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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio Comunale a Siena: tanti gli argomenti in discussione

SIENA. Di seguito i temi discussi questa mattina durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena: 

INTERROGAZIONE URGENTE DI CASTELLANI, MASIGNANI E MAGI SULLE NOTIZIE GIORNALISTICHE RELATIVE AD ALCUNI DIRIGENTI SANITARI DI SIENA

Fabio Massimo Castellani coordinatore del Gruppo Misto facendo seguito a recenti notizie giornalistiche che fanno riferimento a indagini che sembrano aver coinvolto anche dirigenti sanitari nella nostra città ha, insieme a Anna Masignani e Barbara Magi, presentato, oggi, un’interrogazione urgente.

Nell’atto il consigliere ha chiesto al sindaco se era a conoscenza della cosa; se ha avuto modo di avere contatto con la Direzione della ASL di Siena e se, conseguentemente, sia a conoscenza delle valutazioni eventualmente espresse; se sussistono situazioni di incompatibilità in merito a incarichi attuali in ambito sanitario; se, stante l’incertezza derivante da eventuali provvedimenti emessi dalla Procura, sia stata valutata o presa in considerazione una possibile autosospensione da possibili incarichi da parte degli interessati in attesa del naturale svolgimento del lavoro della Magistratura. Infine, se intenda chiedere alla ASL e al Presidente della Società della Salute se siano stati attivati eventuali provvedimenti disciplinari e lo stato degli stessi.

L’assessore alla Salute, Francesca Appolloni nel rispondere all’interrogazione ha ricordato “la posizione garantista dell’amministrazione” dichiarando comunque che “siamo in attesa che le indagini facciano il loro corso, tuttavia sono valutazioni che ci premono. Appena possibile – ha concluso – vi riferiremo anche di quanto risposto dal Direttore dell’ASL di Siena e dal Presidente della Società della Salute”.

Castellani ha ringraziato e invitato “a monitorare l’evoluzione della vicenda”.

IN CONSIGLIO IL NUOVO REGOLAMENTO DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA

L’assemblea consiliare ha approvato il nuovo Regolamento delle spese di rappresentanza, intese come tutte quelle spese necessarie a mantenere o ad accrescere il prestigio del Comune, promuovendone l’immagine o l’attività all’esterno, in occasione di visite, manifestazioni o ricorrenze.

“Abbiamo ritenuto necessario – come ha spiegato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – dotarsi di uno specifico Regolamento interno, perché, nonostante le norme in materia, manca nell’ordinamento pubblicistico una disciplina legislativa specifica per questa materia. Le spese di rappresentanza, infatti, possono sostenersi in base alla stretta correlazione con le finalità istituzionali, alla sussistenza di elementi che richiedano una proiezione esterna delle attività dell’Ente per il migliore perseguimento dei propri fini amministrativi, alla rigorosa motivazione sullo specifico interesse pubblico perseguito, alla dimostrazione del rapporto tra l’attività e la spesa erogata, nonchè alla qualificazione del soggetto destinatario della spesa, e alla rispondenza ai criteri di ragionevolezza e congruità rispetto ai fini”.

“Il testo approvato – ha concluso l’assessore -, è composto da 9 articoli e serve a fare definitivamente chiarezza su quelle spese che ogni anno devono essere rendicontate alla Corte dei Conti”.

IL CONSIGLIERE BARBARA MAGI NEL GRUPPO MISTO

Durante la seduta odierna, il Presidente del Consiglio comunale Marco Falorni ha informato l’aula che il consigliere Barbara Magi (Voltiamo Pagina) è confluita nel “Gruppo Misto”.

INTERROGAZIONE SULLA PRESENZA DELLA POLIZIA MUNICIPALE ALL’INGRESSO DELLE SCUOLE

La presenza della Polizia Municipale all’ingresso delle scuole per l’entrata e l’uscita degli alunni è stata portata all’attenzione del consiglio comunale attraverso un’interrogazione firmata dai consiglieri Pd Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini. “Si ha notizia – ha detto Bruno Valentini  – di una recente nota del comando della Polizia Municipale agli istituti comprensivi Cecco Angiolieri, Mattioli, San Bernardino, Federigo Tozzi e Jacopo della Quercia, con la quale si comunicava che, per non meglio precisati motivi organizzativi, non era più in grado di assicurare la presenza costante del personale in entrata e in uscita dai plessi scolastici”. Il consigliere ha quindi chiesto alla Giunta “di riferire sulla vicenda e illustrare quali siano i programmi a supporto della sicurezza in entrata e in uscita presso le scuole della nostra città”. 

Il vicesindaco Corsi ha risposto precisando che “è singolare che proprio il consigliere Valentini presenti questa interrogazione visto che durante il suo mandato, il corpo di polizia municipale ha redatto una comunicazione uguale in tutto e per tutto a questa in oggetto.

