
TORRITA DI SIENA. Un Sindaco a tutto campo. Così potrebbe avere il titolo l’intervista andata in onda giovedì 29 marzo sul canale digitale NTi, che ha avuto per protagonista Giacomo Grazi. Il quale come d’abitudine preferisce parlare più delle sfide che ha davanti piuttosto che delle cose fatte.
Ad incominciare dal Palio dei Somari, una manifestazione di folclore che cresce sempre di più con il passare degli anni, che sempre più rappresenta l’evento culturale attraverso il quale tutta la comunità torritese si stringe e nella quale si rispecchia.
Grazi a riguardo dice “L’amministrazione collabora in modo effettivo al lavoro che c’è da fare, come il montaggio e lo smontaggio del campo di gara, come è sempre stato fatto”, ma poi alla domanda precisa aggiunge che sì, qualcosa in più la sua Amministrazione sta facendo “Abbiamo raddoppiato il contributo economico che mettevamo a disposizione dell’ Associazione Sagra San Giuseppe e la durata della convenzione, ma ciò perché riconosciamo il valore sociale oltre che culturale di questa festa, che è il collante aggregativo della comunità torritese”. Ed è tanto alto il valore che il Comune di Torrita riconosce al Palio, che nello statuto del Comune sono state introdotte le otto contrade, rimarcando il grande valore territoriale.
Cambiando argomento, la questione fusione con Montepulciano non trova certamente impreparato Giacomo Grazi.
Nei giorni scorsi c’è stato un importante Consiglio Comunale dove è stato deliberata la richiesta alla Regione della data del referendum popolare: “Alle nostre condizioni però, cioè che il cinquanta percento più uno dei torritesi si esprimerà favorevolmente alla richiesta contenuta nella scheda referendaria. Condizione ripresa anche da Montepulciano”. Il nuovo ente che nascerà avrà il nome dei due comuni: “Si, si chiamerà Montepulciano Torrita di Siena”.
Il Sindaco di Torrita ha confermato la base politica dell’iniziativa di fondere i due enti, ed anche dei movimenti contrari: “Il Partito democratico a Torrita ha 250 iscritti, tesserati che immagino non tutti siano d’accordo con il progetto di fusione”, lasciando intendere che i malcontenti che serpeggiano abbiano più motivi di rancore verso il partito per ruoli che non sono più ricoperti, che non contro l’idea stessa della fusione. “Personalmente non vedo ostacoli contro la fusione – dice il Grazi – se non il referendum, ma questo è un ostacolo democratico. Nel caso saremo pronti anche ad accettare la sconfitta che comunque non minerebbe la figura dell’Amministrazione e le cose buone che riteniamo di aver fatto in questi anni”.
Buono il giudizio di Grazi su Valenti, il nuovo segretario provinciale democratico: “Sta portando avanti il proprio lavoro con grande equilibrio”. Ed anche per il Sindaco di Siena Bruno Valentini Grazi usa parole di sostegno ed elogio: “Ha fatto grandi cose se si pensa che è il primo Sindaco di Siena della storia moderna a non aver usufruito del contributo della Fondazione MPS, che per Siena significava spesa corrente. Nonostante le difficoltà di un bilancio veramente difficile da far quadrare ha dato dignità all’azione amministrativa”.
Giacomo Grazi ha espresso la sua gioia per la ricandidatura, lanciando qualche sassolino: “Dispiace che il Pd che ha inventato le Primarie a Siena non le faccia. Sarebbe stato bello misurare le candidature forti di quanti poi non sono riusciti a prendere nemmeno le firme necessarie a presentarsi alle primarie”.
Grazi ha parlato anche della fase post crisi nel proprio comune: “Ci sono segnali di ripresa, le varianti urbanistiche che abbiamo approvato dovrebbero aiutare in tal senso”, e per il territorio: “Bisogna rifinanziare le Province, perché settori come quello scolastico e della viabilità sono strategici per le nostre comunità”.