia divenuto corrente dal Concilio di Trento del 1564 e che l’istituzione dell’anagrafe comunale risale talvolta all’Unità d’Italia, in particolare nelle località più piccole: questo per sostenere la necessità che i nomi dei grandi personaggi senesi del passato devono essere riportati in forma completa e non scorretta come nel caso di “D. Buoninsegna”, dove mancando la preposizione “di” sembra che Buoninsegna sia il cognome del pittore piuttosto che il nome di suo padre, e, nel caso analogo, di “B. di Betto”, che non è facile individuare nel Pinturicchio. Falorni ha chiesto all’Amministrazione se intenda rimediare a tali distorsioni, vista anche la rilevanza internazionale di Siena per il proprio patrimonio culturale.

Il sindaco ha risposto che l’abbreviazione delle denominazioni nella segnaletica stradale comunale è stata determinata dalla necessità di contenere le stesse nelle dimensioni della targa toponomastica, così come stabilito dalla circolare n° 4564 del 20/11/1974 del Ministero dei Lavori Pubblici. Circa trent’anni fa, il Comune ha provveduto all’adeguamento della segnaletica stradale secondo tali linee, le quali impartiscono dettagliate indicazioni per i segnali “nome-strada”. Uno degli scopi principali della segnaletica, come ha ricordato il primo cittadino, è quello di fornire chiare informazioni agli utenti della strada che, generalmente sono in rapido movimento, evitando che le indicazioni toponomastiche non vengano lette o tantomeno avvistate. Dal punto di vista delle caratteristiche generali, ci sono dimensioni standard da rispettare sia per i cartelli sia per i caratteri con i quali vengono riportati i nomi. Spesso, in molte vie, come nei quartieri di Ravacciano e del Petriccio, oltre ai segnali “nome-strada” adeguati alla circolare suddetta, spesso sono ancora visibili le vecchie targhe a muro in travertino, visibili più ai pedoni che agli automobilisti, con l’intera denominazione scritta per esteso.

In termini generali, dal punto di vista procedurale, la commissione Toponomastica comunale, composta dall’assessore all’Edilizia privata, uno storico (attualmente il professore Duccio Balestracci), e dai dirigenti delle Direzioni Territorio e Affari generali, propone alla Giunta l’intitolazione di una nuova strada e questa delibera se accogliere o meno detta proposta. Spetta poi al Prefetto autorizzare l’attribuzione delle denominazioni a nuove strade, piazze o altri luoghi pubblici e la variazione del nome di quelle già esistenti, così come l’apposizione di targhe e monumenti commemorativi, sentito il parere della Deputazione di Storia Patria. A tal fine, l’Amministrazione comunale deve presentare la relativa istanza allegando la delibera della Giunta comunale concernente l’oggetto della richiesta, la planimetria dell’area territoriale interessata e il curriculum vitae della persona alla quale si intende dedicare la strada che, di norma, deve essere deceduta da almeno dieci anni.

Falorni nel dichiararsi insoddisfatto e lamentare la mancata risposta relativamente al concetto culturale sotteso nell’interrogazione, ha suggerito, vista la necessità di abbreviare i nomi riportati nelle targhe, di abbreviare il nome di Duccio, non “D. Buoninsegna”, bensì “Duccio di B.”, vista la notorietà internazionale dell’artista senese.

BARRIERE ARCHITETTONICHE: L’ATTENZIONE SULLE SCALE MOBILI DEL COSTONE E CAMOLLIA

Le barriere architettoniche nelle strutture pubbliche sono state, oggi, oggetto dell’interrogazione a firma di Marco Falorni, Massimo Bianchini e Andrea Corsi. Corsi, dopo aver richiamato il DPR del 1996, e ricordato che le risalite meccanizzate del Costone e dell’Antiporto di Camollia, costruite successivamente al decreto, risultano prive di ascensori o altro mezzo idoneo ad agevolare i portatori di handicap motori, ha chiesto se queste siano conformi alle norme in vigore.

