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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio Comunale: si è parlato di Taverne e piscine comunali

Tra i temi trattati anche la sicurezza ed il decoro umano

SIENA.Di seguito due documenti presentati all’attenzione del Consiglio Comunale, tenutosi ieri in palazzo Pubblico.

NELL’INTERROGAZIONE DI MASSIMILIANO BRUTTINI LA RICHIESTA, PER TAVERNE D’ARBIA, DI PASSAGGI PEDONALI RIALZATI 

Massimiliano Bruttini (PD), durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, ha richiamato l’attenzione del consesso sulla sicurezza degli attraversamenti pedonali nei centri abitati. Ricordando che nel bilancio dell’Ente è previsto uno specifico stanziamento ha chiesto “se è ipotizzabile la realizzazione di passaggi pedonali rialzati, che meglio garantiscono la sicurezza delle persone, in via Principale, via S. Isidoro e Strada delle Ropole a Taverne d’Arbia”. E, in caso affermativo “la loro precisa localizzazione e tempistica”.

“Nel quartiere di Taverne d’Arbia – ha risposto l’assessore alla mobilità Stefano Maggi -sono previsti importanti interventi di riqualificazione attesi dalla cittadinanza. Nonostante il periodo di difficoltà economica generale, sia per la nostra Amministrazione sia per l’intero Paese,  stiamo provvedendo alla messa in sicurezza idraulica di Taverne grazie all’intervento della Regione e, in parte, con il finanziamento del Bando delle periferie. In corso, anche, vari lavori per restituire piena funzionalità agli impianti sportivi a servizio del quartiere. Con lo stesso bando delle periferie verrà realizzato un percorso ciclo/pedonale che unirà il quartiere da est a ovest, così da limitare pericolosità e criticità attualmente presenti sulla normale rete viaria. Ho dato mandato all’ufficio tecnico di progettare un passaggio pedonale rialzato su via Principale, perché essendo a senso unico i mezzi tendono a  percorrerla ad alta velocità”.

Il consigliere Bruttini, nel ringraziare per la programmazione annunciata dall’assessore, ha chiesto che “l’Amministrazione tenga nella giusta considerazione e attenzione non solo il quartiere di Taverne, ma anche le altre zone periferiche, che risentano della lontananza dalla città e anche di un po’ di emarginazione”.

LA GESTIONE DELLE PISCINE COMUNALI: IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI FALORNI

La gestione delle piscine comunali dell’Acquacalda e di piazza Amendola, affidata dall’Amministrazione tramite l’istituto del project financing alla UISP Siena, ha costituito il tema, nella seduta consiliare di ieri, 19 dicembre, dell’interrogazione illustrata da Marco Falorni (Impegno per Siena) e sottoscritta anche da Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa). Facendo riferimento ai lavori in corso all’impianto di piazza Amendola, Falorni ha rimarcato i disagi creatisi sulla piscina dell’Acquacalda e, in particolare, il fatto che la Libertas Nuoto Siena abbia dovuto sospendere le proprie attività, tra le quali i corsi di acquafitness per donne in gravidanza, e i contratti di collaborazione con 22 istruttori di nuoto.

Il consigliere ha affermato che, “pur essendo la regolarità di tale affidamento già stata oggetto di valutazione del TAR e non sia l’oggetto della presente interrogazione, è impressionante sapere che una società storica e benemerita come la Libertas Nuoto Siena abbia dovuto interrompere i corsi per un anno intero, con centinaia di utenti penalizzati e l’interruzione del contratto per 22 istruttori”. Falorni ha poi sottolineato che “non è ammissibile che un’attività di forte rilevanza sociale come il nuoto possa essere appaltata a una società sportiva che, di fatto, viene ad assumere un potere assoluto nei rapporti con le altre società, le quali, in quanto espressioni della comunità senese, devono convivere tutte nel segno del rispetto dei valori dello sport: amicizia, generosità, crescita e promozione umana per le persone”. Il consigliere ha quindi chiesto all’Amministrazione “se la situazione creatasi sia ritenuta normale e tollerabile per un Comune che voglia onorare i suoi compiti e se, piuttosto, non si debba affrontare e risolvere il non insormontabile problema”.

Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato che l’affidamento in oggetto è stato determinato ai sensi della disciplina della “finanza di progetto”, a seguito della presentazione di apposita proposta da parte del Comitato UISP come soggetto promotore: “Tale proposta è stata dichiarata di pubblico interesse dall’Amministrazione comunale e posta a base di specifica gara pubblica di rilevanza comunitaria, aperta a tutti gli interessati. La proposta prevedeva, oltre che un piano di gestione pluriennale delle piscine, con relativa manutenzione ordinaria, anche rilevanti interventi infrastrutturali per miglioramenti e messa in sicurezza degli impianti. Un’operazione complessiva, stimata in circa 1.235.000 euro, da realizzare a cura e spese del concessionario e sotto la supervisione dell’Amministrazione, che dovrebbe essere apprezzata da qualsiasi gruppo consiliare per gli indubbi benefici che comporta”.

Valentini ha spiegato che “il vantaggio per l’Amministrazione e per la comunità senese è del tutto evidente: una gestione di lungo periodo, capace di beneficiare di un’organizzazione stabile e di economie di scala, nonché di interventi strutturali realizzati a spese di privati e senza gravare sul bilancio comunale. Un esempio al quale altri Comuni stanno guardando con interesse”. Il primo cittadino ha aggiunto che “l’Amministrazione è stata comunque particolarmente attenta anche a verificare e garantire la tutela di altre importanti realtà operanti nel territorio e nel settore: il contratto di concessione stipulato con la UISP prevede, infatti, la messa in disponibilità della piscina a favore di soggetti terzi che non abbiano partecipato alla gara per l’assegnazione del project, nonostante che non abbiano effettuato alcun investimento economico e senza assumere i notevoli rischi operativi ed economici che gravano sul soggetto realizzatore”. “Nel dettaglio – ha proseguito – la UISP è tenuta, ai sensi dei contenuti della convenzione sottoscritta, a garantire il massimo utilizzo e la massima fruibilità delle piscine comunali, conformemente ai criteri propri dell’uso pubblico. L’offerta tecnica rimessa dal concessionario prevede che, oltre alle attività promosse in quanto gestore dell’impianto, la UISP si impegni a concedere adeguati spazi acqua alle società sportive che già oggi utilizzano l’impianto, per metterle in condizione di sviluppare la propria attività, offrendo complessivamente una più ampia gamma di opportunità e una pluralità di offerte per la pratica del nuoto dei giovani”.

Nel merito dell’attuale situazione di restrizione degli spazi, e quindi della limitata disponibilità degli stessi per soggetti terzi, il sindaco ha affermato che “ciò dipende dall’inutilizzabilità dell’impianto di piazza Amendola, dove sono in corso i lavori di messa a norma. Disagi che continueranno con gli investimenti, ancor più rilevanti, che interesseranno la piscina dell’Acquacalda, e dureranno fino a quando le piscine disponibili non torneranno a essere due. Bisogna anche tener presente che il ricorso presentato contro il project in questione ha rallentato e fatto posticipare i tempi dei lavori, andando a incidere sul regolare svolgimento dei corsi invernali”. Valentini ha concluso: “L’Amministrazione sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione e sta lavorando assiduamente, confrontandosi con la UISP, affinché, in questo momento di difficoltà, trovino tutela gli interessi di tutti i soggetti coinvolti: i lavoratori del settore, gli iscritti ai corsi di nuoto e le società sportive di fondamentale rilievo cittadino operanti da anni nel settore. L’obiettivo è che, a regime, vengano conciliate le posizioni del concessionario con quelle degli altri soggetti, nel rispetto degli obblighi contrattualmente assunti dal primo e nel perseguimento dell’interesse pubblico. Lo verificheremo all’inizio della prossima estate quando i lavori saranno conclusi in entrambi gli impianti natatori”.

Falorni si è dichiarato insoddisfatto: “Il sindaco ha richiamato impegni generici, salvo verifica sugli atti, ma non è stato chiaro su cosa intenda per “adeguati spazi” da mettere a disposizione alle altre società sportive, le quali, nel frattempo, hanno dovuto sospendere le proprie attività. Questo non è certo un buon risultato per Siena che ambisce al titolo di Città Europea dello Sport”. “I giusti presupposti per un affidamento di questo tipo – ha concluso – e gli accordi tra le parti andavano creati e raggiunti prima, perché un’Amministrazione comunale dovrebbe sempre esercitare una moral suasion nell’interesse di tutte le parti interessate”.

IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI SABATINI E TRAPASSI SULLA SITUAZIONE DELLE PISCINE COMUNALI

La gestione delle piscine comunali e la situazione determinatasi dai lavori in corso che stanno interessando l’impianto di piazza Amendola hanno costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare di ieri, 19 dicembre, dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi. La consigliera Sabatini, ricordando che la concessione è stata affidata tramite l’istituto del project financing alla UISP Siena, ha sostenuto che “a seguito dei lavori in corso alla piscina di piazza Amendola, il carico natatorio si è concentrato sull’impianto dell’Acquacalda, creando gravi problemi sull’utilizzo da parte di altre società sportive. Per questo, lo scorso 5 ottobre la Libertas Nuoto Siena ha inviato alla UISP, al sindaco e ai gruppi consiliari una lettera con richiesta di chiarimenti alla quale, secondo quanto riportato dalla stessa società, non è stata ancora data alcuna risposta”.

Sabatini ha stigmatizzato che “una società come la Libertas Nuoto Siena, che conta 480 iscritti, abbia dovuto sospendere le proprie attività, tra le quali i corsi di acquafitness per donne in gravidanza, e i contratti di collaborazione con 22 istruttori di nuoto”. Dopo aver dichiarato che “a oggi non è ancora stato tentato e trovato da parte del Comune, ente proprietario, un accordo fra le parti che armonizzi le esigenze delle realtà sportive interessate al nuoto cittadino”, la consigliera ha sollecitato un intervento dell’Amministrazione per “trovare un accordo sostenibile tra le parti” e “la copia integrale degli atti ufficiali di gara attinenti al project financing, come richiesto nella lettera del 5 ottobre”; inoltre, ha chiesto al sindaco “se ritiene corretto che strutture comunali dedite ad attività sportive e ricreative vengano gestite in modo monopolistico per 20 anni” e “se considera normale che, in un momento di crisi occupazionale come questo, si possa accettare in modo passivo l’azzeramento di 22 contratti di collaborazione con giovani istruttori di nuoto per l’impossibilità di programmare i corsi”.

Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato che l’affidamento in oggetto è stato determinato ai sensi della disciplina della “finanza di progetto”, a seguito della presentazione di apposita proposta da parte del Comitato UISP come soggetto promotore: “Tale proposta è stata dichiarata di pubblico interesse dall’Amministrazione comunale e posta a base di specifica gara pubblica di rilevanza comunitaria, aperta a tutti gli interessati. La proposta prevedeva, oltre che un piano di gestione pluriennale delle piscine, con relativa manutenzione ordinaria, anche rilevanti interventi infrastrutturali per miglioramenti e messa in sicurezza degli impianti. Un’operazione complessiva, stimata in circa 1.235.000 euro, da realizzare a cura e spese del concessionario e sotto la supervisione dell’Amministrazione, che dovrebbe essere apprezzata da qualsiasi gruppo consiliare per gli indubbi benefici che comporta”.

