Nell’81° Anniversario della Liberazione, ricordati i 16 civili che vennero uccisi da un bombardamento del ponte tra Salcheto e Tre Berte, nell’aprile del 1944

MONTEPULCIANO. Una mattinata intensa e carica di significato ha accompagnato la celebrazione dell’81° Anniversario della Liberazione di Montepulciano. Le commemorazioni si sono aperte con il tradizionale corteo istituzionale partito da Piazza Grande, con il gonfalone del Comune, la sezione poliziana di ANPI, i labari delle associazioni, le Forze dell’Ordine presenti, sulle note della Banda Poliziana, e si sono concluse con un momento di partecipazione civile al Centro civico di Tre Berte, dove è stata scoperta una targa commemorativa in ricordo delle 16 vittime del bombardamento del 22 aprile 1944.
Durante la cerimonia al Giardino di Poggiofanti, di fronte al Monumento ai Partigiani, il Sindaco Michele Angiolini ha ricordato come “celebrare la Liberazione oggi non sia solo un dovere verso la memoria, ma un impegno morale, soprattutto in tempi come questi segnati da nuovi conflitti e sofferenze civili”. Il primo cittadino ha poi dedicato un’ampia parte del suo intervento a una tragica vicenda rimasta per anni nell’ombra: l’uccisione di 16 civili sfollati – uomini, donne e sei bambini – colpiti da un bombardamento alleato mentre viaggiavano su autobus da Roma a Verona, nei pressi del ponte tra Salcheto e Tre Berte.
«Sedici nomi, sedici volti, sedici storie. Vite spezzate e dimenticate dal corso degli anni, derubricate come tante altre alla voce “danni collaterali”», ha detto Angiolini, leggendo uno a uno i nomi delle vittime, tra cui il piccolo Giuseppe Marino (omonimo del partigiano impiccato dai nazisti a Borgo Buio), di soli undici mesi. Il commosso ricordo è stato accompagnato dalla lettura di un passo tratto dal diario dell’allora Vescovo Emilio Giorgi, che documentò l’evento con parole semplici e struggenti.
Al termine della mattinata, presso il Centro Civico di Tre Berte, è stata scoperta la targa commemorativa dell’ episodio, realizzata dal Comune in collaborazione con ANPI e la Biblioteca Comunale e Archivio Storico “Piero Calamandrei”. Sulla targa si legge: “Il loro sacrificio ricordi sempre il valore della vita, mantenga vivo il sentimento di umanità e dia luce a una cultura di pace”.
In occasione della ricorrenza, il Comune ha anche diffuso un breve video documentario “Danni collaterali”, disponibile sui canali istituzionali dell’Ente – compreso Youtube (link) – che raccoglie la testimonianza diretta di Bruno Cresti, cittadino poliziano e testimone oculare di quei drammatici eventi. L’intervista, realizzata dall’Assessora alla Memoria Lara Pieri, rappresenta un prezioso contributo alla ricostruzione storica e al lavoro sulla memoria promosso dall’Amministrazione comunale.
«Ricordare Montepulciano che si libera dalla guerra – ha concluso il Sindaco – è oggi anche un modo per affermare con forza un messaggio pacifista, che rifiuta ogni forma di violenza e mette al centro il valore universale della pace e della vita umana».