I due “percorsi meccanizzati”, questo il termine corretto come ha informato l’assessore ai Lavori Pubblici, anche in relazione alle necessarie approvazioni da parte degli Enti competenti alle verifiche e controlli, sono stati progettati e realizzati conformemente alle normative. E nulla hanno a che vedere con edifici, spazi e servizi pubblici richiamati nel DPR citato dal consigliere. Infatti, come è emerso dalle informazioni date dall’assessore, gli impianti meccanici veri e propri: scale, tappeti mobili ed ascensori, che compongono i percorsi meccanizzati, per le loro caratteristiche tecniche e tipicità non possono essere utilizzati da persone con dispositivi mobili su ruote o con ridotte capacità motorie o sensoriali. Al contrario, tutti gli edifici e gli spazi pubblici presenti nel percorso interessato dall’impianto dell’Antiporto di Camollia: il Terminal bus di viale Lombardi, la Stazione Ferroviaria, l’Edificio lineare e Piazzale Rosselli, sono stati oggetto di specifici interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche con un complesso sistema di percorsi ed ascensori che ne permettono la loro completa fruibilità da parte di persone con deficit motori.

Da tener presente che durante le fasi progettuali di entrambi gli impianti l’amministrazione aveva valutato l’ipotesi di inserire dei montascale a pedana. Una soluzione, però, scartata dalla lentezza di questo impianto che, per coprire 300 metri del percorso per l’Antiporto di Camollia avrebbe impiegato 50 minuti (un metro ogni dieci secondi), mentre per il Costone dai 25 ai 50 minuti. Per superare questa difficoltà, ha concluso l’assessore, il Comune, contestualmente con l’entrata in funzione degli impianti, ha attivato un servizio gratuito di trasporto  per utenti diversamente abili con idonei mezzi a chiamata messi a disposizione dell’Associazione Pubblica Assistenza.

Parzialmente soddisfatto Andrea Corsi perché, come ha dichiarato, nutre dubbi sul fatto che i percorsi meccanizzati non debbano rispondere a quanto indicato dalla normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche, visto che sono, comunque, strutture ad uso pubblico, servizi pubblici realizzati con denari pubblici da enti pubblici.

IL COMUNE TENTERÀ DI ACCEDERE AI FINANZIAMENTI DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE PER LA BONIFICA DELL’AMIANTO

La recente firma del decreto, da parte del Ministro dell’Ambiente, per l’assegnazione di incentivi finalizzati alla rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici è stata da stimolo all’interrogazione presentata nella seduta odierna da Giuseppe Giordano, Pietro Staderini, Laura Sabatini e Alessandro Trapassi. Giordano, ricordando come il decreto stabilisca i criteri per l’assegnazione di un fondo pari a 17,5 milioni di euro, per il triennio 2016/18, finalizzati alla rimozione e allo smaltimento dell’amianto e del cemento-amianto presente in coperture e manufatti di edifici pubblici, ha chiesto se il Comune abbia effettuato un censimento per accertare la presenza di questo pericoloso materiale negli immobili di sua proprietà e se siano stati presentati progetti finalizzati a beneficiare delle risorse ministeriali.

Dalla risposta dell’assessore all’Ambiente è emerso che il Servizio Manutenzione Immobili non ha effettuato un vero e proprio censimento e che, alla luce della situazione attuale, l’unica evidenza è rappresentata dalla copertura del capannone dei magazzini comunali in località Cerchiaia. Un edificio che ospita mezzi e strumentazioni e non personale o uffici aperti al pubblico e per il quale è già stato contemplato un intervento di bonifica e di sostituzione della copertura nel Piano triennale delle Opere pubbliche in fase di progettazione esecutiva. L’uscita del decreto ministeriale citato permetterà al Comune di provare ad accedere e attingere ai finanziamenti necessari alla bonifica di tale struttura proprio nella fase esecutiva dell’operazione.

Giordano si è dichiarato parzialmente soddisfatto nella certezza di aver sollecitato l’Amministrazione a presentare la richiesta di finanziamento per la bonifica del capannone di Cerchiaia. Ha espresso, invece, una residuale insoddisfazione per il sincero riconoscimento di quanto asserito dall’assessore circa la mancanza di un censimento generale e ha invitato a colmare quanto prima tale gap anche per individuare eventuali ulteriori strutture comunali sulle quali intervenire con le risorse ministeriali.