Una pretestuosa polemica quindi considerando che l’oggetto della comunicazione della Polizia, a cui è seguita una mia lettera a tutti i plessi, aveva il fine di attivare, in via precauzionale, una collaborazione con le scuole”. Proseguendo poi nel dichiarare che “la polizia versa in una situazione di personale particolarmente critica, situazione che il consigliere conosce, e che ha portato notevoli criticità a cui noi abbiamo apportato rimedio con concorsi. Dal 16 dicembre, infatti, 6 agenti entreranno in servizio. Le emergenze non sono preventivabili e quindi il Corpo dei Vigili non può fisicamente sempre garantire tale servizio in tutte le scuole senesi, tranne che per le elementari. Questo aspetto però, dal 16 dicembre, sarà scongiurato. Stiamo poi intraprendendo anche un corso di collaborazione con volontari e stiamo valutando di rivolgerci a dei professionisti che liberino la polizia municipale da questo compito”.

Valentini nella sua replica ha elencato le motivazioni per cui si è dichiarato “completamente insoddisfatto”, precisando che “la lettera di due anni fa non era analoga e si riferiva solo alle scuole medie e dovuta ad un concreto allarme terrorismo che avrebbe potuto impegnare la polizia, mentre l’ultima comunicazione era  estesa a tutte le scuole soprattutto alle elementari e materne e creando allarme tra genitori e insegnati. Per quanto riguarda le assunzioni, Valentini ha dichiarato che non si facevano non per colpa dell’amministrazione precedente bensì dello Stato, che non permetteva per legge di farle. È da poco che sono stati introdotti dei correttivi per aprire a nuove assunzioni”. Sottolineando “che l’attuale amministrazione, in tal senso, ha fatto ritardi e ed errori nel concorso”, ha concluso dicendo “che vigilerà per vedere se verranno rispettati gli impegni presi durante la precedente campagna elettorale  in merito ai vigili urbani”. 

VALENTINI (PD) CHIEDE SPIEGAZIONI SULLE FOGNATURE NELLA ZONA DI MALAMERENDA 

L’estensione delle fognature nella zona di Malamerenda è stata al centro di un’interrogazione di Bruno Valentini e Giulia Periccioli (PD), discussa oggi in consiglio comunale. Il consigliere ha ricordato che “ci sono diverse utenze non allacciate alla pubblica fognatura su cui l’amministrazione aveva realizzato una prima stesura di un progetto per risolvere la questione”. Valentini ha dunque interrogato la Giunta per sapere “per quale motivo non è stato dato seguito alla progettazione in oggetto”, e per sollecitare “quanto necessario per addivenire alla soluzione di un problema annoso che costituisce un forte disagio per le famiglie della zona interessata oltre che una situazione di preoccupante degrado ambientale e una violazione delle norme sugli scarichi fognari”. 

A rispondere l’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Pugliese, che ha ripercorso i fatti: “Nel marzo 2015 alcuni cittadini senesi residenti nella zona di Colle Malamerenda, hanno fatto richiesta di essere allacciati al collettore fognario pubblico cha dal fondovalle recapita i liquami di una parte della città di Siena al depuratore di Ponte a Tressa: la zona non è servita da pubbliche fognature. I cittadini, oltre alla richiesta, si sono resi disponibili a compartecipare alla realizzazione del collettore fognario”. L’assessore ha dunque spiegato che “trattandosi di una estensione di rete fognaria, l’opera è a carico del Comune proprietario delle Reti, come stabilito dalla Convenzione di affidamento del Servizio Idrico Integrato, che può realizzarla avvalendosi di fondi propri o di altri fondi pubblici o privati ovvero in compartecipazione”. Il Comune di Siena “si è quindi attivato e ha incaricato il proprio ufficio tecnico di redigere il progetto definitivo che è stato approvato dalla Giunta il 26 aprile 2018 con una spesa interamente a carico al Comune”, ha detto Pugliese, aggiungendo che <il 3 maggio 2018, risulta convocata dall’Amministrazione una riunione a cui sono stati invitati i cittadini interessati, l’ufficio tecnico comunale e alcuni tecnici di Acquedotto del Fiora”. In questa occasione è stato illustrato il progetto e “richiesta la disponibilità dei cittadini a compartecipare all’opera assieme alla parte pubblica ma non risulta in alcun atto che siano stati definiti i livelli di compartecipazione economica”. Pugliese ha dunque annunciato di aver “immediatamente assunto l’impegno a risolvere il completamento della fognatura di Colle Malamerenda, tanto è vero che tale opera è finanziata per l’anno 2020 nel nuovo Programma Triennale dei Lavori Pubblici e la progettazione esecutiva avviata”, e concluso che “saranno attivati i contatti con i cittadini interessati, mentre è già stato interessato l’Acquedotto del Fiora che si è reso disponibile, come in altri casi, a fornire il materiale occorrente”.

