
di Augusto Mattioli
SIENA. "Se sarò eletto, la Regione Toscana sosterrà la richiesta del comune di Siena per la candidatura di capitale europea della cultura nel 2019”. Lo ha detto l’assessore regionale toscano alla sanità Enrico Rossi, candidato alla presidenza del centrosinistra alle prossime elezioni regionali nel corso del suo tour nel senese “per ascoltare – ha detto – la realtà di questo territorio”. Rossi ha aggiunto che l’accettazione della candidatura di Siena “sarebbe un grande fatto a cui dovremo prepararci se la richiesta venisse esaudita”. La candidatura della città è stata proposta agli inizi dello scorso settembre dal sindaco Maurizio Cenni.
La promessa di Rossi è arrivata alla conclusione della conferenza stampa tenuta al Santa Maria della Scala nella quale il candidato del Pd (che in mattinata Firenze si è incontrato con l’Idv che lo sosterrà), ha esposto alcune idee fondanti del suo programma. Anzitutto il lavoro, visto che la crisi economica che crea difficoltà ai più deboli: “Sono 40mila le persone che nel 2010 sono in cassa integrazione o in mobilità e che rischiano di perdere la protezione sociale. Di qui la necessità che il governo proroghi gli strumenti di protezione sociale per avere più tempo per una ricollocazione”, ha puntualizzato. Attenzione dovrà esserci anche per le imprese. “Sono stato a Poggibonsi una realtà ricca dove chi ha saputo investire ha resistito alla crisi”. Per cui, secondo Rossi, occorre “non mettere soldi in realtà che non hanno prospettive”,
Poi l’Università, tema caldissimo per Siena. Rossi ha sottolineato l’esigenza di creare un sistema integrato regionale che possa confrontarsi a livello europeo e internazionale “Si sono accordati I politecnici di Milano e Torino, perché non possiamo farlo noi? Non condivido la bulimia denigratoria contro l’Università. La Regione ha fatto bene a sostenerla. Ma occorre mantenere i livello di ricerca e formazione”. Sul "buco" senese Rossi ha puntualizzato: ”Noi stiamo facendo la nostra parte, perché il processo di risanamento vada in porto”. Altra cosa la gestione annuale. “Vorrei vedere il deficit che si determina ogni anno”. .
Altro tema la mobilità. “Non ci siamo su strade e ferrovie; occorre affrontare con coraggio questi nodi. La Tav è importante ma la Toscana non è solo Tav”. Rossi ha parlato anche di aeroporti, parlando soprattutto di Pisa e Firenze ai quali dare la priorità, lavorando tenendo conto di altre realtà (vedi Ampugnano) da inserire in un sistema integrato. Rossi comunque non è sembrato particolarmente interessato a ruolo che potrebbe avere l’impianto senese.
Riguardo alla preoccupazione sui licenziamenti alla Novartis Rossi non ha drammatizzato la questione. “Non mi pare di essere di fronte ad una crisi generale”. E sulle eccedenze dei vaccini non utilizzati il candidato alla presidenza ha detto di non ritenere che il governo “abbia avuto un atteggiamento di sottovalutazione dell’epidemia”.
Domani Rossi sarà alla Rdb di Montepulciano, alla Floramiata, ad Abbadia San Salvatore, San Quirico, a Buonconvento.
SIENA. "Se sarò eletto, la Regione Toscana sosterrà la richiesta del comune di Siena per la candidatura di capitale europea della cultura nel 2019”. Lo ha detto l’assessore regionale toscano alla sanità Enrico Rossi, candidato alla presidenza del centrosinistra alle prossime elezioni regionali nel corso del suo tour nel senese “per ascoltare – ha detto – la realtà di questo territorio”. Rossi ha aggiunto che l’accettazione della candidatura di Siena “sarebbe un grande fatto a cui dovremo prepararci se la richiesta venisse esaudita”. La candidatura della città è stata proposta agli inizi dello scorso settembre dal sindaco Maurizio Cenni.
La promessa di Rossi è arrivata alla conclusione della conferenza stampa tenuta al Santa Maria della Scala nella quale il candidato del Pd (che in mattinata Firenze si è incontrato con l’Idv che lo sosterrà), ha esposto alcune idee fondanti del suo programma. Anzitutto il lavoro, visto che la crisi economica che crea difficoltà ai più deboli: “Sono 40mila le persone che nel 2010 sono in cassa integrazione o in mobilità e che rischiano di perdere la protezione sociale. Di qui la necessità che il governo proroghi gli strumenti di protezione sociale per avere più tempo per una ricollocazione”, ha puntualizzato. Attenzione dovrà esserci anche per le imprese. “Sono stato a Poggibonsi una realtà ricca dove chi ha saputo investire ha resistito alla crisi”. Per cui, secondo Rossi, occorre “non mettere soldi in realtà che non hanno prospettive”,
Poi l’Università, tema caldissimo per Siena. Rossi ha sottolineato l’esigenza di creare un sistema integrato regionale che possa confrontarsi a livello europeo e internazionale “Si sono accordati I politecnici di Milano e Torino, perché non possiamo farlo noi? Non condivido la bulimia denigratoria contro l’Università. La Regione ha fatto bene a sostenerla. Ma occorre mantenere i livello di ricerca e formazione”. Sul "buco" senese Rossi ha puntualizzato: ”Noi stiamo facendo la nostra parte, perché il processo di risanamento vada in porto”. Altra cosa la gestione annuale. “Vorrei vedere il deficit che si determina ogni anno”. .
Altro tema la mobilità. “Non ci siamo su strade e ferrovie; occorre affrontare con coraggio questi nodi. La Tav è importante ma la Toscana non è solo Tav”. Rossi ha parlato anche di aeroporti, parlando soprattutto di Pisa e Firenze ai quali dare la priorità, lavorando tenendo conto di altre realtà (vedi Ampugnano) da inserire in un sistema integrato. Rossi comunque non è sembrato particolarmente interessato a ruolo che potrebbe avere l’impianto senese.
Riguardo alla preoccupazione sui licenziamenti alla Novartis Rossi non ha drammatizzato la questione. “Non mi pare di essere di fronte ad una crisi generale”. E sulle eccedenze dei vaccini non utilizzati il candidato alla presidenza ha detto di non ritenere che il governo “abbia avuto un atteggiamento di sottovalutazione dell’epidemia”.
Domani Rossi sarà alla Rdb di Montepulciano, alla Floramiata, ad Abbadia San Salvatore, San Quirico, a Buonconvento.