
di Augusto Mattioli
SIENA. La Sapori sembra andare bene ma la Colussi che ne è la proprietaria riorganizza le sue attività e trasferisce parte della produzione senese, cioè i cantuccini, che non sono stagionali, a Tavarnelle val di Pesa dove opera uno stabilimento del gruppo dolciario. A Siena, nello stabilimento di Fornacelle nel comune di Monteriggioni, dovrebbe restare la produzione del panforte e dei ricciarelli. Il che in pratica renderebbe molto marginale la presenza a Siena della Sapori, azienda storica della città, che è stata lo sponsor della Mens Sana agli inizi dell’avventura cestistica in serie A.
La riorganizzazione che provoca molti interrogativi. I sindacati sono preoccupati per i riflessi che le intenzioni di Colussi potranno avere sull’occupazione. Sia della quarantina di dipendenti fissi, tra cui la quindicina di amministrativi, sia per gli stagionali, che sono un’ottantina circa. Il trasferimento a Tavarnelle val di Pesa, significherebbe azzerare a Siena i posti di lavoro, anche se a tempo determinato.
Per gli amministrativi la Colussi è intenzionata ad accentrare tutto il lavoro su Milano. La questione come riferisce Paola Bittarello, segretaria della Flai Cgil di Siena è stata oggetto di incontri con l’azienda. “L’ultimo tavolo istituzionale c’è stato lo scorso 6 marzo. A fine maggio è previsto un nuovo incontro riguardante il piano industriale”.
“Per quanto ci riguarda – dice Daniela Cherubini della Cisl – dovremo gestire al meglio il percorso dei lavoratori che dovranno andare a Tavarnelle. Intanto è stato deciso il blocco della flessibilità e il lavoro straordinario”.
Oltre a questa “riorganizzazione” la Colussi ha fatto sapere di essere intenzionata a creare a Siena un polo dolciario già fin da quest’anno, un progetto di cui avrebbe parlato anche con l’associazione degli industriali e le istituzioni senesi. Da Paola Bittarello arrivano una serie di domande. “Quale sarà la produzione? Quanta occupazione? E quale sarà la collocazione?”. “Ma –aggiunge Cherubini- se c’è l’intenzione di fare questo polo dolciario perché non utilizzare i lavoratori della Sapori invece di mandarli a Tavarnelle o a Milano?”. Quindi tutto appare ancora incerto.
Altro aspetto non secondario la questione dello stabilimento di Fornacelle. Il comune di Monteriggioni con l’azienda si era dichiarato disponibile ad una variante urbanistica che avrebbe permesso il cambio di destinazione dell’area dello stabilimento, rendendo possibile la realizzazione di appartamenti. Un’operazione per l’azienda economicamente importante, che avrebbe permesso all’amministrazione di attrarre abitanti e – cosa non secondaria – di incassare gli oneri di urbanizzazione. Una cosa simile a quanto è stata fatta anni fa in via Cavour, dove. al posto del vecchio stabilimento Sapori, erano state costruite case.
Ma la gestione del comune di Monteriggioni, con scelte dicono i sindaci “non socializzate” di questo aspetto, non avrebbe aiutato l’azione del sindacato nel mantenimento del polo produttivo. In ogni caso questa operazione sembra essere, per il momento ferma.
A tale proposito, il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini, ha dichiarato: "La Colussi acquistò qualche anno fa la Sapori, salvandola dal fallimento. In questi anni la nuova proprietà ha sviluppato una propria autonoma strategia, che – abbiamo appreso recentemente – intende spostare una parte della produzione (quella non legata ai dolci senesi) a Tavarnelle V. Pesa, in un ampliamento dello stabilimento già esistente dove funziona da anni un'altra azienda del gruppo. Il Comune di Monteriggioni ha previsto che tutte le fabbriche di Tognazza, San Martino e Fornacelle, ubicate vicino alle case, siano trasferite in zone industriali a ciò vocate, che hanno ancora potenzialità di espansione. E per incentivare tale trasferimento consentiamo il recupero parziale di queste volumetrie, a scopo residenziale o di servizi. Mentre questa possibilità è automatica per tutte le altre industrie, solo per la Colussi non lo è, perché è legata ad un ulteriore atto del Consiglio (Piano Complesso di Intervento), che approveremo esclusivamente quando sarà certo che il valore della riconversione della attuale fabbrica verrà utilizzato per tenere nell'area senese il marchio, la produzione e l'occupazione. Infine aggiungo che, assieme alla Provincia, stiamo lavorando per la costruzione di un nuovo Polo Dolciario senese che possa comprendere Sapori ed altri marchi tradizionali, alcuni dei quali non sembrano versare in buonissime acque. Se, magari, ci fossero anche incentivi governativi per favorire operazioni di sviluppo industriale tipo quella che auspichiamo, non sarebbe male, ma, per ora, il Governo sembra più occupato a congelare le risorse immediatamente spendibili da parte dei Comuni (col famigerato patto di Stabilità) a vantaggio del proprio territorio".