Nella replica Valentini si è detto “parzialmente soddisfatto”, sottolineando che “in un anno e mezzo la Giunta e stata inerte nonostante l’intervento fosse inserito nelle programma delle opere pubbliche”. Il consigliere ha poi sottolineato “di prendere atto dell’impegno preso, seguiremo i futuri sviluppi della vicenda visto che in una precedente interrogazione era stato preso un analogo impegno per l’allacciamento all’acquedotto in strada di Montechiaro che è rimasto lettera morta. D’altronde questa è una Giunta che prende impegni e poi non li rispetta, vedremo in questo caso”. 

PER SIENA CHIEDE DELUCIDAZIONI SUL PROGETTO DI STOCCAGGIO MERCI ESTERNO ALLA MURA

Il consiglio comunale nella seduta odierna si è occupato del progetto di stoccaggio delle merci esterno alle mura per rifornire le attività commerciali del centro storico attraverso un’interrogazione presentata dai consiglieri del Gruppo Per Siena, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini. “Nel nuovo Pums si sottolinea l’esigenza di razionalizzare le entrate nel centro storico per quanto concerne i mezzi di rifornimento delle attività commerciali”, ha spiegato Griccioli, ricordando “i progetti mai realizzati per la riforma dello stoccaggio delle merci”. Da qui la richiesta alla Giunta “di essere informati sulle azioni che questa amministrazione intende adottare nei confronti delle merci indirizzate verso il centro storico e come crede di ottimizzarne lo stoccaggio per evitare i problemi di rifornimento che le derrate ingenerano sul traffico cittadino”. 

Nella risposta il vicesindaco Andrea Corsi ha sottolineato che “la tendenza che ad oggi ravvisiamo è quella che il mercato si stia indirizzando verso  una soluzione simile a quella che auspichiamo, ovvero avere centri di stoccaggi e una logistica efficace”. Il vicesindaco dunque ha riferito che “sono principalmente due gli operatori privati che riforniscono il centro storico e che tra questi il Cotas conta oltre 500 accessi giornalieri nella Ztl soprattutto nelle fasce dalle ore 8 alle 11 e dalle 14 alle 18, e ogni singolo viaggio dura intorno alle 3 ore: quindi i mezzi, con numerose merci,  scaricano in ogni viaggio”. Corsi ha dunque annunciato che “il Pums darà un importante contributo, mettendo come punto fermo il centro di distribuzione urbana con la prospettiva di migliorare il servizio anche attraverso la possibilità di un investimento e un accordo con i privati”. Ed ha annunciato che il 4 dicembre “è in programma una commissione Assetto del Territorio in cui è prevista anche un confronto sulla redazione del Pums che andremo ad adottare”. Non solo, l’obiettivo dell’amministrazione è anche quello di incentivare sempre di più la mobilità elettrica “attraverso, ad esempio,  la tariffazione diversificata per cui gli ingressi di un mezzo a motore termico vanno da 250 a 400 euro mentre quelli di un mezzo elettrico da 30 a 50 euro. Al tempo stesso andremo ad ammodernare le colonnine per la ricarica elettrica visto che quelle attuali non sono performanti e quindi poco appetibili. Non solo, firmeremo accordi per favorire la transizione ai mezzi meno inquinanti: penso ai tassisti o ai mezzi delle aziende di servizio pubblico, sia per il trasporto sia per i mezzi che si occupano dei rifiuti”.

Nella replica Girccioli ha ringraziato il vicesindaco, invitando “ad una gestione efficace ed efficiente del servizio di stoccaggio delle merci, quei mezzi che transitano nel centro storico con poche derrate a utilizzare  taxi merci per entrare nella Ztl “. Griccioli ha, infine, sottolineato “l’importanza dei mezzi elettrici a tutela del centro storico”. “Aspettiamo dunque il 4 dicembre per avviare il confronto per il Pums”, ha concluso il consigliere.