RICHIESTO UN REGOLAMENTO SUL VERDE PUBBLICO E PRIVATO

Stigmatizzando la presunta incuria di alcune aree verdi urbane, Giuseppe Giordano, Pietro Staderini, Laura Sabatini e Alessandro Trapassi hanno presentato, nella seduta consiliare odierna, un’apposita interrogazione consiliare. Giordano ha evidenziato come l’abbandono di queste aree sminuisca il decoro della città, ostacolando talvolta la piena visibilità della segnaletica stradale o causando addirittura restringimenti di carreggiata e, al contempo, favorisca la diffusione di vegetazione infestante con il conseguente proliferare di animali pericolosi alla salute pubblica come topi, rettili e insetti. Per questi motivi, il consigliere ha chiesto informazioni sulle attività di informazione e sensibilizzazione svolte dall’Amministrazione comunale nei confronti dei proprietari di aree private affinché provvedano a effettuare interventi di pulizia così da evitare situazioni di pericolo per la sicurezza, l’igiene e il benessere cittadino. Inoltre, quali controlli effettua il Comune e con quale periodicità; quante le ordinanze emesse annualmente dall’inizio del mandato perché i cittadini provvedano alla manutenzione e alla pulizia delle aree verdi private, e quanti sono stati i casi nei quali l’ente è dovuto intervenire. Infine, Giordano ha domandato se, entro la fine del mandato amministrativo, arriverà all’approvazione del Consiglio comunale un apposito Regolamento sul verde urbano pubblico e privato.

Nella sua risposta l’assessore all’Ambiente ha informato il consesso che l’ufficio Controlli amministrativi della Polizia Municipale, dall’inizio del 2016 a oggi, ha effettuato 10 accertamenti, in base ai quali ha adottato 2 provvedimenti dirigenziali per l’intimazione alla manutenzione e al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza, e ha contestato 3 violazioni amministrative. Nel corso del 2015, invece, risultano agli atti 15 accertamenti e 9 contestazioni per violazioni. In merito alla redazione del regolamento, l’assessore ha sostenuto come questa sia ipotizzabile sul fronte della gestione e della manutenzione delle aree verdi pubbliche, una volta concluso il processo della loro riorganizzazione attualmente in corso; per quanto riguarda le proprietà private dovranno, invece, essere valutate le eventuali interferenze o sovrapposizioni con altri dettati normativi affinché ogni disposizione possa esserne resa compatibile.

Giordano si è dichiarato insoddisfatto della risposta perché non ha dato conto delle attività effettuate nel biennio 2013/14, né delle attività di informazione e sensibilizzazione svolte, che quindi appaiono inesistenti. Il consigliere, inoltre, ha criticato quanto affermato dall’assessore circa la difficoltà di individuare possibili soluzioni regolamentari a breve termine sul fronte delle aree verdi private. Pur riconoscendo l’apertura verso un regolamento per la gestione di quelle pubbliche, Giordano ha sollecitato di prendere spunto dalle buone prassi di altre amministrazioni comunali che hanno individuato forme di gestione unitarie tra il profilo pubblico e quello privato nella gestione del verde.

LE CONDIZIONI DEI MARCIAPIEDI IN VIA DI COLLINELLA

Con una riflessione generale sul decoro urbano e sulla necessità della sua corretta manutenzione, sia sul fronte del patrimonio storico-artistico e ambientale sia su quello dei beni che sono espressione di valori e radici della comunità locale, Pietro Staderini ha presentato un’interrogazione in merito alle condizioni dei marciapiedi di via di Collinella. Il documento è stato sottoscritto anche da Giuseppe Giordano, Laura Sabatini e Alessandro Trapassi. Ritenendo che l’Amministrazione comunale non abbia operato sufficientemente per colmare i gap tra quanto dichiarato e quanto effettivamente realizzato in tema di promozione e tutela del decoro urbano, il consigliere ha rimarcato come le erbe infestanti stiano ricoprendo la quasi totalità dei marciapiedi in oggetto. Inoltre, secondo Staderini, le piogge e il conseguente movimento di terra dalla scarpata sovrastante causano frequentemente lo scivolamento di detriti sul piano del manufatto, tanto da restringerne quasi completamente il passaggio. Il consigliere ha quindi chiesto informazioni sulla tempistica delle operazioni di pulizia dalle erbe infestanti e di rimozione dei materiali terrosi che occupano il marciapiede per il suo regolare ripristino, oltre che sulle modalità dell’intervento per fronteggiare la tracimazione della terra dalla scarpata sovrastante.

