"Gli amministratori locali già considerano loro l'aeroporto e voglio spadroneggiare in tempi brevi"

SIENA. Ieri il ministro della Cultura Giuli era a Siena ad aprire al SMS il seminario di studi “Cambiamento climatico e tutela del paesaggio: tra cultura, natura ed identità”. Nel corso del suo intervento ha ricordato come “Siena sia un esempio naturale di equilibrio tra ambiente urbano e paesaggio e quindi un patrimonio da tutelare, valorizzare e promuovere”. Intervistato, ha ricordato come le istituzioni debbano essere attente alle dinamiche e alle richieste dei cittadini in materia di ambiente e paesaggio, e “non attendere che sia il cambiamento climatico a determinare le nostre azioni, ma che sia una forma attiva al approccio ai cambiamenti climatici e alle modifiche del paesaggio ad orientare le nostre scelte“.
Chissà se il ministro era a conoscenza che tra gli astanti ci potessero essere anche gli amministratori locali, che proprio in questi giorni hanno posto in pratica comportamenti diametralmente opposti. Non ascoltando le istanze dei cittadini di un comune limitrofo dove insiste uno scalo aeroportuale che già considerano loro e sul quale si augurano di spadroneggiare in tempi brevi. Lo sapesse, probabilmente non li considererebbe “degni rappresentanti” dell’affresco del “Buon Governo” di Ambrogio Lorenzetti, che occupa la sala della Pace – un tempo chiamata Sala dei Nove – in Palazzo Pubblico. Le mura sottilissime disegnate dal Lorenzetti intendono dimostrare come gli amministratori fossero attenti anche a quello che accadeva fuori le mura tanto da considerare l’ambiente circostante un unicum con la città. E quindi da tutelare e promuovere.
Proprio le parole del ministro Giuli.
Comitato Ampugnano