Valentini ha spiegato che “il vantaggio per l’Amministrazione e per la comunità senese è del tutto evidente: una gestione di lungo periodo, capace di beneficiare di un’organizzazione stabile e di economie di scala, nonché di interventi strutturali realizzati a spese di privati e senza gravare sul bilancio Comunale. Un esempio al quale altri Comuni stanno guardando con interesse”. Il primo cittadino ha aggiunto che “l’Amministrazione è stata comunque particolarmente attenta anche a verificare e garantire la tutela di altre importanti realtà operanti nel territorio e nel settore: il contratto di concessione stipulato con la UISP prevede, infatti, la messa in disponibilità della piscina a favore di soggetti terzi che non abbiano partecipato alla gara per l’assegnazione del project , nonostante che non abbiano effettuato alcun investimento economico e senza assumere i notevoli rischi operativi ed economici che gravano sul soggetto realizzatore”. “Nel dettaglio – ha proseguito – la UISP è tenuta, ai sensi dei contenuti della convenzione sottoscritta, a garantire il massimo utilizzo e la massima fruibilità delle piscine comunali, conformemente ai criteri propri dell’uso pubblico. L’offerta tecnica rimessa dal concessionario prevede che, oltre alle attività promosse in quanto gestore dell’impianto, la UISP si impegni a concedere adeguati spazi acqua alle società sportive che già oggi utilizzano l’impianto, per metterle in condizione di sviluppare la propria attività, offrendo complessivamente una più ampia gamma di opportunità e una pluralità di offerta per la pratica del nuoto dei giovani”. Nel merito dell’attuale situazione di restrizione degli spazi, e quindi della limitata disponibilità degli stessi per soggetti terzi, il sindaco ha affermato che “ciò dipende dall’inutilizzabilità dell’impianto di piazza Amendola, dove sono in corso i lavori di messa a norma. Disagi che continueranno con gli investimenti, ancor più rilevanti, che interesseranno la piscina di piazza Amendola. E dureranno fino a quando le piscine disponibili non torneranno ad essere due. Bisogna anche tener presente che il ricorso presentato contro il project in questione ha rallentato e fatto posticipare i tempi dei lavori, andando a incidere sul regolare svolgimento dei corsi invernali”.

Il sindaco ha concluso: “L’Amministrazione sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione e sta lavorando assiduamente, confrontandosi con la UISP, affinché, in questa situazione di difficoltà, trovino tutela gli interessi di tutti i soggetti coinvolti: i lavoratori del settore, i cittadini iscritti a corsi di nuoto e le società sportive di fondamentale rilievo cittadino operanti da anni nel settore. L’obiettivo è che, a regime, vengano conciliate le posizioni del concessionario con quelle degli altri soggetti, nel rispetto degli obblighi contrattualmente assunti dal primo e nel perseguimento dell’interesse pubblico. Lo verificheremo all’inizio della prossima estate quando i lavori saranno conclusi in entrambi gli impianti natatori”.

Sabatini ha replicato che “il bando avrebbe dovuto conciliare le esigenze delle società senesi che organizzano attività natatorie, prevedendo spazi per tutte, mentre l’Amministrazione comunale ha mantenuto la sua titolarità soltanto sul controllo delle tariffe. Sospendere i contratti di collaborazione con 22 istruttori non è cosa da poco, in un momento come questo”. “Quanto all’interrogazione – ha concluso –  il sindaco, come fa spesso, non ha risposto ai quesiti posti e rimanderemo ogni valutazione sulla riqualificazione delle piscine una volta che saranno terminati i lavori”.

ENZO DE RISI, CON UN’INTERROGAZIONE URGENTE, CHIEDE SPIEGAZIONI SUL DECORO URBANO E I CRITERI DI OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO    

Enzo De Risi (Cittadini di Siena) ieri pomeriggio ha presentato un’interrogazione urgente sul decoro urbano e i criteri di occupazione del suolo pubblico.

Il consigliere, rimarcando “la necessità della massima attenzione, anche da parte dei commercianti che, a fronte di proprie iniziative, devono avere indirizzi precisi ed oggettivi, nonché puntuali prescrizioni per esibizioni di prodotti, allestimenti e relativa occupazione di suolo pubblico”, ha chiesto “come mai il Comune abbia preso sorprendenti provvedimenti nei confronti di un esercizio commerciale che aveva abbellito, per il periodo festivo, con addobbi indubbiamente innovativi quanto simpatici, il proprio locale, e poi tolleri installazioni orribili e impattanti, forse contrari ai vari regolamenti comunali, in tanti spazi del centro e non solo per le feste, ma per tutto l’anno e in luoghi delicati come Piazza del Campo o similari”. “Revocando all’esercizio commerciale l’esposizione di orsi e renne” De Risi  ha chiesto all’Amministrazione “se, in attesa di una completa revisione dei criteri di occupazione di suolo pubblico con il coinvolgimento della Soprintendenza, intenda tutelare il decoro del centro storico, fissando criteri coerenti e oggettivi, ma di facile applicazione, senza eccessiva burocrazia, idonei a favorire la libera iniziativa e non creare disparità di trattamento tra i cittadini”.

