Mps non è più cosa nostra... ma se ne parla come se lo fosse

SIENA. Si continua – in consiglio comunale – a parlare di Monte dei Paschi come se Siena avesse ancora, tramite la Fondazione, la maggioranza delle azioni come una manciata di anni fa. L’unico problema di cui occuparsi veramente è quello del mantenimento della sede della direzione generale a Siena, che vuol dire mantenimento del posto di lavoro. Come hanno detto nella loro recente interrogazione i consiglieri Corsi, Falorni e Bianchini. Bisognerà poi vedere cosa riuscirà a fare la città, vedi le varie istituzioni senesi ma ancne la Regione toscana per evitare il definitivo addio della banca (che oggi sembra essere in un limbo) a Siena. Questo è il problema. Poi si può anche parlare di come va il l titolo Mps anche perchè il suo andamento si ripercuote sulla Fondazione che detiene l’1, 50% delle azioni della banca che fu di Siena. Un gruzzolino da non disperdere.
Già, la banca. Molti senesi non la sentono più come propria dopo quanto è stato fatto negli ultimi anni da chi negli anni ha messo il becco nelle strategie della banca. Ovviamente da chi è stato presidente della Banca al tempo dell’operazione Antonveneta ma anche dai sindaci , dai presidenti della provincia, dai segretari di partito, dai presidenti della Fondazione che si sono succeduti dall’inizio del secolo ad oggi. Gira e rigira, sono quasi sempre i soliti nomi.