
SIENA. “Un accordo importante che getta basi solide per la reindustrializzazione del sito, un’offerta frutto di una trattativa che rispetta la perizia indipendente sull’immobile effettuata da Invitalia. Disciplinati i termini e le condizioni della compravendita è ora possibile dare seguito agli obiettivi di rilancio produttivo e di tutela occupazionale per il sito toscano attraverso la costituzione di una società tra Comune di Siena e Invitalia. L’atto di indirizzo sarà discusso in Giunta martedì prossimo, 29 luglio, in attesa del passaggio poi in Consiglio comunale”.
Questo il commento del vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani alla notizia della sottoscrizione dell’accordo preliminare dell’Agenzia Invitalia, d’Intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la società Duccio Immobiliare 1 Srl per la compravendita dello stabilimento Beko Europe di Siena.
“Il Comune – prosegue Capitani – si impegna a costituire una società all’interno della quale Invitalia conferirà integralmente l’immobile, mentre spetterà al Comune di Siena versare poi il 20 per cento come partecipazione di capitale. Da sottolineare il fatto che l’oggetto della società stessa contenga l’esercizio di attività finalizzate alla riqualificazione e mantenimento del sito stesso come la sua gestione, manutenzione, valorizzazione e sviluppo, oltre che la promozione e l’attuazione di attività connesse alla reindustrializzazione del sito produttivo e a politiche di tutela occupazionale e di efficientamento energetico quali servizi di interesse generale in attuazione dei principi statutari del Comune ”.
“Viene così scongiurato – aggiunge Capitani – mettendolo nero su bianco, che l’immobile possa finire nel completo deperimento, essendo la sua manutenzione contenuta nell’oggetto sociale stesso della società che si andrà a costituire. Da specificare inoltre che per la riqualificazione del sito non si andrà ad utilizzare solo risorse comunali essendo contenute all’interno dello statuto precise menzioni in riferimento alla gestione degli incentivi e al possibile utilizzo di strumenti e fondi pubblici e privati”.
Nei giorni precedenti la struttura finanziaria competente del Comune ha valutato la sostenibilità sotto il profilo economico e dei vincoli di bilancio dell’ente oltre che ritenere congrua la due diligence di Invitalia rispetto ai valori di mercato.
“Ad una situazione eccezionale e urgente come quella rappresentata dal caso Beko – conclude il vicesindaco Capitani – il Comune risponde con un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana tesa a mantenere il sito industriale e ad attrarre investitori che siano in grado di investire su un polo industriale efficace e moderno. Partire dall’immobile e dalla sua riqualificazione era fondamentale e necessario per tenere alto lo standard della attività produttive che andranno svolte al suo interno nei prossimi anni”.