“Non condivido – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – il giudizio di degrado attribuito al nostro centro storico dal consigliere, che invece suscita ammirazione nei numerosi visitatori italiani e stranieri. Tranne limitati episodi di inciviltà e maleducazione, a Siena si registra una diffusa attenzione al decoro degli edifici privati e degli spazi pubblici. Ciò è dovuto all’attaccamento dei senesi alla propria città ma contribuisce anche una costante vigilanza sul patrimonio artistico e urbanistico, così come sull’edilizia privata e pubblica.  Compito dell’Amministrazione è, infatti, preservare il bene comune, anche se ciò è possibile solo se l’intera popolazione collabora e vigila sui beni collettivi”.

“La tematica dell’occupazione del suolo pubblico – ha proseguito – è di particolare sensibilità perché da un lato vede in gioco l’estetica di un territorio e la salvaguardia di standard di eleganza, dall’altro deve tener conto del legittimo diritto del commerciante di creare la migliore attrattiva per la propria attività. Le leggi e i Regolamenti comunali dettano le modalità con cui salvaguardare il decoro specifico e generale”. Sono molte le variabili da valutare, ha fatto notare il primo cittadino. In primo luogo il Codice della strada e la necessità “di garantire una ragionevole convivenza tra installazioni e circolazione veicolare e di pedoni, soprattutto in un periodo di grande afflusso di persone come quello natalizio. Anche le luminarie devono rispettare le norme di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica, mentre  nel caso dell’installazione in via del Capitano la Polizia Municipale ha rilevato che le luci erano state stese al suolo, alla portata di chiunque. Non c’è stata, quindi, alcuna valutazione di merito sull’installazione, che personalmente trovavo carina e divertente, bensì la semplice mancanza di qualsiasi domanda o comunicazione preventiva, da trasmettere alla Sovrintendenza, attraverso  gli uffici comunali, come ogni commerciante sa e fa, da sempre”. In sintesi: il problema non è stato posizionare i due  orsi, “bensì l’arbitraria pretesa che non debbano essere richiesti pareri o autorizzazioni che anche il Comune deve richiedere, per piccole o grandi iniziative, persino per far arrivare una gara podistica in una piazza. La questione è una sola: non è stato richiesto il permesso al competente organismo, cioè la Soprintendenza, che ha il delicato compito di monitorare e tutelare il paesaggio ambientale ed architettonico, vieppiù importante nel centro storico di Siena, patrimonio mondiale Unesco. Non basta pagare il suolo pubblico per disporne in maniera discrezionale. Registro, purtroppo, che quando il Comune ha provato a riaprire un dialogo con l’esercente, che non ha subito alcuna sanzione, non c’è stato modo di concordare una soluzione per quello che in fondo è un piccolo problema, preferendo evidentemente la sola contrapposizione polemica, con contorno di strumentalizzazioni politiche “.

De Risi nel condividere il rispetto delle regole ha evidenziato che “l’interrogazione presentata era il pretesto per innescare un dialogo tra l’Amministrazione e i commercianti, perché questi non possono aspettare mesi ed anni per ottenere l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico”.

SICUREZZA URBANA: IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI LORENZETTI SULLA SITUAZIONE DI PIAZZALE ROSSELLI

I furti subiti dalle attività commerciali di Porta Siena e le condizioni di piazzale Rosselli hanno costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare di ieri, 19 dicembre, da Simone Lorenzetti (Riformisti). Il consigliere ha affermato che “piazzale Rosselli attualmente non si presenta affatto come un luogo accogliente, bensì un punto di bivacco per persone senza impiego che abbandonano residui di cibo e spazzatura varia nelle panchine o sugli appoggi esistenti”, sostenendo che “è statisticamente dimostrato che i luoghi dove si verificano i furti sono quelli dove il degrado è più evidente”.

Dopo aver sottolineato che “i commercianti non possono agire autonomamente nella lotta ai furti e agli atti vandalici”, Lorenzetti ha chiesto all’Amministrazione comunale “se si intende attuare misure di controllo dell’intera zona, dotandola della presenza di due militari come in Piazza del Campo”.

