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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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31 gennaio: dal Consiglio comunale di Siena

SIENA. Durante la seduta odierna, il presidente Marco Falorni ha comunicato che i consiglieri Barbara Magi e Anna Masignani (Gruppo Misto) sono passati al gruppo Fratelli d’Italia. Il sindaco Luigi De Mossi ha comunicato all’aula la nomina del consigliere comunale Andrea Piazzesi nel Consiglio di amministrazione del Consorzio Terrecablate.

APPROVATA LA MOZIONE CONGIUNTA DI TUTTI I GRUPPI CONSILIARI SULLO STATO DEL LAVORO  E DELLE RELAZIONI DEL COMUNE CON LE PARTI SOCIALI, CATEGORIE ECONOMICHE, UNIVERSITA’ E SCUOLE SUPERIORI  DI SIENA

Approvata all’unanimità la mozione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, sullo stato del lavoro e delle relazioni del Comune con le parti sociali, le categorie economiche, università e scuole superiori  nella nostra città.  

Un impegno congiunto della delegazione di maggioranza (Orazio Peluso ed Eleonora Raito e per la minoranza Alessandro Masi e Pierluigi Piccini), che ha portato alla condivisione di un testo su un tema di grande rilievo economico e sociale che necessita della massima attenzione da parte di tutte le forze politiche.

Nel documento, unitario,  l’attenzione sulle  “statistiche che evidenziano ancora una sostanziale stagnazione della lunga crisi economica che riguarda anche la città e il territorio senese, e che la direzione INPS di Siena ha presentato un prospetto dove si evidenzia l’aumento delle indennità di disoccupazione, il calo delle posizioni attive di commercianti e artigiani e l’aumento di quelle aziendali”.

Evidenziando anche come “a livello nazionale si registra un carico fiscale sulle imprese nettamente superiore al livello europeo, anche a causa del debito pubblico del nostro Paese che determina la chiusura delle piccole imprese e la delocalizzazione di quelle medio-grandi e che alcune politiche governative, talvolta contraddittorie, hanno creato anche criticità strutturali che, poi, non si sono riuscite ancora a superare. Che i giovani e le donne sono in difficoltà nell’accesso e nei propri ruoli nel mondo del lavoro anche a Siena”. Occorre quindi “più attenzione alla retribuzione e alla qualità dei diritti. Tra le problematiche del mondo del lavoro locale si evidenzia la mancanza di personale qualificato per certi tipi di attività e di politiche abitative in favore degli studenti fuori sede delle nostre due Università.

A questo si aggiungono le crisi aziendali che preoccupano i lavoratori e il tessuto produttivo, come la Whirlpool, oltre alla crisi delle relazioni sociali e del valore della rappresentanza”. Sottolineata la necessità di “una discussione periodica in consiglio comunale sul lavoro e sull’economia, coinvolgendo in questo consesso  luogo della massima rappresentanza dei cittadini, le parti sociali, le categorie economiche, scuole superiori, università e istituzioni”.

Con la  mozione è stato richiesto “l’impegno del presidente del Consiglio a programmare nel tempo un punto all’ordine del giorno proprio su questo argomento”, in parallelo “l’impegno del sindaco a presentare una relazione sullo stato del lavoro a Siena per la costruzione di percorsi e linee di intervento per azioni congiunte di carattere locale, regionale e nazionale; a tal fine promuovendo anche un Tavolo di confronto”. E’ stato  inoltre  chiesto “l’impegno del sindaco a contribuire come facilitatore per sostenere lo sviluppo produttivo del territorio comunale (manifatturiero, commerciale, ricettivo e artigianale), ed essere attivo in caso di crisi aziendali proseguendo nell’attività di monitoraggio dello stato del lavoro e analizzando, con attenzione, ogni segnale che provenga dal mondo produttivo”.