PELUSO (FI) INTERROGA LA GIUNTA SUL SISTEMA DEI RIFIUTI

Il consiglio comunale nella seduta odierna è tornato ad occuparsi del nuovo sistema di raccolta rifiuti attraverso un’interrogazione di Orazio Peluso (Forza Italia). Numerosi i quesiti posti dal consigliere alla Giunta, a partire “da quanti utenti hanno provveduto ad attivare la 6Card e che percentuale rappresentano sul totale complessivo delle famiglie interessate dal progetto; se è vero che il funzionamento della 6Card non si ancora operativo, nonostante il termine ultimo per l’attivazione della carta fosse il 12 luglio scorso, e che quindi chiunque può accedere ai cassonetti liberamente anche da Comuni limitrofi come nel caso di Taverne d’Arbia”. Peluso ha voluto inoltre sapere “se è vero che sono stati eliminati dei punti di raccolta rifiuti nelle aree interessate al nuovo sistema di raccolta, e se questo abbia comportato, come segnalato da molti cittadini, un notevole aumento di abbandoni in terra, in quanto i cassonetti sono sempre al limite della capienza; se corrisponde al vero che c’è stata una riorganizzazione delle isole ecologiche che devono essere complete di tutte le frazioni, mente in precedenza c’erano molti cassonetti dell’indifferenziato messi random e in maniera isolata, e questo fatto metteva in condizione i cittadini di non poter fare la differenziata”. Infine è stato chiesto “se sono state installate delle telecamere vicino ai punti di raccolta e, in caso affermativo, se sono state elevate multe per abbandono di rifiuti o errato conferimento; se sul territorio comunale operano anche ispettori ambientali, e, infine,  se ci sono problemi sullo svuotamento della campane multi materiale che molto spesso sono stracolme e costringono i cittadini a non poterle utilizzare in modo corretto”. 

L’assessore all’ambiente Silvia Buzzichelli ha ripercorso le tappe chiave del processo di rinnovamento del sistema rifiuti con “un primo step che ha visto l’installazione dei nuovi cassonetti informatizzati, la spedizione di quasi 12.000 tessere di cui solo 476 sono tornate al mittente, 5706 attivate e 5758 consegnate ma non ancora attivate”, ricordando poi che il numero per l’attivazione delle tessere di Sei Toscana è ancora in funzione. Per le tempistiche, l’assessore ha sottolineato che “a causa del ritardo nell’installazione dei nuovi dispositivi, da parte del gestore, siamo stati costretti a posticipare la chiusura degli stessi che, comunque, avverrà in tempi brevi, proprio per evitare che i comuni limitrofi che sono passati a un servizio stradale con nuovi cassonetti informatizzati, o a un porta a porta spinto, possano conferire i rifiuti al di fuori del proprio territorio di pertinenza. Le postazioni delle isole ecologiche hanno subito delle riorganizzazioni per dare a tutte una completezza nelle frazioni di rifiuto: organico, indifferenziato, carta, multimateriale. Questa riprogettazione, che ha portato anche all’eliminazione di alcune postazioni perché inaccessibile ai mezzi di Sei Toscana, è stata molto complessa in quanto gli spazi a nostra disposizione erano esigui. Un lavoro che sta proseguendo per potenziare alcune zone e poter ottemperare alle richieste dei cittadini anche in seguito ad alcune segnalazione. Purtroppo gli abbandoni saranno difficili da debellare completamente per svariate ragioni. Molti sacchi a terra derivano dal fatto che il nuovo cassonetto dell’indifferenziato ha una calotta volumetrica di 22 litri, e molti cittadini sono ancora abituati ad usare sacchi di volume più ampio che ovviamente non entrano e bloccano il meccanismo di apertura. Attualmente abbiamo 17 postazioni video sorvegliate, fra fisse e mobili, ossia che vengono spostate in base alle esigenze del momento, l’ultima sarà collocata in via Paolo Frajese. Nel 2018 sono state effettuate 162 sanzioni, contro i dati dell’ottobre 2019 che ammontano a 303. Sul territorio operano due operatori ambientali con 3 turni settimanali nel centro storico, urbano ed extra urbano. Abbiamo fatto incontri con i cittadini prima di partire con il nuovo piano di riorganizzazione e tengo a precisare che, l’invio delle 2 card gratuite per posta era accompagnato da un dèpliant dettagliato con tutte le informazioni sul conferimento e sul funzionamento dei nuovi cassonetti informatizzati. Negli ultimi mesi abbiamo avuto molte criticità con il servizio della raccolta del multimateriale, che nell’ottobre del 2019 ha avuto un incremento di 

70 tonnellate rispetto al dato dell’ottobre 2018, a testimonianza del fatto che i nostri cittadini stanno differenziando maggiormente e tengo a sottolineare che questo materiale è di ottima qualità”.  Ha concluso informando che è stato chiesto “a Sei Toscana di far fare un passaggio in più a Revet per lo svuotamento delle campane, e da un colloquio sia con il direttore tecnico che con l’ad dell’azienda, il gestore si è impegnato a fare dei cambiamenti sostanziali in questo servizio a partire dal gennaio 2020, in quanto allo stato attuale la situazione è inaccettabile”.

Per la risposta esauriente dell’assessore Peluso si è dichiarato “completamente soddisfatto”.