L’assessore al Patrimonio, esternando il suo dissenso rispetto alle considerazioni di Staderini sulla qualità del decoro urbano della città, ha informato che i marciapiedi di via di Collinella sono inseriti nel programma ordinario di gestione del verde lungo le fasce stradali affidato a una ditta esterna, la quale effettua due interventi annui come per tutte le altre strade comunali. Sono previste operazioni anche per la pulizia del marciapiede dai materiali caduti dai terreni privati: in casi particolari di dilavamento o smottamento, come avvenuto a seguito delle piogge copiose dello scorso 6 novembre, il Comune interviene prontamente. La soluzione definitiva del problema esposto, secondo l’assessore, in considerazione delle caratteristiche strutturali della via in termini di conformazione e geometria, comporterebbe un grande investimento su una strada comunque priva di abitazioni e con scarso utilizzo pedonale.

Staderini, dichiarandosi totalmente insoddisfatto, ha asserito come dalla risposta dell’assessore sembri che all’Amministrazione comunale non interessi il miglioramento delle condizioni dei marciapiedi di via di Collinella. Richiamando anche presunte lamentele dei residenti di via Mentana e viale Mameli sulle condizioni delle isole ecologiche nelle loro aree, il consigliere ha evidenziato l’insufficienza dell’azione comunale sul decoro urbano e ha invitato l’Amministrazione a un maggiore impegno se il fine è quello di tutelarlo.

APPROVATE ALCUNE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018

L’assemblea consiliare ha approvato alcune variazioni al Bilancio di previsione 2016/2018. Nell’illustrare il documento, il sindaco ha sottolineato la necessità di procedere ad alcune modifiche che ovviamente non alterano il pareggio finanziario del bilancio e ha annunciato come si punti ad approvare il bilancio di previsione  del prossimo anno entro il 31 gennaio 2017, per usufruire degli spazi aggiuntivi per investimenti previsti dal governo centrale.

Sono state, quindi, integrate alcune voci in entrata e nelle spese correnti,  sostanzialmente di importo equivalente, relative al funzionamento dei servizi. Fra questi, l’aumento delle entrate dalle mense scolastiche a seguito di una crescita dei pasti consumati dagli alunni nelle scuole. Inoltre, la maggiore precisione delle nuove telecamere installate ai varchi di accesso al centro storico ha prodotto un incremento nelle sanzioni a cui ha fatto seguito il necessario potenziamento delle spese postali per l’invio delle notifiche. Infine al programma di manutenzione straordinaria delle lastricature del centro storico sono stati aggiunti 200mila euro, incassati attraverso i proventi delle alienazioni immobiliari realizzate nel corrente anno, destinati a interventi di sistemazione della pietra serena in Pantaneto e in via Stalloreggi. Sono stati anche definiti gli stanziamenti di entrata e spesa ai fini della conclusione dell’accordo con il Consorzio Terrecablate per la cessione rateale e utilizzo pluriennale delle apparecchiature di terminazione utente della rete HFC.

LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI SUL RECUPERO MULTE A CARICO DEGLI STRANIERI

All’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale da Marco Falorni, Massimo Bianchini e Andrea Corsi, per conoscere i dati relativi al recupero delle multe effettuate a carico dei cittadini stranieri, ha risposto l’assessore alla Polizia municipale.

Come ha informato, la notifica dei verbali di contestazione delle sanzioni è articolata e complessa, sia perché non tutti gli altri Stati collaborano per l’identificazione dei soggetti o per la notificazione dei verbali, sia perché in moltissimi casi si tratta di sanzioni che, in primis, vengono contestate alle società di noleggio dei veicoli, ed in questo caso la procedura inizia solo quando queste società trasmettono al Comando dei vigili urbani le generalità dei soggetti locatari.