IL DISSERVIZIO DELLE SCALE MOBILI NELL’INTERROGAZIONE URGENTE DEL GRUPPO “PER SIENA”

Con un’interrogazione urgente Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) hanno portato, oggi, all’attenzione del Consiglio comunale il “continuo disservizio, con il conseguente disagio a carico dei fruitori, delle scale mobili di S. Francesco, Stazione e Fontebranda.

Come ha infatti illustrato Griccioli “le rampe sono spesso bloccate, e da post sui social è emerso che la causa è da addebitare a dei ragazzi che si divertono a premere il tasto di blocco di emergenza. Un atto di inciviltà, già denunciato lo scorso anno dall’amministrazione che, visto il reato grave di interruzione di pubblico servizio, avrebbe individuato, grazie alle telecamere lì posizionate, i responsabili, oltre ad auspicare un nuovo sistema per gestire tali situazioni”. Per questi motivi il consigliere ha chiesto di conoscere se “le interruzioni verificatesi sono dovute al mal funzionamento come accaduto durante le festività natalizie o se causate da atti sconsiderati; se sono state individuate le persone che hanno bloccato la risalita di S. Francesco lo scorso mese di agosto, e se il Comune intende provvedere ad un altro modo di intervento utile a sbloccare il  meccanismo delle scale mobili ogni volta che viene premuto il pulsante di emergenza”.

A rispondere il vice sindaco Andrea Corsi, che ha illustrato l’attuale situazione di controllo degli impianti: “Per Fontebranda il presidio avviene su 7 giorni dalle 9 alle 11, in Via Peruzzi per 6 giorni dalle 8 alle 20, alla Stazione-Antiporto da lunedì a sabato dalle 7 alle 18 e domenica dalle 7 alle 12. Per le restanti fasce d’orario il controllo avviene dalla sala del parcheggio Il Campo”. Corsi ha poi spiegato che “le interruzioni del servizio, a parte il caso di una rottura meccanica accaduta nei giorni di Natale, avvengono per il 90 per cento dei casi a causa dell’inciviltà delle persone che premono il pulsante rosso di sicurezza senza che ce ne sia necessità. Questo avviene principalmente negli orari di entrata e uscita dalle scuole e, dalle immagini del circuito di sorveglianza, si vede che si tratta di giovani studenti che si divertono in questo modo incivile, e che hanno l’accortezza di coprirsi il viso, rendendosi irriconoscibili”. Corsi ha dunque annunciato che “alla luce di questi fenomeni la Siena Parcheggi ha avviato, ed è in stato molto avanzato, un progetto di telecontrollo da remoto per le 44 scale mobili che a breve sarà inviato all’Ustif, l’Autorità di controllo di questo tipo di impianti, tutta la documentazione per il necessario parere di conformità. Tale sistema con tecnologia Gsm/Gprs/2G permetterà il riavvio dalla sala di controllo di tutti i tratti degli impianti meccanici”. In questo modo “si potranno accorciare i tempi di ripristino della scala mobile perché il disagio non è solo il blocco ma i tempi in cui si fa ripartire un servizio che deve essere a ciclo continuo. Attualmente è necessario inviare il personale per tutte le verifiche del caso, con il nuovo sistema si potrà intervenire da remoto”. Infine è all’attenzione della Siena Parcheggi “il riesame delle attività inerenti al servizio e attualmente esternalizzate alla società Samarcanda”, ha concluso Corsi.

Nella replica Griccioli si è detto “soddisfatto” della risposta e ha invitato a porre l’attenzione sulla verifica che le scale mobili “si attivino tramite fotocellule e quindi soltanto al passaggio delle persone, al fine di attuare un risparmio energetico e quindi economico”.

IL CONSIGLIO APPROVA IL REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE DEI CONSIGLI DI AREA

L’assemblea consiliare ha approvato il Regolamento per l’istituzione e il funzionamento dei Consigli di Area, integrato con un emendamento, votato all’unanimità, presentato da Giulia Periccioli (PD) e firmato anche dai colleghi di gruppo Alessandro Masi e Bruno Valentini; Pierluigi Piccini, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini (Per Siena) e Claudio Cerretani (In Campo), con il quale all’art. 7 si garantisce la rappresentanza di genere in misura del 40%.