SCUOLA IL CASTAGNO, INTERROGAZIONE DI CERRETANI (IN CAMPO)

I problemi dell’impianto di riscaldamento della sede provvisoria della scuola dell’infanzia “Il Castagno” sono stati al centro di un’interrogazione presentata da Claudio Cerretani (In Campo) e discussa oggi in consiglio comunale. “Lo scorso 8 novembre i giornali locali hanno riportato la notizia che l’impianto di riscaldamento dell’Emiciclo di San Miniato, dove da inizio anno sono stati trasferiti provvisoriamente i bambini della scuola dell’infanzia “Il Castagno”, non era stato accesso”, ha detto il consigliere, aggiungendo che questo è dipeso “dalla mancanza di un allacciamento alla rete del metano”. Da qui la richiesta alla Giunta “di relazionare sulle reali motivazioni di quanto accaduto e sulle azioni intraprese per limitare i disagi ad alunni, insegnanti e personale non docente”. 

“Nello svolgimento dei lavori all’Emiciclo – ha risposto l’assessore all’Istruzione e Sport Paolo Benini – si sono succedute varie ditte che, evidentemente, non hanno portato a compimento il lavoro relativo all’impianto di riscaldamento”.

L’assessore, nell’informare che il trasferimento dei ragazzi in questa struttura, secondo informazioni in suo possesso, “è avvenuto anche per richiesta delle famiglie, così da favorire l’erogazione dei finanziamenti necessari alla ristrutturazione della scuola”, ha evidenziato “che quando si verifica una criticità servono soluzioni atte a superarla, e queste sono state prontamente  trovate dotando la scuola di un riscaldamento suppletivo e sufficiente alle necessità. Restando sull’argomento ricordo al consesso che l’immobile è dotato di un cappotto isolante che limita fortemente la dispersione energetica. Ritengo, quindi, di aver risposto prontamente all’emergenza creatasi; e colgo l’occasione per informare che l’Ufficio tecnico si è prontamente attivato al fine di risolvere il problema gas e le ulteriori esigenze emerse”.

Cerretani nel ringraziare per la risposta ricevuta, ha però ribadito che “una situazione del genere non doveva accadere, magari provando per tempo il funzionamento dell’impianto”, ed ha auspicato “che episodi del genere non riaccadano”.

LE COMUNICAZIONI DEL SINDACO DE MOSSI DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE DI OGGI

Durante la seduta del Consiglio comunale di oggi il sindaco Luigi De Mossi ha comunicato la nomina di Rosella Terreni a presidente dell’organo di controllo di Intesa; i 4 componenti del consiglio di amministrazione dell’Accademia nazionale Siena Jazz: Maurizio Astori, Simona Coco, Daniele Leonardi e  Giannetto Marchettini; la nomina del revisore unico Ato rifiuti toscana sud: Gasperini Signorini Claudio e la designazione di Franco Vaselli per la  Deputazione Generale  della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. 

INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PER SIENA SUL PUNTO PRIMO SOCCORSO AL SANTA MARIA DELLA SCALA

Attraverso una interrogazione dei consiglieri del gruppo Per Siena, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini, il consiglio comunale, nella seduta consiliare odierna, si è occupato della creazione di un nuovo punto di primo soccorso all’interno del Complesso Museale del Santa Maria della Scala. Nell’illustrazione Piccini ha ricordato che “la realizzazione è prevista nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2020/2022”. Da qui la richiesta del consigliere di relazionare in consiglio comunale su tale intervento “per comprendere la forma e i dettagli del progetto visto l’importo stanziato di 300 mila euro e di comunicare i locali individuati e quali sono, se ci sono, gli accordi con il sistema sanitario responsabile del servizio”.

