
di Andrea Pagliantini
SIENA. Nella città che ambiva a diventare capitale della cultura europea nel 2019, quando la necessità corporea si fa pressante nel fulcro storicoattorno al paliesco anello di tufo o si hanno ingenti capacità “ristrettive” o si hanno accorgimenti di bardature assorbenti, dato che i bagni pubblici posti in via del Sole, ovvero sottostanti a Piazza del Mercato, a pochi passi dalla piazza salotto buono di Siena, da giorni sono inagibili.
Luogo pubblico che già non brilla di splendore, ma il cui apporto alle vie urinarie di un gruppo di giovani americani poteva essere risolutivo senonché incuria, scarso senso civico delle persone, scarsa prospettiva di accoglienza e massima monetizzazione non facessero sì che da parecchi giorni la macchina che ingoia i cinquanta centesimi per aprire il tornello verso la liberazione, non fosse manomessa, colpita offesa, lasciata li nella quiete di un troppo frequente oblio.