Dopo l’abrogazione delle consulte territoriali dei cittadini, ritenute superate come assetto organizzativo, l’intenzione dell’Amministrazione è dunque quella di modernizzare e semplificare l’attività istituzionale, ponendola più vicina alle necessità della popolazione attraverso soluzioni snelle e di migliore accessibilità. In relazione ai contenuti programmatici assumono un ruolo fondamentale i temi della sicurezza urbana e la semplificazione dei rapporto con i cittadini e il territorio, dando plusvalore a quelle iniziative che assicurino un coordinamento efficace, migliorino la percezione delle reali esigenze degli abitanti e il funzionamento dei servizi verso la comunità. Si tratta di un nuovo modello organizzativo che sta alla base di un progetto che vede Siena partecipata e solidale per la diffusione e presenza istituzionale, e la crescita della rete sociale.

In base al Regolamento le articolazioni territoriali sono: Consiglio di Area 1 (Acquacalda e Petriccio), Consiglio di Area 2 (Scacciapensieri, San Miniato, Vico Alto), Consiglio di Area 3 (Pispini, Romana, Taverne, Isola d’Arbia), Consiglio di Area 4 (San Marco, Tufi, Costalpino, Ginestreto,) e Consiglio di Area 5 (Camollia, Palazzo Diavoli, San Prospero, Ravacciano).

I Consigli svolgono attività meramente consultiva e propositiva, nel rispetto delle competenze degli organi di governo del Comune, interagendo con il sindaco o consigliere delegato. Il primo cittadino può programmare la convocazione periodica di una specifica conferenza delle singole aree per lo scambio di informazioni, coordinamento di iniziative, promozione di eventi in città o in singole zone, frazioni o località.

L’adesione al progetto Siena partecipata e solidale è totalmente gratuita e spontanea; l’amministrazione si impegna a reperire soluzioni organizzative, come le sedi per le assemblee di quartiere che verranno convocate almeno due volte all’anno.

Ciascuna Area è rappresentata da un apposito consiglio, nominato dal sindaco, su proposta del Consiglio comunale, formato da 8 componenti, dei quali 4 indicati dai gruppi consiliari di maggioranza, 2 da quelli di minoranza, e altri 2 iscritti spontaneamente a un albo, appositamente predisposto, dal quale il primo cittadino sceglierà due nominativi.

I Consigli di Area sono istituiti con l’obiettivo di promuovere occasioni di socializzazione, concorrono a rappresentare le esigenze della popolazione, sono uno strumento di consultazione degli organi comunali, valorizzano le associazioni dei cittadini, le organizzazioni di volontariato, le altre formazioni sociali e le iniziative dei singoli residenti nei quartieri.

IN CONSIGLIO IL NUOVO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL’ATTIVITA’ CONTRATTUALE

L’assemblea consiliare, oggi, ha approvato il nuovo Regolamento per la disciplina dell’attività contrattuale dell’Ente.

“Il testo attuale, che risale al 2001 – come ha spiegato il sindaco Luigi De Mossi – non rispondeva più alle esigenze procedurali e organizzative imposte dall’evoluzione normativa degli ultimi anni. Per questo la necessità di un nuovo Regolamento resosi necessario al fine di conseguire la standardizzazione delle procedure, con evidenti vantaggi funzionali: uniformare, razionalizzare, semplificare e rendere trasparenti i procedimenti amministrativi di selezione degli appaltatori e concessionari di lavori, servizi e forniture. Nel documento, in coerenza con gli indirizzi politici dell’Amministrazione, lo sviluppo di principi di particolare interesse pubblico e attualità finalizzati, nello specifico, alla tutela delle piccole e medie imprese locali, dell’occupazione e dell’ambiente. Predisposto anche uno schema di “Patto di integrità delle imprese concorrenti e appaltatrici”, che i partecipanti alle gare e gli appaltatori del Comune dovranno sottoscrivere e osservare nello svolgimento dell’incarico, al fine di regolamentare il comportamento ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza, nonché l’espresso impegno anticorruzione”.