Le principali attività svolte dalla ditta esterna aggiudicatrice del servizio di riscossione sono: l’acquisizione all’ufficio contravvenzioni della Polizia Municipale delle copie dei verbali di accertamento, l’identificazione dei trasgressori, traduzione e stampa dei verbali nella lingua del Paese di origine del responsabile della violazione, notificazione dei verbali e loro monitoraggio, informazioni e sportello telefonico on line. Per il 2015, come ha detto l’assessore, la società esterna ha preso in carico 17.793 verbali e  riscosso 649.857 euro; mentre l’importo versato alla ditta affidataria è stato pari a 173.384 euro.

Andrea Corsi, nel dichiararsi parzialmente insoddisfatto, perché il Comando dei Vigili Urbani non è stato in grado di dare la percentuale delle multe riscosse, ha espresso le sue perplessità sull’approssimazione con la quale è gestita l’operazione di recupero.

L’APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA PER I CAMPERISTI NELL’AREA DI SOSTA IN VIALE SCLAVO

L’approvvigionamento di acqua potabile da parte dei camperisti nelle aree di sosta dedicate ha costituito l’argomento al centro dell’interrogazione di Pietro Staderini, sottoscritta anche da Giuseppe Giordano, Laura Sabatini e Alessandro Trapassi. Il consigliere ha richiamato le attività gestite in convenzione dalla società Siena Parcheggi e ha fatto riferimento all’area sosta per camper in viale Sclavo, dove, dallo scorso 1° luglio, non è più possibile beneficiare dei servizi di carico e scarico delle acque senza pernottarvi. Staderini, sottolineando l’importanza di tale servizio per favorire il turismo itinerante e rivendicando la necessità che lo stesso torni a disposizione, come avveniva prima, anche dei camperisti che non vi pernottano, ha chiesto se la decisione di Siena Parcheggi sia da considerarsi legittima e chi ne sia stato il fautore.

L’assessore alla Mobilità ha ricordato come il servizio in oggetto preveda l’accoglienza e la sosta dei veicoli, il rifornimento dell’acqua e lo scarico di quelle di recupero dal serbatoio dei mezzi: un pacchetto al costo di 20 euro giornalieri. L’utenza idrica, intestata a Siena Parcheggi, è destinata esclusivamente alla gestione del servizio di accoglienza camper e non all’utilizzo privato dei cittadini, senesi o non senesi.

Come ha spiegato l’assessore, la scelta è stata determinata da considerazioni di equità: da una parte, la volontà di evitare discriminazioni nei confronti di chi usufruisce regolarmente del pacchetto accoglienza e paga la tariffa giornaliera; dall’altra, fronteggiare i frequenti e consistenti prelievi per usi impropri dell’acqua, come avveniva nell’area camper di viale Sclavo da parte di coloro che utilizzavano la risorsa idrica a fini personali per l’irrigazione dell’orto o il lavaggio dell’auto. L’assessore, ribadendo l’opportunità della chiusura del rubinetto in questione e rilanciando un principio generale di equità sui consumi e i relativi pagamenti, ha informato l’aula di aver chiesto alla società Siena Parcheggi di valutare la previsione di una tariffa ridotta, rispetto a quella giornaliera, per l’accesso ai soli servizi idrici di carico e scarico richiamati nell’interrogazione.

Staderini ha riconosciuto la chiarezza della risposta ma non si è espresso favorevolmente sull’operato dell’Amministrazione comunale, accusata di non aver fatto niente per risolvere il problema segnalato almeno da quando, nello scorso mese di agosto, è stata presentata l’interrogazione. In considerazione delle prossime festività natalizie e dei relativi flussi turistici che interesseranno Siena e i senesi, il consigliere ha sollecitato l’individuazione di una soluzione a breve affinché sia reso operativo il servizio di carico e scarico delle acque anche per chi non pernotta nelle aree di sosta dedicate.