SIENA. La Sapori sembra andare bene ma la Colussi che ne è la proprietaria riorganizza le sue attività e trasferisce parte della produzione senese, cioè i cantuccini, che non sono stagionali, a Tavarnelle val di Pesa dove opera uno stabilimento del gruppo dolciario. A Siena, nello stabilimento di Fornacelle nel comune di Monteriggioni, dovrebbe restare la produzione del panforte e dei ricciarelli. Il che in pratica renderebbe molto marginale la presenza a Siena della Sapori, azienda storica della città, che è stata lo sponsor della Mens Sana agli inizi dell’avventura cestistica in serie A.
La riorganizzazione che provoca molti interrogativi. I sindacati sono preoccupati per i riflessi che le intenzioni di Colussi potranno avere sull’occupazione. Sia della quarantina di dipendenti fissi, tra cui la quindicina di amministrativi, sia per gli stagionali, che sono un’ottantina circa. Il trasferimento a Tavarnelle val di Pesa, significherebbe azzerare a Siena i posti di lavoro, anche se a tempo determinato.
Per gli amministrativi la Colussi è intenzionata ad accentrare tutto il lavoro su Milano. La questione come riferisce Paola Bittarello, segretaria della Flai Cgil di Siena è stata oggetto di incontri con l’azienda. “L’ultimo tavolo istituzionale c’è stato lo scorso 6 marzo. A fine maggio è previsto un nuovo incontro riguardante il piano industriale”.
“Per quanto ci riguarda – dice Daniela Cherubini della Cisl – dovremo gestire al meglio il percorso dei lavoratori che dovranno andare a Tavarnelle. Intanto è stato deciso il blocco della flessibilità e il lavoro straordinario”.
Oltre a questa “riorganizzazione” la Colussi ha fatto sapere di essere intenzionata a creare a Siena un polo dolciario già fin da quest’anno, un progetto di cui avrebbe parlato anche con l’associazione degli industriali e le istituzioni senesi. Da Paola Bittarello arrivano una serie di domande. “Quale sarà la produzione? Quanta occupazione? E quale sarà la collocazione?”. “Ma –aggiunge Cherubini- se c’è l’intenzione di fare questo polo dolciario perché non utilizzare i lavoratori della Sapori invece di mandarli a Tavarnelle o a Milano?”. Quindi tutto appare ancora incerto.
Altro aspetto non secondario la questione dello stabilimento di Fornacelle. Il comune di Monteriggioni con l’azienda si era dichiarato disponibile ad una variante urbanistica che avrebbe permesso il cambio di destinazione dell’area dello stabilimento, rendendo possibile la realizzazione di appartamenti. Un’operazione per l’azienda economicamente importante, che avrebbe permesso all’amministrazione di attrarre abitanti e – cosa non secondaria – di incassare gli oneri di urbanizzazione. Una cosa simile a quanto è stata fatta anni fa in via Cavour, dove. al posto del vecchio stabilimento Sapori, erano state costruite case.
Ma la gestione del comune di Monteriggioni, con scelte dicono i sindaci “non socializzate” di questo aspetto, non avrebbe aiutato l’azione del sindacato nel mantenimento del polo produttivo. In ogni caso questa operazione sembra essere, per il momento ferma.
A tale proposito, il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini, ha dichiarato: "La Colussi acquistò qualche anno fa la Sapori, salvandola dal fallimento. In questi anni la nuova proprietà ha sviluppato una propria autonoma strategia, che – abbiamo appreso recentemente – intende spostare una parte della produzione (quella non legata ai dolci senesi) a Tavarnelle V. Pesa, in un ampliamento dello stabilimento già esistente dove funziona da anni un'altra azienda del gruppo. Il Comune di Monteriggioni ha previsto che tutte le fabbriche di Tognazza, San Martino e Fornacelle, ubicate vicino alle case, siano trasferite in zone industriali a ciò vocate, che hanno ancora potenzialità di espansione. E per incentivare tale trasferimento consentiamo il recupero parziale di queste volumetrie, a scopo residenziale o di servizi. Mentre questa possibilità è automatica per tutte le altre industrie, solo per la Colussi non lo è, perché è legata ad un ulteriore atto del Consiglio (Piano Complesso di Intervento), che approveremo esclusivamente quando sarà certo che il valore della riconversione della attuale fabbrica verrà utilizzato per tenere nell'area senese il marchio, la produzione e l'occupazione. Infine aggiungo che, assieme alla Provincia, stiamo lavorando per la costruzione di un nuovo Polo Dolciario senese che possa comprendere Sapori ed altri marchi tradizionali, alcuni dei quali non sembrano versare in buonissime acque. Se, magari, ci fossero anche incentivi governativi per favorire operazioni di sviluppo industriale tipo quella che auspichiamo, non sarebbe male, ma, per ora, il Governo sembra più occupato a congelare le risorse immediatamente spendibili da parte dei Comuni (col famigerato patto di Stabilità) a vantaggio del proprio territorio".