Piccini: "Poca chiarezza sulle cifre e sugli sponsor"

di Pierluigi Piccini
SIENA. L’assessore allo Sport Lorenzo Lorè ha provato a rispondere alle critiche sul concerto di Giusy Ferreri allo stadio Franchi, ma invece di chiarire, ha lasciato molte domande aperte.
Il costo dell’evento è molto alto: oltre 250mila euro tra il compenso dell’artista (170–180mila euro) e 73mila euro per coprire il campo. Ma l’assessore non dice la cifra esatta. Eppure si tratta di soldi pubblici: la trasparenza dovrebbe essere la prima regola.
Lorè parla di un “esperimento” per vedere se lo stadio può essere usato anche per altri eventi in futuro. Ma fare un esperimento che costa così tanto, senza un piano preciso e pubblico, sembra più un azzardo che una scelta ragionata.
Anche sulle sponsorizzazioni non c’è chiarezza: non si sa chi ha contribuito, con quanti soldi e con quali accordi. Dire che “una parte dei costi è coperta dagli sponsor” non basta: servono dati precisi e verificabili.
In più, non viene detto se il parcheggio dello stadio era disponibile durante l’evento. E questo è un punto importante: perché il parcheggio è normalmente a pagamento, e se è stato chiuso per due o tre giorni — come è probabile, per montaggio, smontaggio e sicurezza — il Comune ha perso quegli incassi. Anche questa è una voce di bilancio che andava considerata e spiegata, ma nessuno ne ha parlato.
Alla luce di queste mancanze, l’amministrazione dovrebbe fornire informazioni chiare e documenti accessibili. Quando si spendono centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, ogni scelta deve essere giustificata in modo trasparente, prima e dopo l’evento.