
SIENA. “Innegabile che l’auspicio primario era quello di poter conquistare la Toscana e strapparla, dopo decenni, al centro sinistra. Pur con la consapevolezza che la stratificazione di decenni di potere si scalfisce con un lavoro progressivo e non con una singola spallata. E’ comunque un elemento di riflessione e sarebbe politicamente improduttivo se non lo fosse”, così Lorenza Bondi a commento della vittoria riportata da Eugenio Giani.
“Non posso, però, non fare un’analisi del voto essendo stata interessata direttamente come capolista. Su questo aspetto, a numeri finali, registro una personale soddisfazione per il risultato che ho ottenuto. Le 1.180 preferenze prese sul territorio della provincia di cui 604 sul Comune di Siena voglio leggerle come un piccolo tassello del lavoro che nel quotidiano viene portato avanti come amministratore locale nonché come cittadina che vive la propria Comunità nel quotidiano. Mantenendo un rapporto umano diretto perché le persone non sono interruttori che puoi chiamare solo a ridosso di una votazione, ma devi coltivare con empatia i rapporti prima di tutto dal punto di vista umano”.
La dirigente di Forza Italia conclude con un’ultima riflessione “Quando si cercano le preferenze da candidati in un Partito ciò che è ‘corale’ è l’obiettivo finale, ossia il raggiungimento del miglior risultato possibile per la lista in cui si corre, ma la temperatura personale in termini di gradimento è necessariamente singola, misurata sulla capacità di penetrazione che si ha nelle realtà in cui si vive. Per questo, alla luce dei numeri che giudico personalmente buoni, mi sento di ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta perché mi hanno riconosciuta come ‘una del popolo’, complimento più bello che ho ricevuto in questo mese di campagna elettorale”