Oggi e domani presso il Rettorato dell'Università di Siena l'ufficializzazione del percorso che getterà le basi per un’azione coordinata nella preparazione alle pandemie

SIENA. La “Health Emergency Preparedness and Response Authority’s” (HERA) della Commissione Europea, attraverso la “European Health and Digital Executive Agency” (HaDEA), co-finanzia l’istituzione dell’”European Vaccines Hub for Pandemic Readiness” (EVH), un centro pan-europeo dedicato allo sviluppo di vaccini contro patogeni a rischio epidemico-pandemico. Con la firma dell’Accordo di Finanziamento avvenuta il 21 maggio, si compie un passo trasformativo per il rafforzamento della capacità di risposta europea alle emergenze pandemiche. Il progetto EVH ha ricevuto un co-finanziamento quadriennale nell’ambito del programma EU4Health dell’Unione Europea, con un contributo di 101.995.339,00 euro e un costo totale stimato di 169.992.333,00 euro.
Si tiene a Siena il 22 e 23 maggio, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Siena, l’evento di apertura ufficiale dell’EVH, con oltre 160 partecipanti da tutta Europa, tra cui rappresentanti di tutte le istituzioni europee coinvolte nel progetto, dell’HERA, dell’HaDEA, dell’European Medicines Agency (EMA), e rappresentanti del Ministero della Salute e del Ministero dell’Università e della Ricerca. Questo evento di alto profilo favorirà il dialogo tra i principali stakeholder e getterà le basi per un’azione coordinata nella preparazione alle pandemie.
Il consorzio EVH è composto da 11 beneficiari e 13 entità affiliate e associate, provenienti da 7 Paesi europei, tra cui istituzioni leader nello sviluppo di vaccini e responsabili della preparazione anti-pandemica nei rispettivi paesi. Il progetto è coordinato dalla Sclavo Vaccines Association ETS (SVA), organizzazione no-profit con sede a Siena impegnata nella ricerca e nello sviluppo di vaccini, e vede la partecipazione della Fondazione Biotecnopolo di Siena e dell’Università di Siena. A guidare questa ambiziosa iniziativa sono come coordinatore del progetto Rino Rappuoli, presidente della SVA e direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena, e come coordinatrice scientifica del progetto Donata Medaglini ordinaria di Microbiologia e Microbiologia Clinica presso l’Ateneo senese, Pro-Rettrice Vicaria dell’Università di Siena e coordinatrice del Dottorato di Interesse Nazionale in “Innovazione nella diagnosi prevenzione e terapia delle infezioni a rischio epidemico-pandemico”.
Una strategia basata su quattro pilastri: l’EVH si concentrerà sullo sviluppo di vaccini contro patogeni a rischio di infezioni epidemico-pandemiche. La sua struttura si articola in quattro aree strategiche: scoperta e sviluppo di tecnologie per vaccini ed anticorpi monoclonali, guidata dalla Fondazione Biotecnopolo di Siena (Italia); studi pre-clinici, a cura dell’Istituto Pasteur (Francia); studi clinici, gestiti da Vaccinopolis (UAntwerpen, Belgio) e produzione, coordinata da DZIF e ZEPAI (Germania). Grazie a questa organizzazione, il progetto EVH contribuirà alla creazione di un sistema integrato di ricerca e sviluppo vaccinale in Europa, assicurando un efficace coordinamento dei programmi nazionali ed una rapida ed efficace risposta alle future emergenze pandemiche.
Commenta il Rettore Roberto Di Pietra: “Esprimo grande soddisfazione per la possibilità di ospitare a Siena e in Università l’evento inaugurale di avvio di un progetto strategico nel campo della ricerca e della protezione antipandemica co-finanziato dalla Commissione Europea con un budget totale di 170 milioni di Euro e che coinvolge 11 beneficiari (tra cui l’Università di Siena) e 13 entità affiliate e associate. Si tratta di un grande progetto dell’Europa per la protezione della salute di tutti”.
“L’EVH rappresenta un’iniziativa trasformativa per rafforzare la capacità dell’Europa di rispondere alle emergenze sanitarie future – dichiara Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena -. Unendo le forze dei principali sviluppatori di vaccini in Europa, intendiamo stimolare l’innovazione e garantire un’autonomia strategica nella R&S e produzione vaccinale”.
La professoressa Donata Medaglini, Prorettrice dell’Università di Siena e Coordinatrice Scientifica del progetto EVH, ha aggiunto: “Questo progetto, di straordinaria importanza e ambizione, rappresenta un traguardo fondamentale nella cooperazione scientifica e sanitaria a livello europeo. Segna un passo decisivo verso il rafforzamento della capacità dell’Europa di prepararsi e rispondere efficacemente a future emergenze epidemiche e pandemiche”.
