
SIENA.Da Siena Sostenibile riceviamo e pubblichiamo.
“Stiamo assistendo con grande rabbia e dolore all’attacco finale su Gaza. Purtroppo, a frenare il cammino verso la pace non è solo la violenza sul campo, ma anche la volontà politica. Il premier Benjamin Netanyahu continua a scegliere la guerra anziché il dialogo, ignorando le sofferenze immense e le urgenze umanitarie di Gaza e dei territori coinvolti.
Ogni giorno di conflitto è un giorno di vite spezzate, di bambini senza futuro e di famiglie distrutte. Nessuno può restare spettatore silenzioso di questa tragedia.
L’accaparramento delle risorse naturali ed il comportamento predatorio verso quell’ambiente che dovrebbe essere la casa comune da custodire e tutelare nei suoi delicati equilibri ecologici, infatti, alimentano i conflitti armati ed esigono un sistema che produce morte e devastazione.
Si continua a fare le guerre per mettere le mani sulle risorse ma anche a sprecare risorse preziose per fare le guerre. Un circolo vizioso che perpetua la violenza in tutte le sue peggiori declinazioni.
Come Siena Sostenibile siamo convinti che costruire un mondo pacifico, salvaguardare prima di tutto le vite umane e proteggere il pianeta non siano tematiche separate, ma profondamente interconnesse. Promuovere la pace significa compiere scelte concrete, come educare alla non violenza, ridurre i consumi, e partecipare a iniziative per il disarmo. È un modo di vivere che rifiuta la logica della guerra e dell’esclusione, abbracciando invece la cura, la solidarietà e la giustizia sociale e ambientale.
Per quello che possiamo, siamo convinti che sia possibile agire dal basso, attraverso iniziative locali, per contribuire a un mondo più giusto, pacifico e sostenibile”.