
SIENA. Il 2 giugno non è solo la Festa della Repubblica, ma assume anche il significato di festa della cittadinanza delle donne. Furono circa 13 milioni le donne che votarono. La loro presenza ai seggi, spesso in lunghe code sotto il sole, fu un atto di coraggio e un simbolo di emancipazione.
Tra quelle donne, ventuno furono elette all’Assemblea Costituente, diventando le “madri costituenti”.
Consapevoli che gli ideali che ispirarono gli articoli della nostra Carta Costituzionale, frutto di quel giorno di voto di tante persone e del sacrificio di uomini e donne durante il ventennio nazifascista, sono oggi più che mai attuali e fondamentali per la continua costruzione di una società basata sui principi di uguaglianza, libertà, giustizia e soprattutto, di pace.
Quelle donne e quegli uomini ci hanno lasciato un messaggio chiaro e la memoria di questa giornata, in cui si celebra anche l’unità nazionale, deve spingerci ad essere cittadini uniti nella responsabilità di costruire un mondo pacifico e quindi, cittadini e istituzioni che non chiudono gli occhi rispetto a quello che sta accadendo attorno a noi, in tutti i conflitti ancora aperti e in particolare in Ucraina e a Gaza. La nostra richiesta di pace deve essere continua.
Consapevoli che la pace non è solo assenza di guerra, ma anche un impegno quotidiano di rispetto, solidarietà e dialogo.
Rivolgo un ringraziamento a tutti voi, cittadine e cittadini, per il vostro contributo al benessere della nostra comunità provinciale.
Grazie alle sindache e ai sindaci, alle forze dell’ordine, ai volontari, agli operatori sanitari, agli insegnanti e a tutti coloro che, con il loro lavoro, rendono la nostra terra un luogo di cui essere orgogliosi.
Viva la Repubblica Italiana, viva la Provincia di Siena, viva l’Italia!
Buona Festa della Repubblica a tutti!
Agnese Carletti, presidente Provincia di Siena. UPI Toscana Province Italiane