Il candidato al consiglio regionale afferma "Ora servono risorse vere sulla legge di bilancio 2026"

SIENA. «I dati resi noti dalla Fondazione Gimbe confermano purtroppo quanto le Regioni, in prima linea nella gestione quotidiana del Servizio sanitario, denunciamo da tempo: il nostro Sistema sanitario nazionale sta subendo un definanziamento strutturale e silenzioso mascherato perché le risorse stanziate dal Governo non tengono conto dell’inflazione, dell’aumento della spesa farmaceutica, dei costi energetici». Simone Bezzini, assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana e candidato al consiglio regionale per le elezioni del 12 e 13 ottobre prossimi, commenta così l’ottavo rapporto della fondazione Gimbe.
«La Toscana ha sempre difeso un modello sanitario pubblico, universalistico e di qualità, ma oggi più che mai abbiamo bisogno che il Governo assuma un impegno concreto: serve un piano per portare il finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale al pari della media europea, a partire dalla prossima Legge di Bilancio. Inoltre – aggiunge Bezzini – il criterio attuale di riparto del Fondo, come sottolineato anche da Gimbe, è ormai inadeguato. La Toscana è tra le Regioni che, pur mantenendo standard elevati di qualità e accessibilità, rischia di essere penalizzata da un sistema che non tiene sufficientemente conto dei nuovi bisogni di salute, delle differenze demografiche e delle disuguaglianze sociali. Servono criteri più equi, trasparenti e in linea con i principi costituzionali di uguaglianza e tutela della salute. La Regione Toscana continuerà a esse capofila per la battaglia nazionale a difesa della sanità pubblica e del diritto alla salute per garantire un Sistema Sanitario davvero universalistico ed equo».