L’impatto della crisi Covid 19 a Siena (ma più genericamente in Toscana) è stato tra i più elevati, proprio a causa della sua specializzazione manifatturiera nelle produzioni tradizionali del Made-in-Italy
SIENA – “È una potenza di fuoco”: è questa la sarcastica frase riportata sullo striscione che i militanti di CasaPound Siena hanno affisso nella mattinata di oggi, per criticare le misure economiche messe in campo dal Governo dopo l’emergenza Coronavirus.
“Sono passati esattamente quattro mesi – afferma Marzio Fucito, responsabile provinciale senese della tartaruga frecciata – da quando, in una delle sue logorroiche conferenze stampa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciava misure straordinarie per fronteggiare la crisi economica dovuta al lockdown. L’ex ‘avvocato del popolo’ aveva straparlato in quell’occasione di una ‘potenza di fuoco’, per usare le sue parole, di 750 miliardi di euro, ma alla prova dei fatti gli aiuti annunciati si sono rivelati un tremendo bluff. La verità, che il governo giallofucsia nasconde alla Nazione, è quella di un Paese che a fine anno vedrà il PIL contrarsi di circa il 10%, in cui le attività produttive e commerciali stanno riprendendo con difficoltà”.
“La situazione della nostra provincia – prosegue l’esponente di CasaPound Italia – non è migliore che nel resto d’Italia. Nel solo primo trimestre dell’anno in Provincia di Siena di calcola una pesante diminuzione occupazionale ed un tragico rapporto di mancato export (in negativo addirittura del 12%) mentre migliaia di lavoratori non ricevono ancora la cassa integrazione in deroga o hanno percepito una sola mensilità da marzo. L’impatto della crisi Covid 19 a Siena (ma più genericamente in Toscana) è stato tra i più elevati, proprio a causa della sua specializzazione manifatturiera nelle produzioni tradizionali del Made-in-Italy e dell’importanza dei comparti del commercio e del turismo nel settore terziario. Il dato ancor più sconfortante che viene fornito dalla Camera di Commercio è la proiezione di ripresa, fissata ipoteticamente e senza troppa convinzione al 2022″.
“Con buona pace delle cifre sbandierate dal premier – dichiara ancora il responsabile del movimento – i finanziamenti alle imprese arrivano con il contagocce, data la ritrosia del sistema bancario a fare credito nonostante le presunte garanzie offerte dallo Stato: i pochi spiccioli erogati a fondo perduto non bastano per tutti e vengono polverizzati in pochi istanti in occasione di ‘click day’ gestiti con inefficienza estrema. I ristoratori, gli operatori del turismo, gli artigiani e tutte le categorie più colpite sono sul piede di guerra, come dimostrano le proteste inscenate a Siena ed in tutta la regione da alcuni comitati e la simbolica restituzione delle chiavi degli esercizi effettuata dai rispettivi titolari addirittura durante il periodo di lockdown”.
“Con questi presupposti – conclude Fucito – cosa accadrà in autunno, quanto si saranno esauriti i fondi per la cassa integrazione e terminerà anche il blocco dei licenziamenti? Ci avviamo verso uno dei momenti più difficili della storia di questa Nazione e il Governo continua a mentire e a riempirci di chiacchiere, peraltro vendendoci come panacea di tutti i mali l’inconsistente Recovery Fund europeo o addirittura tentando di esporci al pericolo mortale del MES. Contro le bugie di Conte CasaPound continuerà a schierarsi al fianco dei cittadini italiani e si batterà affinché questo governo illegittimo vada a casa e la parola torni finalmente al popolo”.