RIORGANIZZAZIONE DEL  118 NELLA NUOVA USL TOSCANA SUD EST: LE RASSICURAZIONI DELL’ASSESSORA ALLA SANITÀ

Il processo di riorganizzazione dell’USL Toscana Sud Est, e conseguentemente del servizio 118, che comprende le province di Siena, Arezzo e Grosseto ha costituito il quadro generale delle due interrogazioni urgenti presentate, nella seduta consiliare odierna, da Simone Vigni, a firma anche di Giulia Periccioli e Massimiliano Bruttini, e da Giuseppe Giordano e Pietro Staderini. I due documenti hanno richiamato le notizie stampa sulla riorganizzazione generale del 118 che prevede l’accorpamento delle sedi di Siena e di Grosseto mentre quella di Arezzo resterà indipendente; di tutti i quesiti posti nelle interrogazioni sono stati riconosciuti come urgenti soltanto quelli inerenti il trasferimento di risorse strumentali dalla struttura di Siena a quella di Arezzo. Uno spostamento di mezzi e strumentazioni che metterebbe a rischio la qualità del servizio 118 nel territorio senese.

Dal punto di vista generale, l’assessora alla Sanità ha informato che la Conferenza aziendale dei sindaci, quindi tutti i presidenti delle Società della Salute e dei tavoli di Conferenza zonali, hanno approvato il Piano di area vasta, già presentato anche nella competente Commissione consiliare. In questa fase sono in corso di esame e di approvazione le linee guida del Piano attuativo locale e, in tale contesto, anche l’analisi sulla riorganizzazione complessiva del servizio 118.

Per quanto riguarda le notizie e le indiscrezioni riportate sull’ipotetico spostamento di mezzi e di macchine, l’assessora ha specificato che questi non sono oggetto di un trasferimento tout-court ad Arezzo, ma piuttosto saranno utilizzati in una logica di area vasta per i corsi di formazione del personale addetto alla guida dei mezzi d’emergenza. Attività di formazione che, al momento, riguardano la sede di Arezzo per la contingente disponibilità di un circuito dedicato, ma che saranno presto realizzate anche su Siena e Grosseto. Il parco macchine della centrale senese del 118 risultava quello con maggiori disponibilità di veicoli ed è per tali motivi che è stato attinto da questo per sostenere le attività di formazione che richiedono l’uso di mezzi. L’assessore ha precisato che i due mezzi utilizzati sono stati immatricolati nel 2006 e nel 2011 e che il territorio senese dispone di 7 mezzi in ottimo stato e di 4 di scorta.

Dal punto di vista della riorganizzazione del servizio del 118, l’assessore ha sottolineato come non si debba più ragionare in un’ottica localistica di USL 7, ma nella logica di un’unica azienda: l’obiettivo resta la qualità del servizio sanitario e del personale medico e infermieristico su tutto il territorio dell’area vasta, compresi gli addetti alla guida dei mezzi di soccorso. A tale scopo, l’assessora ha concluso sostenendo che continuerà a seguire nella Conferenza d’area vasta, con l’attenzione di sempre e insieme al sindaco, il processo regionale di riorganizzazione delle USL che interessa anche il territorio senese.

Per Vigni la risposta è stata efficace nel tranquillizzare le diffuse preoccupazioni dei cittadini del territorio senese e nella condivisione della nuova impostazione regionale: l’importante è mantenere i servizi e i livelli qualitativi della sanità senese.

Giordano ha dichiarato di prendere atto della risposta dell’assessora e di confidare nel lavoro della stessa. Inoltre ha auspicato che, in una logica di area, si inneschi un meccanismo di reciprocità e compensazione tra i tre territori che costituiscono l’area vasta sud-est della Toscana senza che Siena ne sia penalizzata, così come avvenuto in altri settori con la perdita, ad esempio, della sede provinciale della Banca d’Italia e le analoghe problematiche riguardanti la sede territoriale della Camera di Commercio.

APPROVATA LA MOZIONE SULLE TARIFFE IDRICHE PER LE UTENZE DEBOLI E LE MOROSITÀ INCOLPEVOLI

L’aula ha approvato la mozione per l’estensione di sgravi e rimborsi economici sulle tariffe del servizio idrico nei confronti delle utenze deboli e dei lavoratori in situazioni di difficoltà. Il documento ha recepito l’approvazione di due ordini del giorno e un emendamento.

