David Rossi (Foto di Augusto Mattioli) In primo luogo vogliamo esprimere ammirazione ed un sincero sostegno alla sua famiglia che, in questi lunghi 12 anni, si e’ impegnata e prodigata affinché’ si giungesse alla verità’, che finalmente, sta emergendo e che tutti i cittadini senesi consapevoli ed onesti si aspettano da troppo tempo.
L’ottimo lavoro sin qui espletato dalla Commissione d’inchiesta parlamentare ha sgombrato il campo dalle illazioni, dai depistaggi, dalle false deposizioni, che, auspichiamo, siano a loro volta oggetto di opportune indagini per evidenziate le responsabilità’ di chi ha contribuito a costruire “una verità’ di comodo”.
Un sostanziale supporto all’eccellente lavoro della Commissione è stato dato da alcune testimonianze particolarmente significative, finora stranamente ignorate, che hanno consentito di chiarire aspetti fondamentali degli eventi ed aperto la strada alla possibilità’ concreta di identificare i responsabili della caduta e del conseguente decesso di Rossi.
Un ultimo pensiero lo riserviamo a coloro che, nel corso di questi anni, hanno pervicacemente riproposto all’opinione pubblica la tesi del suicidio, nonostante che, subito a distanza di pochi mesi dalla tragica scomparsa, emergessero i primi elementi che facevano sorgere dubbi su questa tesi.
Nel corso del tempo si sono moltiplicati particolari e dettagli, grazie alla pubblicazione di libri, come quello del fratello di Rossi, arricchito da un corredo fotografico dettagliato ed esplicito, di articoli di giornale, di programmi televisivi, che hanno palesemente sconfessato l’ipotesi del suicidio.
A questo punto auspichiamo che si possano a breve identificare le responsabilità e le complicità nella morte di David Rossi ed individuare le motivazioni che hanno scatenato l’azione omicidiaria”.