A rispondere l’assessore alla Sanità Francesca Appolloni, la quale ha fin da subito chiarito che si tratta “di un progetto che l’amministrazione sta valutando, dati i costi stimati, e che ancora non è oggetto di scelta definitiva” e che non deve parlarsi di pronto soccorso, dato che: “Si tratta di una struttura poliambulatoriale di classe primo grado, ovvero extraospedaliera collocata in presidi che non erogano prestazioni di ricovero, ricavata nei locali precedentemente adibiti a farmacia del Santa Maria della Scala. Un punto, quindi, di primo intervento per il trattamento delle urgenze minori con due aree di attività: una destinata all’accoglienza e servizi amministrativi e una ad attività assistenziale ambulatoriale”. Lo scopo dell’intervento è “garantire un’attività assistenziale di tipo ambulatoriale, attraverso una visita medica completa, un’attività strumentale di imaging tramite ecografo a 2 sonde e attività di trasporto tramite ambulanza dei casi di gravità maggiore”. L’assessore ha dunque passato in rassegna i punti di forza del progetto, ovvero “la presenza di un primo intervento sanitario in area cittadina frequentata sia dai cittadini residenti che visitatori esterni e frequentemente adibita ad eventi ludico-sportivi-culturali che attraggono importanti masse di visitatori”. Non solo, ci sarà “una riduzione del flusso di utenza verso il Pronto Soccorso delle Scotte, con invio diretto solo dei casi appropriati e la possibilità di sviluppare attività di promozione e prevenzione della salute in tutte le fasce di età basati su conoscenze epidemiologiche  e sulla partecipazione informata dei cittadini. Rafforzare infine il rapporto con l’ospedale favorendo la divulgazione delle modalità di accesso alle varie prestazioni specialistiche e strumentali”. Venendo all’iter del progetto Appolloni, ha indicato una serie di possibili alternative, a partire “dal rilascio di Permesso a Costruire in deroga agli strumenti urbanistici vigenti ai sensi dell’art.14 del DPR 380/2001”; in alternativa “l’approvazione del progetto esecutivo con deliberazione del Consiglio Comunale in quanto opera pubblica o di pubblica utilità” o viceversa “procedendo alla stesura ed approvazione della variante urbanistica che preveda la nuova destinazione d’uso”; l’ultima opzione “la più snella e più papabile, per la quale è sempre previsto un passaggio in Consiglio Comunale con relativa delibera consente il cambiamento, da intendersi anche come integrazione, di un Servizio o attrezzatura pubblica con un altro, cioè, nello specifico, l’inserimento tra i servizi del  Santa Maria della Scala, che attualmente prevede Servizi Culturali e Religiosi, anche dei Servizi ospedalieri”. Appolloni ha dunque spiegato che “l’iter prevede che il Servizio Urbanistica predisponga una modifica, e non una Variante Urbanistica, della scheda specifica del complesso Santa Maria della Scala che  che dovrà essere approvata con delibera di Consiglio Comunale. Una volta esecutiva sarà possibile presentare ed approvare il progetto esecutivo dell’intervento”. L’assessore, dopo aver specificato che la stima dei costi dell’intervento è pari a 700mila euro, ha spiegato che “le spese di restauro sono consistenti e tengono conto delle specifiche previste per un eventuale impiego sanitario dei locali che, al momento, sono privi di utilizzo e comunque dovranno essere oggetto di obbligata ristrutturazione”. In ogni caso, ha concluso, “la stima dei costi fatta nel Programma triennale dei lavori pubblici 2020/2022 è prudenziale. La cifra è in corso di valutazione sia con riferimento alle spese sia all’innegabile funzione sociale”. “In ultimo mi preme sottolineare – ha aggiunto Appolloni – che riportare un presidio medico all’interno del Complesso museale significa mantenere concretamente viva la memoria di quello che ha rappresentato, nei secoli, l’antico Spedale per i senesi e i pellegrini che, nell’antichità, qui trovavano accoglienza e cure. Con la realizzazione del punto di primo soccorso il Comune restituisce, al Santa Maria della Scala, anche se in minima parte la sua funzione originaria”.

Nella replica Piccini ha detto di “prendere atto della risposta e delle informazioni date” e fatto presente che “tutto questo progetto, nonostante il 2020 sia alle porte, è in una fase veramente “pre” per quanto riguarda sia la natura fisica sia gestionale, perché non si capisce ad esempio a quale ente del servizio sanitario regionale si faccia riferimento ovvero chi metterà personale e strumentazione”. Il consigliere ha poi puntato il dito sul fatto che “gli spazi vuoti nel centro storico esistono e invece che al Santa Maria della Scala che sta prendendo forma in base all’ultimo arrivato: dalla collezione d’arte moderna alla Spannocchi, senza invece fare azioni sulla Pinacoteca, e ora l’ambulatorio”. Sul punto di primo soccorso il consigliere ha aggiunto che “si guarda indietro e non avanti” e sottolineato che “poteva essere l’occasione per realizzare il primo centro specializzato sugli effetti sociali, etici delle protesi che mettesse insieme ricercatori e formazione in un’epoca sempre più digitale, e continuare una presenza assistenziale proiettata al futuro. E’ evidente che non esiste una visione strategica sul Santa Maria della Scala e, tantomeno, per la città che possa rilanciare l’economia reale”.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE HA RICORDATO LA FESTA DELLA TOSCANA, 30 NOVEMBRE, E IL CINQUANTENNALE DELLA COSTITUZIONE DELLA REGIONE TOSCANA

Nel consesso odierno, il presidente del Consiglio Comunale Marco Falorni ha ricordato che il prossimo 30 novembre avrà luogo la Festa della Toscana e che nel 2020 si celebrerà il cinquantennale della Costituzione della Regione Toscana.

