"Sorprende il ruolo al quale il Comune chiama le Contrade"

SIENA. Area Civica puntualizza la propria posizione sulla scelta del Comune di creare un gruppo di volontari a suppporto della Polizia locale.
“Nell’avviso pubblico per l’iscrizione al gruppo volontari della polizia locale della città di Siena emanato recentemente dal Comune si precisa che questo gruppo svolgerà funzioni di controllo, dissuasione e prevenzione di eventuali comportamenti illeciti su tutto il territorio comunale e che ad esso potranno aderire le Storiche Contrade del Palio di Siena mediante i loro organismi interni e di rappresentanza.
A parte l’erronea dizione, della quale parliamo in altra sede, sorprende il ruolo al quale il Comune chiama le Contrade tanto più che la prima cittadina è stata Priore di Contrada e Rettore del Magistrato delle Contrade.
Il sindaco non può ignorare che la Contrada, qualsiasi Contrada, svolge spontaneamente un ruolo di controllo del territorio, soprattutto nel proprio rione.
Non esiste dirigente di Contrada che non interagisca costantemente con le forze dell’ordine per situazioni di criticità nel proprio territorio: spaccio, vandalismo, degrado sociale, degrado urbano, gestione rifiuti, etc… come non esiste contradaiolo che, testimone di comportamenti illeciti, non li abbia segnalati ai propri dirigenti.
Tutto ciò si chiama controllo sociale e fa parte del patrimonio culturale delle Contrade.
Fa specie che il Comune, attraverso il sindaco, dichiaratasi recentemente in accordo con i contenuti del comunicato del Magistrato delle Contrade, ritenga utile iscrivere le Contrade in un registro di volenterosi volontari appositamente formati che, sotto la responsabilità e l’autorità del Comandante della Municipale dissuadano altri cittadini dal compiere atti illeciti.
Contrasta con il richiamo alla spontaneità del vivere contradaiolo questa proposta di irregimentare sotto una specifica filiera di comando e un apposito percorso formativo il senso civico delle Contrade.
In sostanza cosa si chiede alle Contrade rispetto a ciò che già fanno?
Il sospetto è che si chieda l’adesione ad un progetto politico tramite gli organismi delle Contrade stesse in quanto sarebbero proprio le assemblee o i seggi delle Contrade a deliberare l’adesione formale al gruppo.
È l’avallo ad una precisa scelta politica utile, secondo il sindaco e gli attuali amministratori, a rafforzarla.
Si fa, in sintesi, un uso strumentale delle Contrade a fini politici.
E questo non va per niente bene”.