"Nessuna forza dell'ordine contatterà qualcuno a casa per il rilascio di familiari o il dissequestro dell'auto"

SIENA. La Polizia indaga su un’altra truffa commessa ieri (17 giugno) nei confronti di un’anziana. Dagli accertamenti svolti dalla Squadra Mobile della Questura di Siena, a seguito dell’intervento delle Volanti, è emerso che ieri mattina, alle ore 11 circa, una donna di 73 anni è stata contattata al telefono dell’abitazione, da un uomo che, dopo averle riferito il proprio falso nome, l’ha informata del fatto che il figlio aveva avuto un incidente stradale e che, nonostante non fosse rimasto ferito, si trovava all’interno di una caserma per problemi con l’assicurazione della propria auto, risolvibili mediante la consegna di denaro, per circa 2.500 euro.
L’anziana, spaventata per la situazione, ha risposto all’interlocutore di non avere denaro in casa, ma lo stesso le ha ribattuto che sarebbero andati bene anche dei gioielli, fornendole poi un numero di telefono al quale avrebbe risposto un presunto maresciallo dei Carabinieri che le avrebbe dato conferma dell’accaduto. La signora ha composto il numero ed ha avuto risposta dal complice, che ha confermato tutto. Subito dopo il precedente interlocutore l’ha avvisata dell’arrivo di un incaricato che avrebbe ritirato i gioielli. Come puntualmente è avvenuto.
Gli investigatori stanno, quindi, svolgendo gli accertamenti su questo e sugli altri casi accaduti, tutti con modalità analoghe, dai quali peraltro emerge la particolare abilità di malviventi nell’utilizzare come stratagemma quello di andare a colpire il cuore e gli affetti delle vittime, in modo da spaventarle e mandarle in confusione, per poi mettere a segno il raggiro.
La Polizia avvisa, non sono le persone anziane ma anche chi sta loro vicino, che in realtà la tecnica di fornire un numero di telefono fisso al quale richiamare usata dai truffatori è un raggiro. In realtà, anche se le vittime chiamano il 112 o il 113 dal telefono di casa, se i malviventi non abbassano la cornetta, non interrompono la linea, per cui sono sempre loro a rispondere.
La Polizia fa quindi un appello a fare attenzione: nessun appartenente alle forze dell’ordine vi contatterà mai a casa per chiedervi soldi o gioielli per il rilascio di persone, per il dissequestro di veicoli o per qualsiasi altra pratica.