“Il tema della festa di quest’anno – ha dichiarato Falorni – verterà su: “Dal Rinascimento al Granducato al cinquantennale della costituzione della Regione Toscana”. Tema che ci ricorda un periodo storico lungo e ricco di avvenimenti e significati, anche per Siena. Solo a titolo di curiosità, voglio rammentare che proprio nella nostra città, nell’archivio storico dell’Università, è conservata l’unica bandiera italiana che, su un lato, riporta lo stemma granducale degli Absburgo Lorena. Era il drappo che doveva accompagnare il corpo di spedizione dei volontari universitari senesi che si batté eroicamente a Curtatone ma rimasto a Siena e, attraverso una vicenda complicata e fortunosa, è arrivato fino a noi.

Il Presidente ha poi continuato richiamando alla memoria “che la Toscana celebra annualmente la propria festa il 30 novembre, perché in questo giorno del 1786, il granduca Pietro Leopoldo di Lorena, primo al mondo fra i capi di stato, decise l’abolizione della pena di morte. Ebbene, noi senesi a buon diritto possiamo vantare di aver messo un seme contro la pena di morte, in tempi davvero estremamente precoci. E chi, se non la nostra più grande concittadina di sempre, Santa Caterina, poteva farlo?

Dunque, Caterina, nella sua Lettera 170 scritta a Piero marchese del Monte, magistrato e podestà di Siena, volle riferirsi al caso di un giovane che era penetrato in un convento di monache benedettine, minacciando di dare fuoco all’edificio se le stesse non lo avessero compiaciuto, compiendo così un reato che, a quei tempi, siamo in pieno Trecento, era senz’altro perseguibile con la condanna a morte.

Riportando quanto scritto dalla Santa al magistrato “vi prego e vi costringo che voi ci poniate quel rimedio che vi pare, e più convenevole; sì che si ponga rimedio a tanta abominazione”, e ancora: “Non vorrei, però, che egli perdesse la vita: ma d’ogni altra pena io sarei molto consolata”, il Presidente ha sottolineato quale fosse il pensiero della giovane: ” la nostra Santa diceva sì alla giusta pena per punire il reato, ma no alla pena di morte, perché della vita umana è padrone solo Colui dal quale la vita stessa viene. E sempre nella stessa Lettera 170 Caterina scriveva: “Siate vero giudice e signore nello stato che Dio v’ha posto; e drittamente rendiate il debito al povero, e al ricco secondo che richiede la santa Giustizia, la quale sempre sia condita con misericordia””. Concludendo che “questi sono concetti di estrema e sempiterna attualità.

TRASPORTI, INTERROGAZIONE DI VALENTINI E PERICCIOLI (PD) SULLE AGEVOLAZIONI PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI

La mancata convenzione per agevolare l’uso del trasporto pubblico in favore degli studenti universitari è stata al centro di un’interrogazione di Bruno Valentini e Giulia Periccioli (Pd), discussa oggi in consiglio comunale. Periccioli, dopo aver affermato che “ad oggi Siena è l’unica realtà universitaria toscana dove ancora non è stata definita una nuova convenzione” e che “per adesso il Comune si è limitato ad ipotizzare l’utilizzo agevolato del bike sharing”, ha interrogato la Giunta “per sapere se non intende addivenire con Ardsu, le due Università e l’azienda Tiemme, a una nuova convenzione finalizzata a migliorare e incentivare  l’utilizzo del trasporto pubblico locale da parte degli studenti universitari, integrando con un congruo contributo economico l’apporto degli altri partner dell’accordo”. Periccioli ha inoltre chiesto di “conoscere e capire quale sarà il contributo del Comune di Siena e con quali modalità contribuirà e parteciperà nel favorire l’utilizzo del servizio pubblico ed incrementarne le corse verso i luoghi di studio ed i servizi ad esso collegati”.

Nella risposta il vicesindaco Corsi è partito da un’analisi del bike sharing: “Stiamo portando avanti un investimento importante per renderlo efficiente ed appetibile visto che abbiamo trovato un servizio non adeguato, con affidamenti e collaborazione a ditte che non adempievano in maniera anche molto grave agli impegni assunti, mettendoci in grossa difficoltà”. Il vicesindaco ha dunque annunciato che “nei prossimi mesi installeremo nuove postazioni che riteniamo più funzionali e una di queste avrà una particolare vocazione per la popolazione studentesca perché sarà posizionata a ridosso della residenza di San Miniato, vicino all’ospedale visto che il collegamento con il centro storico è uno dei più richiesti”.  Passando ad affrontare le agevolazioni per gli studenti universitari, Corsi ha sottolineato che “il Comune ha partecipato a tutte le riunioni convocate per arrivare a un accordo che possa replicare quello che è stato siglato in altre città ma non può essere identico per Siena perché la popolazione studentesca, la conformazione della città e la dislocazione delle facoltà è diversa rispetto a Firenze e Pisa”. “Stiamo valutando inoltre anche un servizio integrato tra autobus e bike sharing destinato alla comunità studentesca: una singola tessera potrà servire sia per l’abbonamento scontato per il Tpl, secondo quanto concordato tra Azienda Diritto allo Studio, Università e Tiemme, sia per utilizzare il bike sharing come collegamento intermodale”. Il vicesindaco ha dunque affermato di ritenere “un errore di prospettiva, la richiesta contenuta nell’interrogazione di impiegare massicci fondi del Comune per andare a calmierare o rendere gratuito il servizio per gli studenti: non ritengo corretto usare le tasse dei senesi per beneficiare una singola categoria: dovrebbero invece essere destinate a migliorare i servizi per l’intera comunità”. Corsi ha dunque ricordato che il Comune ha sempre dato disponibilità ad incontri ma “in una riunione la componente studentesca  aveva espresso contrarietà a sottoscrivere l’accordo, in quella successiva altri componenti del tavolo non erano disponibili e la prossima convocazione è il 6 dicembre in cui spero che si possa addivenire alla soluzione migliore per tutta la città e non solo per la comunità studentesca”.