Il sindaco Bruno Valentini ha sostenuto che “la presenza in pianta stabile di militari non può essere pianificata per l’area di piazzale Rosselli, in quanto l’operazione Strade Sicure, che in Toscana, oltre a Siena, interessa Firenze, Prato, Livorno e Pisa, ha scopi di antiterrorismo per luoghi di particolare significato simbolico, come Piazza del Duomo e Piazza del Campo, e non di vigilanza dell’ordine pubblico e della sicurezza urbana. Queste funzioni spettano, infatti, alle Forze dell’Ordine, con le quali a Siena vi è una buona collaborazione”. “Come ribadito anche recentemente dal prefetto – ha specificato – i dati sulla criminalità dimostrano che il fenomeno a Siena è minore percentualmente rispetto al resto d’Italia, con dati in diminuzione nell’ultimo anno, tranne che per le frodi informatiche. Sono informazioni importanti ma non rassicuranti, perché il nostro compito è quello di contribuire a migliorare la percezione della sicurezza della gente. Finché ci sarà anche un solo furto, nelle abitazioni o nei negozi, non potremo ritenerci soddisfatti”.

Sempre nel merito della sicurezza urbana, Valentini ha richiamato “le misure incisive che stiamo realizzando, per la prima volta a Siena, come il sistema di videosorveglianza, premiato anche recentemente dalla Regione Toscana a seguito di un bando al quale abbiamo partecipato. Dobbiamo vedere questo sistema all’interno di un lavoro di squadra tra le istituzioni preposte alla sicurezza urbana: Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, insieme all’Amministrazione comunale, attraverso la Polizia Municipale, e la collaborazione dei cittadini”. “Oltre all’estensione del sistema di videosorveglianza – ha proseguito – che ormai supera 100 telecamere, dobbiamo considerare le altre 350 circa installate da Siena Parcheggi in aree sensibili come i parcheggi coperti e all’aperto, i sottopassaggi, come quelli della stazione, e le scale mobili. Ritengo che proprio quest’attenta, diffusa e puntuale videosorveglianza sia un valido deterrente contro reati piccoli o grandi, anche se non può certo sostituirsi alla vigilanza attiva del territorio. Inoltre, c’è tutta una serie di azioni congiunte, interforze, in particolare nelle ore serali e notturne, con controlli mirati contro il consumo di alcolici, soprattutto nelle ore serali e da parte dei minorenni. Nell’area di Porta Siena, sono in atto progetti specifici di dialogo con i ragazzi più a rischio, senza limitarsi quindi alla mera repressione”.

Valentini ha fatto riferimento anche alla recente normativa che ha esteso il potere dei sindaci “e grazie alla quale ho emesso alcune ordinanze sulla movida, sull’intrattenimento musicale e sul consumo di alcolici. Provvedimenti, messi in atto dalla Polizia Municipale, che hanno migliorato la situazione: i dati indicano 61 notizie di reato, 20 richieste di allontanamento dal Questore e 8 segnalazioni dalla Prefettura per revoca benefici ai richiedenti asilo questuanti”. Il sindaco ha poi sottolineato che “Siena è un esempio in Toscana e in Italia sul contrasto alle vendite ambulanti: sono del tutto assenti fenomeni di ambulantato abusivo e, quando si affacciano, sono fortemente repressi. Non si ravvisano situazioni di venditori o questuanti agli incroci semafori, ivi compresa l’area della stazione. C’è una buona vigilanza estesa sul decoro urbano e ci sono interventi tempestivi contro gli abusivi sui quali invito i cittadini a fare ulteriori segnalazioni”. Per quanto riguarda la situazione del centro commerciale di Piazza Rosselli, il primo cittadino ha affermato di aver interloquito più volte con i commercianti “senza ravvisare situazioni di particolare problematicità”.

Lorenzetti ha replicato: “La risposta del sindaco è contraddittoria: se non si ravvedono particolari criticità, perché si aumenta il numero delle telecamere? Ricordo i recenti furti che hanno interessato vari esercizi commerciali di Porta Siena e ribadisco che è necessario esercitare un maggiore controllo: non possono essere sufficienti le ronde delle Forze dell’Ordine”. “Quanto alle misure antiterrorismo – ha concluso – ritengo che vadano pianificate proprio in prossimità di luoghi sensibili come le stazioni: ne sono dimostrazione gli attentati di Barcellona, Madrid e Londra”.

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