Mps: ancora un'assemblea senza sussulti

di Augusto Mattioli
SIENA. Che la rappresentazione inizi. Attori, i soliti o quasi. Nella giornata di Giovedi 24 novembre è andata in sccena la lunga assemblea degli azionisti di banca Mps. Avendone seguite tante, sia ai tempi in cui tutto sembrava andare con il vento in poppa sia quando la crisi ha iniziato a mordere, abbiamo visto gran parte delle solite facce al microfono (certo non è mancata anche qualche new entry vista l’importanza dei temi all’ordine del giorno), per fornire le solite argomentazioni, per confermare quanto detto nelle precedenti assemblee. Possiamo dirlo? Una noia grande per chi ha dovuto seguire i lavori.
Certo le nostre osservazioni non vogliono entrare nel merito o criticare la sostanza di quanto è stato detto o le opinioni espresse nei singoli interventi. Ma quanto ognuno dei soliti ha cominciato a parlare era come se ascoltassimo un 33 giri rigato. Il solido modo di esprimersi, anche le solite parole, tutto uguale, come se niente fosse cambiato. Ma, del resto, la situazione della banca da anni è sempre la stessa di quando la crisi è iniziata. C’è da sperare che quanto è stato deciso al termine della maratona oratoria possa avere risultati positivi e sentire alle prossime assemblee una recita diversa.