Il Regolamento, con i suoi 41 articoli, disciplina, mediante la definizione di criteri generali, l’attività negoziale dell’Amministrazione e, in particolare, l’acquisizione, in appalto o in concessione, di lavori, forniture e servizi, nonché la stipulazione di contratti in genere. Non si applica, però, alle convenzioni urbanistiche, ai contratti di lavoro, anche di natura autonoma, ai contratti aventi ad oggetto l’acquisto o la locazione di terreni, fabbricati o altri beni immobili o riguardanti diritti su tali beni, e ai contratti di sponsorizzazione.

“Il Comune, nel rispetto delle norme – ha concluso il primo cittadino – ove possibile e compatibilmente con i principi di non discriminazione e parità di trattamento, si riserva di valorizzare le imprese comunemente denominate a km zero, prevedendo specifiche premialità per le aziende di prossimità rispetto al luogo di esecuzione del contratto, nonché valorizzare quelle che fanno uso, nel proprio sistema produttivo, di prodotti e beni oggetto di riciclo, riciclabili o riutilizzabili, nell’ottica della promozione dell’economia circolare”.

Già attiva, nell’organizzazione degli uffici comunali, un’apposita struttura stabile, composta da personale esperto nelle materie degli appalti e dei contratti, denominata ‘Servizio Stazione Unica Appaltante, Gare, Controllo unico acquisti’, con funzioni di supporto giuridico-amministrativo per l’attività precontrattuale e contrattuale.

IL CONSIGLIO COMUNALE DEDICA UN MOMENTO DI RIFLESSIONE SULLA SHOAH

In occasione della Giornata della Memoria, celebrata lo scorso 27 gennaio, una riflessione, oggi, durante la seduta consiliare, con il Rabbino Capo della comunità ebraica senese Crescenzo Piattelli e Giovanni Gozzini, professore di Storia contemporanea e Storia del giornalismo alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, che ha poi originato una serie di interventi da parte dei consiglieri.

Come sottolineato dal presidente Marco Falorni “questo è un momento di commemorazione della Shoah che, come ogni anno, il Consiglio vuole celebrare. Il ricordo e la memoria ci permettono di comprendere il passato e il presente per guardare al futuro.

Ecco perché sono state molte le occasioni che questa Amministrazione ha voluto celebrare fin dallo scorso anno: una fra tutte, quella che vede la targa in memoria delle sorelle Nissim, arrestate nel 1943 e successivamente deportate ed assassinate nel campo di sterminio di Auschwitz, poggiata sul muro della scuola A. Saffi. Era giusto ricordarle in una scuola, un gesto che il Comune vuole sottolineare perché anche questo è un modo per allontanare l’oblio”.

Nel salutare il consesso, il Rabbino Capo ha ricordato che, la Giornata  della Memoria si celebra il 27 gennaio perché in questa data il mondo vide per la prima volta da vicino quello che era successo, conobbe lo sterminio in tutta la sua realtà. Questo giorno è un atto di riconoscimento di questa storia. La Shoah è un frutto del progetto di eliminazione di massa che non ha precedenti e paralleli. Nel gennaio del 1942 la conferenza di Wansee approvò il piano di “soluzione finale” del cosiddetto problema ebraico che prevedeva di eliminare il popolo ebraico dalla faccia della Terra. Lo sterminio non fu determinato da motivazioni espansionistiche o politiche, ma fu deciso sul fatto che il popolo ebraico non meritava di esistere. Una forma di razzismo per rendere il mondo ripulito dagli ebrei, ma non solo, anche da altre categorie del genere umano ritenute inferiori.

