"Fermare questo percorso sarebbe buttare via il lavoro svolto in questi 5 anni"

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del sindaco Maurizio Cenni in merito alle polemiche sollevate sull’approvazione del Regolamento Urbanistico
SIENA. In città è sempre aperto il dibattito sulla necessità o meno di approvare il Regolamento Urbanistico del nuovo Piano Strutturale. Evidentemente si è creato qualche equivoco in alcune parti dell’opinione pubblica, perché la discussione in consiglio Comunale che porterà all’approvazione del Regolamento Urbanistico, è solo l’ultimo atto di un percorso, pluriennale e largamente partecipato attraverso decine di incontri pubblici, iniziato proprio con la redazione del Piano Strutturale, strumento urbanistico che detta linee di intervento, limiti e norme per i prossimi anni. Lo stesso Regolamento Urbanistico è già passato dal Consiglio Comunale che ne ha votata l’adozione pochi mesi fa.
Portare a conclusione questo percorso è probabilmente per Siena l’atto più importante degli ultimi 20 anni dal punto di vista urbanistico. L’obiettivo è quello di uno sviluppo sostenibile per la nostra città, sviluppo che si incontra con il recupero abitativo del centro storico, nonché con l’aumento e la diversificazione dell’offerta di abitazioni. Elementi, questi, fondamentali e da valorizzare quando si parla del piano strategico, elementi che il Regolamento ci consegnerà ulteriormente, al momento della conclusione del processo di approvazione, dopo l’analisi delle osservazioni.
Proprio le osservazioni, numerose e dettagliate, non vanno viste come la debolezza di un Regolamento che non sa rappresentare le esigenze della città, quanto proprio come un arricchimento e un confronto dello stesso con le legittime aspettative dei cittadini. Sono, in pratica, un’ulteriore forma di partecipazione e condivisione delle regole generali calate nei singoli casi ed eccezioni che possono presentarsi e che si presentano quando andiamo ad intervenire su una materia variegata e complessa come l’urbanistica.
Infatti la formula delle “Osservazioni” è parte integrante del processo di redazione e approvazione del regolamento Urbanistico, pensata proprio da chi ha codificato questo processo decisorio per giungere alla costruzione di uno strumento urbanistico capace, il più possibile, di coniugare le esigenze comuni di un territorio e le legittime volontà dei singoli cittadini.
Fermare adesso questo percorso significherebbe, prima di tutto, buttare via il lavoro svolto in questi cinque anni e non rispondere alle legittime attese di tutti quei cittadini, compresi coloro che hanno presentato le osservazioni, in attesa di avere a disposizione il nuovo strumento urbanistico per Siena. In pratica si dovrebbe ricominciare daccapo cambiando prima di tutto il Piano Strutturale dal quale deriva il Regolamento Urbanistico.
Voglio ricordare che il nostro lavoro è impostato per una città ancora più sostenibile, attenta alle fasce più deboli, dove maggiore sarà la dotazione del verde, di parcheggi e infrastrutture. Una città che cerca la qualità degli insediamenti e punta allo sviluppo nella zona Sud nonché al recupero di contenitori, rendendo possibile l’aumento della popolazione fino a circa 56.000 abitanti nei prossimi 5 anni. Una città attenta all’occupazione e al tempo libero. Una città che vuole confermare il suo primato nella qualità della vita.
L’attuazione del primo Regolamento Urbanistico consegnerà, senza alcun costo, nei prossimi 5 anni circa 440 alloggi per finalità sociali, quasi equivalenti a quelli ottenuti, in 20 anni, con l’applicazione del vecchio Piano regolatore. A questo sono da aggiungere le opere pubbliche ottenute in perequazione: dalle scuole, alle strade fino ai servizi e ai parcheggi, per un valore che si aggira intorno ai 30 milioni di euro, opere che non graveranno sulle casse comunali.
Le funzioni residenziali, infatti, saranno accompagnate da funzioni pubbliche, terziarie e ricettive. Tutti elementi che avremo con questo Regolamento, che la sua approvazione ci permetterà di realizzare, diversamente molte attività potrebbero risultare ferme nei prossimi anni, mettendo a rischio le opportunità di sviluppo delineate.
Poi un’ultima riflessione, chiedere di lasciare aperto il Regolamento Urbanistico adesso potrebbe generare il sospetto che lo si voglia adoperare a fini politici. Al contrario si dovrebbe apprezzare che una amministrazione in scadenza si prenda le proprie responsabilità senza giocare a scarica barile.
Maurizio Cenni
Sindaco di Siena