Il Festival del Giornalismo si apre con il videomessaggio del Sottosegretario di Stato: “Esperienza, competenza, serietà, deontologia e etica le armi per vincere la sfida proposta dall’AI"

SIENA. Si è aperta questo pomeriggio l’edizione 2025 del Festival del Giornalismo di Siena, manifestazione nazionale organizzata per il quarto anno consecutivo dall’associazione Gruppo Stampa Autonomo Siena con lo scopo di trattare i temi della professione giornalistica attraverso una serie di incontri, dibattiti e approfondimenti.
Ad avviare i lavori della prima giornata, il saluto del senatore Alberto Barachini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, che intervenendo con un videomessaggio durante il panel ospitato dal Museo della Contrada di Valdimontone è tornato a parlare del rapporto tra l’informazione e le nuove tecnologie: “Abbiamo davanti una sfida, quella con l’innovazione tecnologica costituita dall’AI – ha dichiarato Barachini -, che il mondo del giornalismo può e deve vincere con le armi dell’esperienza, della competenza, della serietà, della deontologia e dell’etica: armi che sono proprie della nostra categoria e che è bene rivendicare con spirito di orgoglio e appartenenza. Non siamo contro l’innovazione, non è nella nostra storia professionale esserlo, ma il giornalismo deve avere un volto e un controllo umani: la tecnologia fa già parte della nostra vita e della nostra professione e può senza dubbio aiutarci in attività di routine e in ricerche archivio, quanto alla visione e al racconto della realtà e dei fatti, per come essi sono, questi competono però esclusivamente alla capacità umana e professionale”.
Barachini si è poi soffermato sui lavori della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione, l’organo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri presieduto da Padre Paolo Benanti, e sul disegno di legge che introduce il reato deepfake: “La commissione sta continuando ad analizzare gli impatti che le nuove tecnologie hanno sull’attività giornalistica quotidiana – ha affermato il sottosegretario -, sulle dinamiche che caratterizzano il lavoro dei professionisti, sulla fotografia e soprattutto sulla difesa del diritto d’autore Quest’ultima è una delle partite più importanti da giocare, perché la tutela del copyright sta al centro di tutta la capacità del sistema editoriale di andare avanti. Con il disegno di legge sul deepfake, inoltre, l’Esecutivo ha di fatto scritto una norma che introduce un nuovo reato: il passo da compiere è ricostituire un rapporto di fiducia tra il cittadino e il sistema dell’informazione, lavorando inoltre alla difesa del sistema integrato dell’informazione, sia quello nazionale che quello internazionale. Fare squadra in Europa per un sistema di qualità, ma piccolo, come il nostro significa poter ambire a vincere una sfida che ha player internazionali dotati di risorse finanziarie sconfinate”.