L’EVH fungerà da centro di eccellenza europeo per lo sviluppo di vaccini ed anticorpi monoclonali, integrando ricerca avanzata di piattaforme tecnologiche per vaccini, sperimentazioni pre-cliniche e cliniche e capacità di produzione. Questo approccio integrato creerà un ambiente dinamico e collaborativo in grado di reagire rapidamente a future minacce pandemiche.
Informazioni sul progetto EVH
Titolo: European Vaccines Hub for Pandemic Readiness
Acronimo: EVH
Durata e data di inizio: 4 anni a partire dal 1° marzo 2025
Coordinatore: Sclavo Vaccines Association (Italia)
Costo totale del progetto: 169 992 333 euro
Finanziamento della Commissione Europea: 101.995.399 euro
Co-funder: European Health and Digital Executive Agency (HaDEA), Commissione Europea
Composizione dell’EVH Partnership – 11 Beneficiari e 13 Entità tra affiliate e associate da 7 Paesi Europei
Beneficiari:
- Sclavo Vaccines Association ETS (Italia)
- Fondazione Biotecnopolo di Siena (Italia)
- Institut Pasteur (Francia)
- University of Antwerpen – Vaccinopolis (Belgio)
- Deutsches Zenturm fur Infektionsforschung – (Germania)
- The Center for Pandemic Vaccines and Therapeutics – ZEPAI (Germania)
- Leiden University Medical Center (Paesi Bassi)
- Université Libre de Bruxelles (Belgio)
- Folkehelseinstituttet- Norwegian Institute of Public Health (Norvegia)
- Università di Siena (Italia)
- Instituto de Biologia Experimental e Tecnologica (Portugallo)
Entità Affiliate:
- Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Italia)
- Infectious Disease Models and Innovative Therapies – CEA (Francia)
- Institut national de la santé et de la recherche médicale (Francia)
- Philipps Universität Marburg (Germania)
- Helmholtz Zentrum München Deutsches Forschungszentrum für Gesundheit und Umwelt (Germania)
- Helmholtz-Zentrum für Infektionsforschung (Germania)
- Klinikum der Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania)
- Stiftung Tierärztliche Hochschule Hannover (Germania)
- Technische Universität München (Germania)
- Klinikum der Universität zu Köln (Germania)
- Universitatsklinikum Hamburg-Eppendorf (Germania)
- Eberhard Karls Universität Tübingen (Germania)
Entità Associata:
- Pasteur Network (Francia)
La Sclavo Vaccines Association (SVA), che ha il ruolo di coordinatore del progetto EVH, è un’associazione no-profit fondata nel 2008 con sede a Siena che ha come soci fondatori 11 istituzioni di ricerca di 6 paesi europei: è dedicata alla ricerca scientifica rivolta allo sviluppo di nuove tecnologie di vaccinazione e alla scoperta di vaccini per le malattie che colpiscono soprattutto i Paesi in via di sviluppo.
L’Università di Siena (UNISI), con il Laboratorio di Microbiologia Molecolare e Biotecnologie e l’Unità di Malattie infettive e Tropicali del dipartimento di Biotecnologie Mediche, contribuirà al progetto EVH attraverso l’analisi della risposta immunitaria alla vaccinazione in studi clinici,con particolare attenzione allo studio delle cellule B della memoria. Inoltre, parteciperà alle attività formative previste nell’ambito del Dottorato di Interesse Nazionale in “Innovation in Diagnosis, Prevention and Treatment of Infections at Pandemic Risk”.
La Fondazione Biotecnopolo di Siena è una Fondazione di diritto privato senza scopo di lucro con sede legale e operativa in Siena, che ha tra i fondatori il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle imprese e del made in Italy. La Fondazione ha lo scopo di:
- promuovere e sviluppare la ricerca applicata e l’innovazione nel campo delle biotecnologie, nel campo delle scienze della vita, svolgendo funzioni di promozione e di coordinamento delle attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico e di trasferimento tecnologico e dei processi innovativi ai fini del contrasto alle pandemie.
- favorire, in collaborazione con altri soggetti nazionali ed internazionali, la realizzazione dei programmi di ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico al sistema produttivo nell’ambito delle applicazioni biotecnologiche finalizzate alla protezione della salute secondo un approccio ONE-HEALTH.
- favorire la creazione di una rete internazionale di contrasto alle pandemie. La fondazione svolge, infatti, le funzioni di hub antipandemico attraverso il Centro Nazionale Anti Pandemico-CNAP” che si occupa di portare avanti attività di ricerca, sviluppo e produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemico-pandemiche emergenti.