Le sfilate romane pre-elettorali a Siena

di Augusto Mattioli
SIENA. Arrivano (magari anche in ritardo), comiziano anche in maniera torrenziale, avendo di fronte solo giornalisti che devono ascoltare fiumi di parole da cui ricavare i loro servizi. Si permettono (alcuni) di parlare di cose raccontate. Si rivolgono all’appena conosciuto candidato/a con un “ma quanto è bravo/a” e se ne tornano da dove sono venuti, non prima di aver fatto una giratina elettorale per il corso. Soddisfatti di aver fatto la dovuta passerella. Un vizio, peraltro, che c’è sempre stato.
In questa campagna elettorale – domani si chiude il primo tempo – ne abbiamo avuti di esponenti politici nazionali che ci hanno deliziato della loro presenza. Ma non crediamo proprio che abbiamo contribuito a spostare voti favore del loro candidato/a. Per le ovvietà nei loro ragionamenti fatti in presenza di chi già era convinto del proprio voto. E non in comizio in piazza.
Per fortuna arrivano tre giorni di silenzio elettorale…
Da martedì prossimo inizierà il secondo tempo. Speriamo solo che ci vengano risparmiate altre banalità e battute buone per i giornali. E si parli – finalmente – di problemi veri.