Non è stata raggiunta la quota del 50,1 per cento del capitale

SIENA. E’ stata rinviata a domani (28 dicmebre)l’assemblea dei soci di banca Montepaschi che era stata convocata oggi (27 dicembre) per decidere sui tempi del’aumento di capitale. Il quorum non è stato raggiunto per pochissimo: erano presenti i rappresentanti del 49,33 per cento del capitale. L’assemblea si era aperta regolarmente alle 9,20 ma pochi minuti dopo il presidente Alessandro Profumo è stato obbligato a rinviare i lavori per la mancanza del quorum.
In Borsa la banca ha segnato – al momento – un netto rialzo, salendo del 3% a 0,18 euro. Ma dopo la notizia dello slittamento dell’assemblea, le azioni Mps cedono l’1,75% a 0,1737 euro.
La seconda convocazione è prevista per domani, per la quale è sufficiente la presenza di almeno un terzo del capitale più una azione (basterebbe la presenza della Fondazione). Improbabile il rinvio alla terza convocazione, per la quale è sufficiente una presenza superiore al 20%.
Poco prima della decisione di rinviare l’assemblea alla seconda convocazione, il sindaco Valentini, arrivando al Monte dei Paschi, ha detto: “Spero che stamani si confrontino due visioni che possano trovare una convergenza per interessi superiori”. In merito al parere legale presentato dal presidente della Banca Alessandro Profumo ha aggiunto che “questa battaglia non si può fare a colpi di pareri legali. Spero che oggi non si celebri il funerale della banca ma un nuovo inizio”.
“Voteremo no all’aumento di capitale nel primo trimestre 2014 per dare respiro alla Fondazione e permetterle di non svendersi”, ha detto Maria Alberta Cambi, presidente dell’Associazione Buongoverno Mps, prima del rinvio. L’associazione rappresenta circa un milione e mezzo di deleghe di azioni. “La nostra posizione non è una difesa ad oltranza della Fondazione – ha aggiunto Cambi – ma in questo momento le sue richieste di tempo sono lecite”.
Aggiornamento delle ore 10
“Siamo sereni. Ci rivediamo domani mattina”. Così Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps, ha risposto ai giornalisti che le chiedevano un commento sul rinvio dell’assembela e sugli sviluppi della situazione. “Non ho mai smesso di lavorare – ha aggiunto – il nostro atteggiamento non è mai cambiato. Siamo sempre aperti”.
Bruno Valentini ai giornalisti che gli chiedevano se il rinvio dell’assemblea potesse comportare le dimissioni dalla presidenza di Alessandro Profumo ha risposto: “Io sono un sindaco e dico che morto un sindaco se ne fa un altro. Però è chiaro che sarebbe difficile sostituirlo, bisognerebbe trovare un manager del suo livello o più”. Sul rischio nazionlaizzazione della banca, il sindaco ha affermato “E’ un’ipotesi che non esiste. Il Governo non trova i soldi per coprire l’Imu…”.
In Borsa la banca ha segnato – al momento – un netto rialzo, salendo del 3% a 0,18 euro. Ma dopo la notizia dello slittamento dell’assemblea, le azioni Mps cedono l’1,75% a 0,1737 euro.
La seconda convocazione è prevista per domani, per la quale è sufficiente la presenza di almeno un terzo del capitale più una azione (basterebbe la presenza della Fondazione). Improbabile il rinvio alla terza convocazione, per la quale è sufficiente una presenza superiore al 20%.
Poco prima della decisione di rinviare l’assemblea alla seconda convocazione, il sindaco Valentini, arrivando al Monte dei Paschi, ha detto: “Spero che stamani si confrontino due visioni che possano trovare una convergenza per interessi superiori”. In merito al parere legale presentato dal presidente della Banca Alessandro Profumo ha aggiunto che “questa battaglia non si può fare a colpi di pareri legali. Spero che oggi non si celebri il funerale della banca ma un nuovo inizio”.
“Voteremo no all’aumento di capitale nel primo trimestre 2014 per dare respiro alla Fondazione e permetterle di non svendersi”, ha detto Maria Alberta Cambi, presidente dell’Associazione Buongoverno Mps, prima del rinvio. L’associazione rappresenta circa un milione e mezzo di deleghe di azioni. “La nostra posizione non è una difesa ad oltranza della Fondazione – ha aggiunto Cambi – ma in questo momento le sue richieste di tempo sono lecite”.
Aggiornamento delle ore 10
“Siamo sereni. Ci rivediamo domani mattina”. Così Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps, ha risposto ai giornalisti che le chiedevano un commento sul rinvio dell’assembela e sugli sviluppi della situazione. “Non ho mai smesso di lavorare – ha aggiunto – il nostro atteggiamento non è mai cambiato. Siamo sempre aperti”.
Bruno Valentini ai giornalisti che gli chiedevano se il rinvio dell’assemblea potesse comportare le dimissioni dalla presidenza di Alessandro Profumo ha risposto: “Io sono un sindaco e dico che morto un sindaco se ne fa un altro. Però è chiaro che sarebbe difficile sostituirlo, bisognerebbe trovare un manager del suo livello o più”. Sul rischio nazionlaizzazione della banca, il sindaco ha affermato “E’ un’ipotesi che non esiste. Il Governo non trova i soldi per coprire l’Imu…”.
Chi c’era
I grandi soci MPS erano tutti presenti all’assemblea degli azionisti. E’ quanto trapela in ambienti vicini alla banca: oltre al primo azionista, la Fondazione Mps titolare del 33,5% della banca, si è presentato Giovanni Alberto Aleotti del gruppo Menarini con una quota del 4%. Presenti anche i due soci finanziari JpMorgan (2,5%) e Axa (2,05%), nonché Unicoop Firenze, che di recente è scesa all’1,76% circa del capitale. Mancavano quindi i fondi e gli investitori istituzionali.