Cgil: "Il corpo che non gode degli stessi diritti delle altre forze di polizia"
SIENA. “In questa vicenda emerge, con evidenza, l’encomiabile lavoro svolto dalla polizia locale: intervenire in tempi rapidissimi, in una piazza frequentata da famiglie e turisti, per tutelare un bambino, calmare un aggressore agitato e ripristinare l’ordine.
Questo episodio è emblematico dei rischi a cui sono quotidianamente sottoposti gli agenti della polizia locale: non si tratta solo di compiti amministrativi o di viabilità, ma anche di interventi di pubblica sicurezza e di ordine pubblico, di competenza delle forze di polizia ad ordinamento statale, gestione di soggetti potenzialmente pericolosi, protezione dei più deboli”. Lo sottolinea Valentina Francesconi, segretaria della Cisl Fp a proposito dell’episodio che ha destato forte preoccupazione, nel quale un uomo di origine straniera — già segnalato per comportamenti molesti — ha colpito improvvisamente un bambino di circa 7-8 anni che stava giocando nella piazza.
“Tuttavia – sottolinea Francesconi – gli operatori di polizia locale non godono delle stesse tutele previdenziali, assistenziali, infortunistiche e fiscali, né delle stesse forme di riconoscimento, che spettano ad altri corpi di polizia ad ordinamento statale: risorse esigue, carenze di personale e formative, dispositivi di protezione individuale e di difesa non aggiornati, difficoltà ad utilizzare gli istituti contrattuali e mancanza di adeguato sostegno psicologico. Quando la polizia locale interviene in situazioni critiche come questa – una piazza affollata, un bambino ferito nell’animo prima che nel corpo, un aggressore in stato di agitazione — è inevitabile che lo stress, l’imprevisto, la pericolosità siano alti. Ed è quindi ancor più grave che le norme attuali non offrano uno status pienamente equiparato rispetto ad altre forze di Polizia dello Stato”.
“Alla luce di quanto emerso, risulta urgente una riforma della polizia locale e in particolare occorre l’equiparazione delle tutele: evitare che gli agenti della polizia locale restino indietro in materia di protezione legale, assicurativa, sanitaria, psicologica. Formazione e strumenti moderni: intervenire in situazioni di aggressione richiede addestramento specifico – uso dello spray, tecniche di immobilizzazione, primo soccorso, mediazione linguistica e culturale. Chiarezza dei compiti e risorse adeguate: affinché la polizia locale possa operare efficacemente, deve disporre di organici sufficienti, turni organizzati, mezzi adeguati. Comunicazione e percezione pubblica: riconoscere pubblicamente e valorizzare il lavoro della polizia locale aiuta anche nella prevenzione. Quando i cittadini sanno che chi sorveglia ha strumenti e supporto, cresce la fiducia e la collaborazione. Ed infine, un sistema di emergenza integrato: coordinamento con le altre forze di polizia ad ordinamento statale, servizi sociali, psicologici, servizi minorili; affrontare situazioni complesse (come aggressioni a bambini, soggetti in stato di alterazione, persone con disagio) richiede una risposta integrata”.






