Un 20enne doveva restare nel luogo di residenza in provincia di Lucca
SIENA. E’ stato arrestato dalla Polizia di Siena un 20enne che ha violato la Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale, con obbligo di soggiorno nel luogo di residenza in provincia di Lucca, emessa recentemente dal Tribunale di Firenze.
Alle 23 circa di domenica scorsa, 9 novembre, una chiamata al numero unico di emergenza ha segnalato una persona molesta in Piazza del Campo.
I poliziotti hanno trovato un giovane ben noto per i suoi precedenti di polizia, procedendo al suo arresto, epilogo di un percorso che è stato verificato, soprattutto a seguito degli eventi che nei mesi di marzo e aprile di questo anno, portarono al verificarsi di aggressioni reciproche tra gruppi di persone che gravitavano spesso nell’area de La Lizza e Piazza Gramsci.
L’arrestato, infatti, è uno dei giovani segnalati alla Procura di Siena, a seguito delle indagini svolte dalla Polizia per i fatti che provocarono un notevole allarme in città.
Nei suoi confronti, come per gli altri coinvolti, il Questore Ugo Angeloni aveva emesso la Misura di prevenzione del DACUR, vietando il suo permanere nelle aree principali del centro di Siena per 3 anni. Successivamente era stato disposto un provvedimento di allontanamento da Siena e da altri comuni della provincia, vietandone il rientro per 4 anni.
Nel corso delle settimane, a seguito dei numerosi controlli operati dagli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile, era stato denunciato più volte alla Procura di Siena per aver violato i provvedimenti del questore. Analoghi controlli sono stati effettuati dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Municipale di Siena, con le relative segnalazioni all’Autorità Giudiziaria.
A carico del ventenne emergono poi diversi precedenti per reati contro il patrimonio, alcuni dei quali commessi quando era ancora minorenne, ed altri in materia di armi e stupefacenti per i quali è stato più volte denunciato dalle forze dell’ordine.
La condotta seguita dal giovane, cittadino italiano di origine straniera, denota un’elevata pericolosità sociale ed è stata quindi oggetto di una approfondita valutazione complessiva da parte della Divisione Anticrimine della Questura, che ha elaborato un’articolata proposta al Tribunale di Firenze – Sezione Misure di Prevenzione per l’emissione della misura della sorveglianza speciale, accolta nel corso dell’udienza dello scorso 5 novembre. Il provvedimento è stato, quindi, notificato lo scorso 7 novembre, fino all’arresto di domenica scorsa.
Il commento del questore Angeloni: “Esprimo un apprezzamento al personale della Questura di Siena che ha saputo ben interpretare un modello operativo di efficace contrasto verso le fenomenologie di microcriminalità, che però incidono profondamente sulla insicurezza della comunità. Un approccio di prevenzione, ma anche di repressione, che ha saputo ben valorizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione: dai provvedimenti amministrativi del Questore, Autorità Provinciale di P.S., come il DAcUR ed i divieti di ritorno nel comune, alle misure dell’Autorità Giudiziaria che, sicuramente, costituiscono un provvedimento in grado di porre fine alla sequenza dei reati commessi, evitandone la futura ripetizione.”