Si parla di Shoah e di nazismo, ma anche in Italia il fascismo non fu una dittatura benigna,  culminò nel 1938 con le leggi raziali e che fu il prologo di Auschwitz. E alla persecuzione dei diritti subentrò anche la persecuzione delle vite.

Occorre interrogarsi sull’efficacia e le finalità della  didattica della Shoah, una memoria per essere educativa deve svolgersi al presente rispondendo alle domande del singolo e della comunità.

Questo giorno di ricordo non vuole dimenticare altre persecuzioni, non è la pietà ad animarlo, ma la consapevolezza di quello che è accaduto in un passato ancora vicino a noi. Anche oggi viviamo una situazione drammatica, quella del terrorismo, ecco perché è importante far conoscere ciò che è stato, perché da una precisa e rigorosa conoscenza della storia i giovani sappiano compiere delle scelte nel rispetto delle libertà, e con la coscienza delle responsabilità che ogni scelta comporta”.

Il professor Gozzini, grande esperto di Shoah, nel suo ricco e approfondito intervento ha voluto iniziare, per sua stessa ammissione, dai volti delle persone con una serie di immagini proiettate nella Sala “perché – come ha detto – quando si parla di milioni di persone si rischia sempre di perdere il volto umano. Il crimine contro l’umanità non è sinonimo di pietà ma è un concetto preciso di genere umano. È un tentativo di cancellare in tutto o in parte il singolo gruppo umano che fa parte di quel mosaico che è l’umanità.  Questi volti ci danno il senso umano della vicenda. I testimoni ancora vivi di questa pagina non ce ne saranno più tra un po’, è quindi importante tenere memoria anche attraverso testimonianze fotografiche e visive. La memoria è porsi domande e continuare a farlo”.

A scorrere sul video alcuni fotogrammi di storie di senesi che  il  6 novembre 1943 furono deportati.  E proprio da questa pagina di storia cittadina, il professore ha affrontato, poi, “il tema sulla forza universale del meccanismo psicologico del capro espiatorio. Soprattutto in tempi di incertezza e fragilità, dare la colpa a qualcun altro invece di affrontare responsabilità. La via più facile e rassicurante per uscire, illusoriamente, dalle responsabilità. Come mostrano diverse ricerche, questo meccanismo psicologico funziona meglio in assenza dei presunti colpevoli: l’antisemitismo era più diffuso nella Germania rurale, dove non esistevano ebrei e così la Brexit ha vinto nell’Inghilterra depressa dove non ci sono immigrati”. Ma un altro aspetto toccato dallo studioso a conclusione del suo intervento ha riguardato “la comparazione tra sistema concentrazionario nazista e apparato dei gulag nell’Unione Sovietica. Le differenze più significative che riguardano il secondo sono l’assenza di una struttura funzionale alla morte di massa come le camere a gas, il non internamento dei bambini e l’elevato turn over, funzionale all’esercizio di un terrore che si rivolge soprattutto verso la propria popolazione e non verso presunti estranei”.

II sindaco Luigi De Mossi, in chiusura, ha ricordato come “l’antiebraismo è ricorrente ed è legato ai diversi e a quelli non conformi. Questo è il vero razzismo. Noi stessi siamo stati complici, bisogna dirlo. Uno di noi, uno di Siena ha venduto le sorelle Nissim, e il vero tema di queste giornate è di comprendere l’esclusione dalla comunità, come è accaduto a quei 15 senesi che ‘noi’ non abbiamo aiutato. L’Olocausto non comincia nelle camere a gas ma dall’esclusione di una comunità. Ci vuole poco a passare dall’altra parte e la sensibilità individuale non si combatte con la retorica”. E ancora “dobbiamo considerare i meccanismi della discolpa, della banalità del male: una schermatura individuale mediante la quale non sporcandosi le mani in tutti i sensi non ci si ritiene colpevoli – ha proseguito il sindaco -. Ma questa lettura della realtà non è corretta, soprattutto sulla vicenda delle sorelle Nissim. Non è che se qualcuno della nostra comunità non le ha denunciate, ma “solo” magari non le ha aiutate, non c’è stata una responsabilità collettiva. E’ mancata comunque quella solidarietà senese. A nome della comunità mi scuso per quello che è successo non solo negli anni ‘40 ma per quello che è stato compiuto nei confronti di tutta la comunità ebraica”.

