L'importanza delle università nella considerazione dei candidati sindaco

di Augusto Mattioli
SIENA. L’ennesimo dibattito elettorale tra gli otto candidati sindaci al comune di Siena, svoltosi venerdì 28 aprile all’Università per Stranieri, ha messo in evidenza un aspetto: le università senesi sono punti fermi per la crescita culturale, economica e sociale del capoluogo. Diciamo che tutti i candidati sindaci si sono trovati d’accordo sul fatto che gli atenei non possono essere ignorati. Con esse è necessario che il futuro primo cittadino abbia un rapporto concreto fin dall’inizio del mandato, nel pieno rispetto dei ruoli.
Gli studenti, i professori sono una ricchezza non solo culturale per la città. Ma anche economica, visto che gli studenti, tanto per fermarsi a loro, contribuiscono non poco alla ricchezza della città, pagando molto spesso affitti alti per abitazioni non sempre all’altezza, magari anche in nero. I senesi non li devono considerare, in sostanza, limoni da spremere,
Per cui serve che il futuro sindaco abbia davvero una forte attenzione al mondo che ruota attorno alle università e a chi studia a Siena, compresi anche i giovani musicisti che frequentano le varie istituzioni musicali.
Dunque il futuro primo cittadino abbia rispetto per i luoghi della formazione e della cultura (e anche, indirettamente, economia) e si muova di conseguenza.
Non vorremmo piu vedere quindi, tanto per ricordare il recente passato, che la poltrona riservata al primo cittadino in occasione dell’apertura dell’anno accademico rimanga del tutto vuota . Una figuraccia quell’assenza, le cui motivazioni non sono mai state spiegate dal sindaco De Mossi, ora sostenitore e suggeritore di idee e progetti del candidato “civico” e “civil servant” Massimo Castagnini. Che, se eletto, speriamo non diserti l’apertura dell’anno accademico prossimo…