La mozione approvata è stata presentata da Giuseppe Giordano e sottoscritta anche da Pietro Staderini, Mauro Marzucchi, Laura Sabatini, Alessandro Trapassi, Michele Pinassi, Ernesto Campanini, Andrea Corsi, Massimo Bianchini, Marco Falorni, Alessandro Piccini, Maria Isabella Becchi ed Enrico Tucci. Con l’atto è stato chiesto all’Amministrazione di attivarsi con l’Autorità Idrica Toscana e l’Acquedotto del Fiora per difendere e garantire l’approvvigionamento idrico con provvedimenti a tutela delle morosità incolpevoli, farsi promotrice di una politica che preveda l’adozione di sgravi e rimborsi economici e la costituzione di un fondo dedicato a coloro che non riescono a pagare le bollette. Il testo, arricchito dall’approvazione di un emendamento a firma di Lorenzo Di Renzone, Pasqualino Cappelli, Fabio Zacchei e Pasquale d’Onofrio e approvato dagli stessi firmatari della mozione, impegna il sindaco e la giunta a valutare e operare la creazione di un fondo di garanzia per l’erogazione di 50 litri di acqua pro capite gratis, come diritto fondamentale di ogni individuo, in caso di morosità incolpevole.

Nel primo ordine del giorno approvato, a firma di Massimiliano Bruttini e Carolina Persi, è stato sottolineato che in materia sono già intervenute specifiche norme nazionali e regionali che garantiscono il diritto all’acqua. In caso di morosità incolpevole, infatti, viene comunque prevista l’erogazione del quantitativo minimo vitale e la non applicabilità del distacco. Inoltre, l’Autorità Idrica Toscana con una circolare del maggio scorso ha dettato disposizioni comportamentali e percorsi ai quali le amministrazioni dovranno attenersi nel mettere in pratica il concetto globale di fruibilità e diritto all’acqua, a partire dal 2017. Questa norma permetterà di ampliare ben oltre i 50 litri e fino al 70% del consumo la gratuità dell’acqua. Con questo documento, quindi, la richiesta dell’impegno del sindaco e della giunta ad attivare tutte le iniziative per garantire l’accesso al diritto all’acqua, così come regolamentato a livello nazionale e regionale, e a porre particolare attenzione nel determinare le soglie ISEE per accedere al beneficio.

Nel secondo a firma di Pasquale d’Onofrio, Lorenzo di Renzone, Pasqualino Cappelli e Fabio Zacchei è stato chiesto di far garantire i diritti delle persone in morosità incolpevole per situazioni di disagio socio-economico, attraverso la creazione di un fondo di garanzia a tutela delle morosità incolpevoli e delle fasce deboli.

CELEBRATA LA FESTA DELLA TOSCANA

Ogni 30 novembre si celebra la Festa della Toscana, in occasione dell’anniversario dell’abolizione della pena di morte, realizzata dal Granducato nel 1786.

Quest’anno la festa è concentrata sul tema Modernizzazione e riforme del Granduca Pietro Leopoldo con particolare riferimento all’istituzione delle comunità, alle bonifiche e alle infrastrutture. Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena fu un uomo di grande cultura, appassionato di progresso e innovazione che, durante la sua vita, portò avanti un ampio programma di riforme, come ha illustrato questo pomeriggio l’assessore alla Mobilità, che è docente di Storia dell’economia e del territorio all’Università di Siena, durante la seduta monografica dedicata alla Festa della Toscana.

Una lectio magistralis durante la quale ha ripercorso le tappe più salienti del progetto teso alla ristrutturazione della viabilità attuato da Pietro Leopoldo.

Dall’ammodernamento di reti viarie alla creazione di importanti arterie, con l’obiettivo di facilitare la circolazione delle merci e giungere all’abolizione graduale di tutti i dazi interni e il trasferimento delle dogane sui confini statali. Un’opera riformatrice che interessò vari ambiti, rinnovando la Toscana e facendone uno dei paesi più avanzati a livello europeo.

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