APPROVATA LA CONVENZIONE CON LA PROVINCIA PER L’UFFICIO COMUNE DELLE ESPROPRIAZIONI

Nella seduta odierna, l’assemblea consiliare ha approvato, all’unanimità, lo schema di convenzione per aderire all’Ufficio comune per le espropriazioni, costituito presso la provincia di Siena.

L’assessore ai Lavori Pubblici Sara Pugliese ha premesso che “nella programmazione triennale delle opere pubbliche, approvata ogni anno dal Consiglio comunale, sono previsti molti interventi con occupazione di aree private per le quali è necessario il ricorso alla procedura di espropriazione per pubblica utilità che prevede un iter procedimentale particolarmente complesso, caratterizzato da molteplici atti, per la cui redazione e definizione sono necessarie elevate competenze tecniche e giudico-amministrative. Per questo l’Amministrazione intende confermare l’adesione all’Ufficio comune per le espropriazioni, costituito presso la Provincia di Siena, del quale il Comune, con risultati positivi, già si avvale dal 2017. Ottimizzare le risorse e le professionalità necessarie, garantire la correttezza formale degli atti di esproprio, nonché il rispetto della rigida tempistica che contemperi i diritti di partecipazione degli interessati, l’applicazione dei principi amministrativi della semplificazione e accelerazione delle procedure, la rispondenza al pubblico interesse, questi gli obiettivi perseguiti”.

Con la convenzione, che avrà una durata pari al mandato amministrativo del sindaco, le parti si accordano per svolgere in modo coordinato e unitario i servizi e gli atti relativi alle espropriazioni, fatta salva la titolarità della funzione espropriativa per quei procedimenti che, di volta in volta, per ragioni di celerità, urgenza od opportunità, il dirigente comunale riterrà necessario svolgere in proprio.

La quota annuale a carico dell’Amministrazione pari a 4 mila euro “contribuirà – ha concluso Pugliese – alle spese di funzionamento dell’Ufficio comune, quali il personale, la dotazione strumentale, utenze varie e materiale di consumo”.

IN CONSIGLIO LA CLASSIFICAZIONE DELLA PISTA POLIVALENTE DI SAN MINIATO

L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha assegnato alla pista polivalente di San Minato la qualifica di impianto di interesse zonale accessorio e complementare al campo di calcio di San Miniato.

L’assessore ai Lavori Pubblici Sara Pugliese ha sottolineato come “la pista, già ricompresa nella recinzione dei campi di calcio di San Miniato, viene, quindi, individuata come accessoria agli stessi, ma data la sua vocazione ad attività  strutturalmente legate alla zona in cui si trova, ne viene comunque riconosciuta una parziale destinazione alle attività legate al quartiere, in fasce orarie riservate. Infatti la Giunta, riunitasi proprio a San Miniato lo scorso 16 gennaio, ha preso atto della volontà della comunità residente di valorizzare l’area sportiva potenziandone anche i servizi in un’ottica unitaria”.

IL CONSIGLIERE MASTROMARTINO NELLA COMMISSIONE ASSETTO DEL TERRITORIO

Durante la seduta odierna,  il consigliere Francesco Mastromartino (Lega) è stato nominato dall’assemblea nella Commissione Assetto del Territorio, in sostituzione del dimissionario Andrea Piazzesi (Gruppo Misto).

La Commissione risulta, quindi, costituita da Tommaso Bartalini (Voltiamo Pagina), Maurizio Forzoni (Fratelli d’Italia), Lorenzo Lorè (Forza Italia), Luca Micheli e Giulia Periccioli (PD), Pierluigi Piccini (Per Siena) e dallo stesso Mastromartino.

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