Nella replica Periccioli si è detta “completamente insoddisfatta” perché “il vicesindaco ha parlato di tutto ma non ha risposto a quello che chiedevo”. Dopo aver sottolineato che “gli studenti universitari sono una risorsa della città perché producono reddito e cultura”, Periccioli ha detto che “non si capisce quale sia la posizione espressa dal Comune nelle varie riunioni” e sottolineato di non aver ricevuto informazioni “sul costo della carta integrata bike sharing – bus o sulle linee di Tpl che si intende potenziare vista la  conformazione particolare del territorio”. “Il vicesindaco ha solo detto che chi c’era prima ha lasciato le bici rotte” e quindi “aspetteremo le prossime riunioni per conoscere quale sia la posizione dell’amministrazione”, ha concluso la consigliera.

APPROVATA LA MOZIONE DEL GRUPPO FRATELLI D’ITALIA SUL CONTROLLO DELLA FAUNA NEL TERRITORIO COMUNALE INTEGRATA DA UN ORDINE DEL GIORNO DEL GRUPPO PER SIENA

La presenza massiccia di cinghiali e caprioli che oltre ad arrecare danni alle colture agricole sono spesso causa di incidenti stradali è stata al centro della mozione presentata e approvata ieri in Consiglio comunale da Alessandra Bagnoli, Maurizio Forzoni e Bernardo Maggiorelli (Fratelli d’Italia). Bagnoli, informando l’aula che Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura del Senato ha presentato alcuni disegni di legge per rivedere la normativa in materia di caccia, volti a coniugare le necessità ambientali e faunistiche con quelle degli agricoltori sempre più danneggiati dal proliferare di questi animali (i cinghiali sono aumentati del 400% in trenta anni), e  di come la Regione Toscana, competente per materia “non appaia sensibile alla problematica”, ha chiesto l’impegno del sindaco e della giunta a farsi promotori di un’azione politica volta a sensibilizzare i cittadini. Nello specifico “a tenere pulite le aree verdi e i boschetti di proprietà che, oltre ad eliminare potenziali luoghi di ricovero degli animali, abbatte notevolmente il rischio incendi. E ad effettuare una campagna di comunicazione istituzionale per limitare al amassimo comportamenti scorretti, anzi pericolosi, derivanti dall’abbandono di cibo o rifiuti organici al di fuori degli appositi cassonetti o, peggio ancora, ai margini delle zone verdi”.

La mozione è stata integrata da un ordine del giorno firmato da Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini del Gruppo Per Siena, in cui è stato chiesto un impegno del sindaco ad attivarsi con la Regione “per adottare procedimenti ci censimento più scientifici e corretti per la verifica della presenza degli ungulati tramite il contributo dell’Università di Siena, così come previsto dalla legge regionale; adottare una caccia di selezione; stimolare la sperimentazione di barriere olfattive e gustative repellenti; inibire i foraggiamenti intensivi ed estensivi con sanzioni in caso di flagranza o reiterazione; effettuare rimboschimenti mirati e valutare concretamente la sterilizzazione con esca”. Per ciò che riguarda la sicurezza stradale è stato chiesto “di individuare le strade e i tratti dove avvengono in modo più frequente gli incidenti, migliorare la cartellonistica stradale e sistemare le recinzioni ai lati delle strade e inserirvi  dei catarifrangenti diretti ai lati che rifrangano il fascio di luce dei fari delle auto verso i margini esterni delle carreggiate così da scoraggiare gli attraversamenti. Effettuare campagne di educazione per una guida più attenta”. Infine nell’emendamento è stato chiesto “di comprendere come siano stati utilizzati i fondi Ue affidati alla Regione Toscana del progetto denominato Life Strade”.

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