"Livello di spesa, tempi e incertezze sulla strategia lasciano perplessità”
 
																		                                                                                            SIENA. “I conti si fanno alla fine, e dovremo certamente riparlarne a gennaio. Ciononostante, a prima vista l’impegno di spesa destinato al concerto di Capodanno appare eccessivamente oneroso”. È questo il commento di Monica Ciacci, responsabile della sede di Siena in Confesercenti, in merito alle anticipazioni sul cartellone di eventi “Siena incanta” presentato dall’Amministrazione comunale la scorsa settimana, ed in particolare ai costi correlati. “Se la stima di investimento per il concerto di Irama è realmente pari a 655 mila euro, abbiamo forti dubbi sull’opportunità di destinare tale cifra a un evento che si esaurisce nell’arco di poche ore; forse sarebbe stato più opportuno ripartire queste risorse su un periodo più ampio e su una serie di iniziative diversificate. Inoltre, pur accogliendo con favore la scelta di tornare a proporre un evento in piazza per la notte di San Silvestro, assente lo scorso anno, l’annuncio è arrivato con un preavviso maggiore rispetto al passato ma comunque a meno di tre mesi dalla ricorrenza. E tra zero e oltre 650 mila euro, esistono pur sempre vie di mezzo”.
Secondo Confesercenti, “il rischio di questa impostazione è quello di ‘bruciare’ risorse significative senza che ciò risponda ad un’efficace strategia di intrattenimento e di promozione turistica. Sosteniamo da tempo che Siena necessiti d’ interventi concreti e di una programmazione capace di attrarre visitatori non solo per brevi appuntamenti, ma di allungare la permanenza media – aggiunge Ciacci. Con questo spirito abbiamo accolto a fine estate la richiesta di collaborare agli eventi festivi esposta dal Comune. Non abbiamo partecipato nel merito a certe scelte, e per noi è legittimo e ammissibile avere perplessità sulla reale efficacia. Un dato di fatto è che, a distanza di mesi, resta in sospeso il percorso avviato dal Comune sul Turismo, che include il Piano Strategico, la costituzione della DMO (Destination Management Organization) e della sua cabina di regìa, essenziali per un Destination management professionale ed efficace. Su questo fronte, ci auguriamo di ricevere quanto prima aggiornamenti concreti e operativi”.
 


 
		
 
 
                                                                
                                



